3. Camden è fin troppo bella

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Jessica

Trovare una casa a Camden è stato semplice. Ci sono molti turisti, e devo dire che erano tutti molto gentili. Siamo entrati in un'agenzia immobiliare, dove il tipico inglese ci accolse.
《Buongiorno! Posso fare qualcosa per voi?》
Decisi di parlare prima di Evan, che avrebbe sicuramente risposto male.
《Salve! Vorremmo comprare una casa, magari a due...》
Il tipo in giacca e cravatta ci fermò.
《Qui a Camden la maggior parte delle abitazioni sono appartamenti. Le case che intendete voi le possiedono le famiglie più importanti del posto. Sono dispiaciuto, ma c'è un bel appartamento vicino alla scuola...siete all'ultimo anno di liceo giusto?》
Ci squadrò con un sopracciglio alzato, e mio fratello fece subito un sorriso falsissimo per rispondergli.
《Certo signore, se non fossimo maggiorenni non saremmo qui. Non crede? Ora, ci dica tutto sulla casa. Credo che la prenderemo.》
Evan mi guardò, e il suo sguardo si addolcì. Presi dalla mia tasca il mio documento falso, e lo porsi all'uomo, mentre mio fratello faceva lo stesso.

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La casa sarebbe stata pronta in due giorni. Nel frattempo, io e il mio gemello eravo andati alla scuola superiore, che riportava il nome Camden County High School. Ci eravamo informati per inserirci nel penultimo anno. Il preside, che ci aveva ricevuto, senza preavviso, era felice di avere nuovi studenti. Soprattutto noi, che eravamo i migliori della nostra vecchia scuola.
Avevamo mandato una mail di scuse alla scuola per questa nostra sparizione improvvisa. Le avevamo inoltre chiesto di inviarci le nostre pagelle e i nostri vari effetti personali lasciati negli armadietti.

Ma, forse vi state chiedendo come abbiamo fatto a comprare la casa. Semplice, avevamo un grosso conto in banca, eravamo, come dire, ricchi. Prima di buttarci dal paradiso eravamo riusciti a rubare due fiale di sangue di due gemelli, sempre angeli come noi, solo con le anime non compromesse. Appena messo piede sulla terra, il sangue di Angelo si è trasformato nella cosa di cui avevamo più bisogno: soldi. Le due fiale si sono trasformate in due valigette, entrambe piene. Così saremmo stati a posto per un po'.
Tenevamo sempre con noi le valigette, non potevamo fidarci di nessun altro.

La camera d'albergo che avevamo preso per la notte era abbastanza carina. L'indomani mattina saremmo subito andati a scuola per una visita, e il giorno ancora seguente avremmo iniziato. Eravamo a dicembre, così avremmo anche potuto metterci in pari, nel caso improbabile dove la Camden County High School fosse più avanti con il programma.

Ero stesa sul letto quando mio fratello uscì dal bagno con un asciugamano in vita. Avevo fatto la doccia prima di lui, soprattutto perché avevo i capelli lunghi. Lui mi guardò.
《Stai bene? Sembri...distratta.》
Accennò un sorriso. Il suo viso ormai era quasi guarito. Sul torso, il graffio che aveva sopra gli addominali era ancora rosso, ma anche questo stava guarendo.
《Sto bene. Pensavo...entrerai nella squadra di football della scuola?》
Lo guardai con un sorriso supplichevole, facendo poi una lieve smorfia divertita.
《Scordatelo. Non lo farò mai.》
《Andiamo, Evan... sei forte. Ho capito, potresti ferire qualcuno visto che hai ancora la tua forza da Demone, però potrebbe farti bene. Potresti integrarti per una volta.》
Mi stava guardando con la fronte agrottata. Lo avrei convinto, ne ero certa.
《Ora non ho voglia di parlarne.》
Si avvicinò ai suoi vestiti e si vestì lentamente, stando attento a non far cadere l'asciugamano prima di essersi messo i boxer.
《Okok. Però immagina. Chi potremmo incontrare a scuola? Devi assolutamente farti qualche amico. Non puoi continuare così in tutti i posti in cui andiamo.》
Lui mi guardò accigliato.
《Stasera ti sei imposta di darmi fastidio, per caso?》
《Ok, la smetto.》
Dissi ridendo e lui mi seguì, per poi coricarsi sul letto.
《Domani sarà una giornata pessima, te lo dico io.》
La sua voce era calma e rauca in quel momento.
《Eddai, Evan. Non essere così pessimista.》
Lo guardai e sorrisi cercando di rassicurarlo. Lui mi guardò, poi si sporse per darmi un bacio sulla fronte.
《Buonanotte, Jessica.》
《'Notte, Evan.》

Shared Souls: A New LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora