- "Guarda che casino che hai fatto"
Ero avvinghiato a Nicki, la tenevo stretta. Era voltata verso l'esterno del letto e mi dava le spalle ma intravidi il suo sorriso, o forse semplicemente lo percepii. Le scostai i capelli e la baciai sulla spalla.
- "Vedi tutte quelle banconote sparse per la stanza? Guarda quante... ora ti alzi e le raccogli una per una"
Lei si mise a ridere, si voltò e mi baciò. Erano passati circa sei mesi dal disastro con la polizia davanti alla villa della Hilton ma tutto era finito per il meglio: l'agente che ci aveva aggrediti pagava il suo debito con la giustizia attraverso i domiciliari, io avevo ottenuto un risarcimento danni piuttosto cospicuo e nessuno sospettava che i "ladri di lusso" fossimo noi. Io e Nicki spesso ci trasferivamo per i week end a Torrance e avevamo deciso, di comune accordo con Mark e le ragazze, di non effettuare altri furti. Eravamo ricchi, avevamo tutto. Cloe non lavorava più da Halo, ma ci andava occasionalmente da cliente. Sam approfittava dei soldi per non lavorare e trascorrere le giornate tra Rodeo Drive e la spiaggia, mentre Mark si era recato più volte a Las Vegas a giocare d'azzardo, aveva più perso che vinto ma la vita mondana di quella città lo attirava. Nicki si era iscritta all'università di nuovo ma non frequentava, in ogni caso rimanevo stupito dalla velocità con cui dava gli esami: quando le chiesi se pagasse i professori mi diede un ceffone. E io? Mi mancava la tesi e come al solito temporeggiavo. Noi due spendemmo la maggior parte dei soldi in viaggi, ovviamente nessuna menzione al fatto che viaggiavamo nel lusso più sfrenato. Ognuno di noi aveva elaborate scuse da raccontare alle rispettive famiglie per giustificare certe spese. La più gettonata era il lavoro durante i week end o vecchi risparmi. In realtà ecco l'attività del week end: raccogliere le banconote che Nicki spargeva per la camera da letto. Ogni tanto, anche solo per farmi un dispetto, semplicemente le lanciava, come la sera prima, e finivano ovunque. Ero convinto di aver limitato i danni baciandola e portandola a letto ma ora che mi ero svegliato la stanza era comunque un vero disastro.
- "Ti prometto che questa volta sistemo io"
- "Lo dici sempre ma poi tocca comunque a me"
Mi rivoltai su di lei e la baciai sul collo, iniziai a scendere, quando arrivai alla pancia sentì le due dita affondare tra i miei capelli.
- "Torna qui da me"
E fui di nuovo sulle sue labbra.
- "I soldi..."
- "Si li devi raccogliere"
- "Sono diminuiti"
- "Cosa?"
- "Ne abbiamo spesi molti..."
- "Si ma ne abbiamo ancora tanti"
- "Anche Mark e le ragazze sono nella stessa situazione". Disse come se avesse completamente ignorato la mia affermazione.
- "Come?"
- "Oggi li vediamo per pranzo a Santa Monica e ne parliamo"
- "Parlare di cosa?"
- "Beh, quello che abbiamo non ci assicura completamente un futuro con queste spese"
- "Riduciamo le spese! O vendiamo qualche vestito, valgono migliaia di dollari..."
- "Non ci pensare nemmeno!"
- "Vorresti tornare a rub..."
- "Non dire quella parola! E comunque no, pensavamo solo ad una o due ville, giusto per sistemarci definitivamente"
- "Pensavamo? Ne hai già parlato con loro? Perchè sono sempre l'ultimo a sapere le cose?"
- "Perchè fai mille problemi! E comunque tu non devi partecipare, starai a casa come ai bei vecchi tempi quando eri paranoico. Ora è meglio se ci prepariamo, dobbiamo essere a Santa Monica per l'una". Si svincolò dalla mia presa e andò in bagno.
- "E tutte queste banconote sparse?"***
Invidiavo i ragazzi con la tavola da surf sottobraccio diretti verso la spiaggia. Era una splendida giornata ma ero bloccato al Sunset per chissà quanto con Nicki, Mark e le ragazze. Ero perso nei miei pensieri da qualche minuto e tornai alla realtà quando il cameriere arrivò con un vassoio di tartine e bibite.
- "Avanti, facciamo due conti" disse Cloe. "A me sono rimasti circa cinquecentomila dollari, a Sam duecentomila, voi due?"
- "Beh se li mettiamo insieme circa un milione..." rispose Nicki
- "Cavolo, non avete speso niente"
- "Circa centomila. La maggior parte in viaggi... in prima classe"
- "Abbiamo anche prenotato un ristorante tutto per noi quando siamo andati a Vancouver" dissi sorridendo orgoglioso.
- "Cazzo è vero, avevo visto le foto. E tu Mark? Quanto hai?"
- "Ragazzi Las Vegas non mi ha portato fortuna..."
- "Quanto hai?" ripetè Cloe.
Mark esitò un po', rigirandosi tra le dita uno stuzzicadenti con atteggiamento imbarazzato.
- "Trentamila"
- "Oh merda..."
- "Già, "Oh merda" è quello che ho pensato anche io quando le mie fiches sono finite dall'altro lato del tavolo sotto la faccia compiaciuta di uno svedese stronzo."
Mi misi a ridere e gli diedi una pacca sulla spalla per compatirlo. Sam si mangiò l'ultima tartina e con la bocca ancora piena disse:
- "D'accordo ragazzi le regole sono queste: due furti capienti. Io, Cloe e Nicki abbiamo già visto dove, nonostante la differenza dei nostri risparmi la divisione dei soldi avverrà come al solito, cioè in parti uguali. Alex se non te la senti..."
- "No no vengo...". Certo, avrei preferito rimanere a casa. Con cinquecentomila dollari in tasca perchè avrei dovuto rischiare di nuovo? Guardai i surfisti in lontananza aspettare l'onda buona. Nicki appoggiò una mano sul mio braccio. "Sei sicuro?". Lei sarebbe andata comunque, per loro. Per noi. "Si, tranquilla". La baciai.
- "Bene allora, Britney sarà a Miami per tutta la prossima settimana per i provini della nuova stagione di Xfactor"
- "Aspetta! Britney Spears?" Mark era incredulo, io per niente. Sapevo che le ragazze avrebbero dato il meglio di loro stesse.
- "Quante Britney conosci che fanno Xfactor?"
- "Ma cazzo..."
- "Solo la sua linea di profumo basterà a ripianare le tue perdite" gli disse Nicki.
Nei quaranta minuti successivi le ragazze ci spiegarono il loro piano per intrufolarci nella villa e portare via quanta più roba e soldi possibile. Al termine quasi provai dispiacere per Britney.We were back.
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The Bling Ring 2.2 - Make it two
FanfictionDopo il semi-tragico finale di "The Bling Ring 2.0 - I think we just wanted", il gruppo torna in azione. Ma questa volta Alex, Nicki, Sam, Mark e Cloe non sono gli unici a puntare alle ville delle celebrità. La sfida, economica e personale, contro l...