I need this, now.

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Joe's pov

28 febbraio.

Da quella sera, non ho avuto il coraggio di risponderle al telefono. Mi chiederebbe di Sophie, e non riuscirei a mentirle.
Riesco a malapena a risponderle su whatsapp. Ci siamo accordati che, se io lascerò Sophie, lei lascerà Bomba. Ma come faccio a lasciare Sophie? È così speranzosa verso di me. Si fida. Sono dieci giorni che ho promesso a Demi che l'avrei lasciata, ma ancora non riesco.
Io e lei, siamo come una sorta di promessi...fidanzati, in questo momento, me ne rendo conto. Anche lei, si fida di me. Ha molta fiducia, in me, noi, e quello che potremmo diventare.
Sono così codardo. Viscido. Falso. Bugiardo.

Almeno ho avuto la decenza di non farmi vedere in giro con Sophie, ultimamente. Oggi dovrò, inevitabilmente, incontrare Demi, però. È la notte degli oscar e andremo entrambi al party di Vanity Fair. Ci sarà anche Nick con noi, e per una volta, aggiungo "fortunatamente". Sono stato invitato solo io della band, probabilmente per il fatto che è un evento molto mondano, e mi dispiace ammetterlo, ma neanche io ci avrei visto gli altri. Fatto sta, che questo mi impedisce di mancare.
Appena arrivo, subito dopo essere passato sul carpet, la vedo. È semplicemente meravigliosa, indossa un vestito lilla principesco, che mette in risalto l'abbronzatura della sua pelle. Appena mi vede, viene verso di me e mi abbraccia, io la stringo qualche breve istante, poi lei mi guarda negli occhi "Hai cambiato taglio di capelli! È uguale a..." finisco io la frase, ridendo "A Nick? Sì, non è fatto apposta, giuro ma mi sta..." mi interrompe questa volta lei, finendo la frase "...meglio di lui."  sorride dolcemente, con fare speranzoso, chiede: "Allora, l'hai lasciata?"
Apro appena la bocca per dare una risposta sensata e che non menta, ma Nick ci interrompe. "Ci vogliono fare una foto insieme, è evidente che vogliono immortalare i due Jonas rizzolati e far chiedere a tutti se in realtà siamo gemelli. Fratello, avresti dovuto chiedemi il permesso prima di copiarmi il look." dice in senso ironico. Dovrò davvero essere paragonato per sempre a Nick? Me li farò crescere.

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Segue qualche foto, salutiamo un paio di persone, e dopo circa un'oretta, siamo seduti a tavolo, siamo noi e qualche altra persona, ma non facciamo molto caso agli altri, in realtà. Per brevi istanti, ci comportiamo come dei bambini, e non sembra neanche esistere il piccolo triangolo amoroso senza speranze che in realtà ci perseguita inconsapevolmente da anni.
Poi, Nick decide di prendere l'argomento serio che io stavo cercando di evitare. "Allora, Joe, come sta Sophie?" che faccia di schiaffi. Non mi somiglia affatto. Sa benissimo che avrei dovuto lasciarla, glielo avrà detto Demi, gli si legge in faccia. Demi mi guarda attendendo una risposta. "Beh...penso stia bene"
"Cioè, non hai avuto modo di vederla e sentirla per sapere se stia bene, non state più insieme?" Fa un sorriso altamente falso. Capisco che voglia il meglio per Demi, ma non dovrebbe impicciarsi. Perchè, per quanto questo termine sia infantile, è questo quello che fa Nick. Si impiccia.
Quindi decido di dire la verità. "No, noi stiamo insieme".
Demi fa uno scatto veloce, alzandosi dalla sedia, e Nick, preoccupato, si alza subito dopo di lei e li vedo lasciare la stanza ed allontanarsi.
Decido di non seguirli, resto a tavolo da solo qualche minuto, poi li vedo tornare. Non so cosa le abbia detto, ma non sembra più nervosa. "Io vi voglio bene." Ci guarda qualche istante, poi si gira verso di me. "Io ti voglio bene. Per questa sera, possiamo...comportarci da amici? Noi due? E...noi tre? È quello di cui ho bisogno, adesso." Porge una mano ad entrambi. "Portatemi in pista, miei cavalieri." Fa un ampio sorriso, e mi supplica con gli occhi di non dire nulla, e semplicemente alzarmi e ballare con loro.
Ammetto, che non era stata per niente una pessima idea. Infatti, passiamo gli attimi seguenti a ridere, ballare. Fino alla fine della festa.

Ed è alla fine, quando, dopo esserci seduti per riposarci, ci rialziamo, e quando vedo Nick abbastanza lontano da non sentirci,la fermo, senza dire nulla, e si crea uno dei nostri attimi telepatici. Non ho bisogno di parlare, che lei risponde. "Ti prego, Joseph, lasciami stare per un po'. Questa cosa...la stiamo tirando troppo per le lunghe, non funziona. Lasciami stare, ho bisogno di questo, adesso. Non farti sentire."

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