"Tell me you love me."

111 5 4
                                    

Demi's pov

15 Agosto

Io e Joe abbiamo inziato a vederci e sentirci più del solito. E stava andando tutto alla meraviglia, fino a quando, stanotte, precisamente allo scoccare del suo compleanno, gli ho inviato la canzone che ho scritto per lui. Si chiama "Only forever", e penso sia la canzone più profonda io abbia mai scritto. L'ho già incisa, gli ho inviato il prodotto completo.
Ci ho messo davvero tutta me stessa.
E lui ha risposto
"È bella."

È bella?! Ti dedico una canzone così e tu...
Ci sto pensando da stamattina. E mi sento terribilmente stupida per averlo fatto.
Oddio... incredibile. Joe Jonas riesce ancora a farmi sentire stupida.

Staserà terrà una piccola festicciola a casa, ed ovviamente sono invitata. Non ho dubbi a riguardo, io ci andrò. Avevo degli impegni, sarei passata verso la fine se riuscivo, evitando Sophie. Ma li ho spostati. Devo parlare con Joe. Non importa se questo comporta che dovrò vederla.

23:30
Ho fatto un'ora di ritardo... penso sia abbastanza.
Ho avuto modo di riflettere. Forse ci è rimasto male, si aspettava di più come regalo di compleanno... ma non era tutto lì. Come ha potuto pensare che lo fosse?
"Demi, finalmente sei arrivata" ad aprirmi è la BiondaTinta, che mi abbraccia calorosamente. Ci siamo viste un paio di volte e non abbiamo mai retto una coversazione... non vedo il motivo di tale affetto.
Ma quanto può essere ingenua una persona.
Alle volte mi fa pena... ma è colpa sua se ha deciso di prendersi il mio uomo.
"Demi... hei. Non sapevo venisti." Joe arriva sulla soglia della porta, e Sophie ci guarda sorridendo, aspettandosi dell'altro, mentre noi restiamo a guardarci.
"Forza, abbracciatevi, no?!"
Dice in modo insistente, e Joe si avvicina subito per abbracciarmi, io fatico a ricambiare, e non riesco a fare in tempo a proferire parola che Sophie ci ha già portati dagli altri.
Che acclamano la mia presenza. Mi siedo quindi sul divano accanto ai moschettieri e mi distraggo a parlare con loro.
Poi me ne accorgo... Joe è seduto sulla poltrona accanto a noi, e Sophie è sulle sue gambe. Lei gli ha appena sussurrato qualcosa, e lui ha fatto uno dei suoi impacciati e tenerissimi sorrisi, che lei ha interrotto baciandolo.
Sembrano felici... sembrano proprio innamorati.
Forse lo sono.
Ed io che ci faccio qui... allora? L'amica non la posso più fare.
Mi sale una fitta al cuore. E sento gli occhi farsi lucidi... la vista appannarsi. Scatto in piedi, prima di lasciar scendere realmente qualche lacrima.
"Io, devo andare, mi dispiace, Joe. Ero passata solo per farti gli aug-" tutti mi stanno guardando, confusi dal mio nervoso parlare. Quindi faccio un respiro profondo.
"Io vado, insomma."
Concludo, e vado velocemente verso la porta d'ingresso, dalla quale esco, fermandomi poi sul pianerottolo in marmo lucido bianco, sedendomi per calmarmi prima di mettermi a guidare.
Ed eccolo che arriva... da aspettarselo, no? Proprio da aspettarselo.
"Che è successo, Dems...?"
Accenno una risata amara, senza guardarlo, ed asciugo la lacrima che mi aveva appena, prepotentemente rigato il volto, prima di girare il volto verso di lui. Non deve vedermi piangere.
"Me lo chiedi anche?"
mi alzo dal pavimento, e prendo il vero regalo dalla borsa. Incartato da me stessa. Non che io sia molto brava ad incartare...
"È questo il vero regalo. È il mio nuovo album. Sei la prima persona, al di fuori dello studio, al quale lo faccio sentire interamente, e questa è stata la prima copia fatta. Può forse sembrarti egocentrico il fatto che io pensi tu voglia il mio cd come regalo di compleanno. Ma il punto non è quello. L'intero album... è per te. Dedicato a te. Senza di te, non sarei la persona che sono adesso. Ti devo... molto. Questo è il mio regalo, per te. Ti regalo ciò a cui sto lavorando da quasi due anni."
Lui non dice nulla, e mi guarda con la solita espressione che assume il suo volto quando non ha idea di cosa fare, ma ha ugualmente intenzione di farlo con charme. Non lo sopporto. So cosa sta facendo... ha paura. La cosa è seria e lui ha paura. Vorrebbe scappare ancora, ma non glielo permetterò. Non questa volta. Mi allontano appena, per andarmene, e mi volto per aggiungere.

"Si chiama Tell me you love me... ti amo. Io ti amo. "

Lui sospira, accennando poi un sorriso sghembo, quasi compiaciuto, che io ricambio. Ma non dimentico quello che ho visto dentro...
Voi pensate sia umanamente possibile amare una persona per anni, ed incominciarne ad amare un'altra, contemporaneamente? Si possono realmente amare due persone, o la prima viene inevitabilmente dimenticata e rimpiazzata dalla seconda?

Ed eccola arrivare, con il solito solare sorriso sulle labbra.
Il mio non è un bel sorriso. Il tuo ti fa sembrare un troll, mia cara.
"Rientrate dai!"

"No, ragazzi, davvero, non mi sento bene... buona festa." Decido di concludere così la serata... voglio il suo compleanno sia un giorno felice, non sono così egoista da privarlo di una serena festa.

Ma non mi sono arresa.
La mia lotta per lui è appena iniziata.

What time can't fix. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora