Quando apro gli occhi, mi rendo conto subito che questa volta non sono rimasto da solo. Impossibile pensarlo: sono ancora accoccolato sul petto di Nereide, che si alza e si abbassa seguendo il ritmo regolare del suo respiro.
Mi sento un’altra persona. Non avevo mai fatto una scopata catartica.
Esperienza interessante e da ripetere, senza dubbio.
Ho eliminato in poche ore la stanchezza e la fatica dell'ultimo periodo, in cui non ho fatto altro che farmi trascinare dagli eventi, sballottato di qua e di là, come una marionetta sfondata.
Mi sento pronto a ritornare padrone della mia vita. Ci sono molte cose che posso e devo fare.
Innanzitutto, smettere di provare le mie nuove canzoni in un garage e provare a farne uscire qualcosa di buono.
Poi devo sistemare le cose con Dawson. E con Debbie, credo.
Un sospiro caldo sopra di me. Nereide fa una piccola smorfia nel sonno. Almeno con lei non ho combinato casini. Lei resta sempre il mio bunker sicuro e inespugnabile, la mia ancora di salvezza.
A malincuore, mi stacco dal suo corpo caldo, profumato di sesso e lacrime, cercando di fare meno rumore possibile. Mi rivesto, prendo i fogli con le canzoni, sempre più stropicciati, ed esco in punta di piedi.
Un'ora più tardi sono in un quartiere decisamente meno disagiato e decisamente troppo vicino a casa mia. Suono a un grande portone di ferro con la scritta "Dusty Den". E' la sala prove della mia vita, con studio di registrazione incluso.
Scoperto quando avevo tredici anni, è rimasto sempre lui. Nelle sale polverose, risalenti probabilmente agli anni 60, sono nati i We Love Thighs; sono state scritte le loro canzoni migliori, sono stati incisi i loro album.
Dopo qualche minuto di attesa, la porta si spalanca e un vecchietto dalla voce roca e poderosa mi apostrofa con le seguenti parole - Alex! Il mio figlio di puttana preferito. Dopo tutto quel casino, iniziavo a pensare che non ti avrei più rivisto nei dintorni!-.
E' il proprietario del Dusty Den. Il vecchio Bill.
Ci ho provato tante volte, ma non sono mai riuscito a immaginarmelo giovane. E' sempre stato vecchio, burbero e malmesso. E fottutamente geniale. Gli eravamo piaciuti subito, noi WLT.
Effettivamente è passato parecchio tempo dall'ultima volta che sono andato a trovarlo. Non sembra passarsela molto bene.
La sua faccia barbuta è ancora più grinzosa di quanto ricordassi; e oltre al suo inseparabile bastone si è aggiunto un sottile tubicino trasparente che lo avvolge come una cornice di plastica e si infila nel naso.
Perfino la sala prove ha un aspetto più trascurato e malconcio.
Mi si stringe il cuore.
- Che succede qui, vecchio mio? Non ho mai visto questo posto in uno stato simile -
- Problemi d'affari, pivello. Ma tu cosa vuoi capirne? - mi risponde Bill, accendendosi un sigaro. Non credo che sia una buona idea, ma non oso intervenire.
- Allora, ragazzino, perché sei qui stavolta? -
Gli allungo le mie scartoffie - Ho dei pezzi nuovi. Un progetto mio, solista. Ti assicuro che merita -. Bill afferra i fogli e inizia a scorrerli rapidamente con lo sguardo - Un progetto solista, eh? E come ti vuoi chiamare stavolta? -
- Non saprei. Forse I Like Panties, chissà - rispondo, ripensando con un sorriso alla biancheria intima di Nereide, - Scherzi a parte, Bill. Lascia che ti faccia sentire qualcosa. E' roba buona -
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We Love Thighs! Una storia di rock, di losers e di cosce
HumorAlex è un giovane musicista allo sbando: è appena stato cacciato dalla sua band, i We Love Thighs, e non sa cosa fare del proprio futuro. Tra tostapani molesti, amici fedeli, pornobimbe silenziose, vecchie guide ed ex mogli alla ribalta, riuscirà Al...