27.LA CENA

353 25 2
                                    

Ambar:

Abbiamo cantato alla grande...ma adesso dobbiamo andare da mia zia...uffaaaa!!
Prima di andare verso la casa degli spettri io e Simòn andammo a casa per cambiarci e soprattutto per farci una doccia.

30 minuti dopo....

S:Amore io sono pronto!
A:Io quasi,devo ancora truccarmi.
S:Ok però fai presto sennò arriveremo tardi.
A:Okok faccio presto.

10 minuti dopo...

A:Sono pronta!
(Ambar esce dal bagno)
S:Wow sei bellissima!
A:Grazie cucciolo!Ma adesso andiamo..perché sennò facciamo tardi.
S:Come non eri tu quella che non voleva andarci?
A:Si beh è vero....ma sconosco mia zia è so che odia i ritardatari quindi..andiamo!

Uscimmo di casa.Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso la villa.

Dopo 10 minuti....

S:Siamo arrivati...
A:Purtroppo...
S:Dai entriamo.

Simòn mi trascino a forza verso l'entrata e suono il campanello.

Ci aprí Amanda.

Am:Salve signorina Ambar è un piacere rivederla...oh salve anche a te Simòn.
A:Ciao Amanda(abbraccio)
S:Salve(stretta di mano)

A:Si può sapere che cos'hai?Sei strano
S:Sono un po' ansioso....
A:Perché?
S:Sto per conoscere tua zia ufficialmente come il tuo ragazzo.E se non dovessi piacergli?Anche se già non gli piaccio....andrà malissimo.
A:Non è vero andrà alla grande.Ricordi quando io ho incontrato tua madre beh anche io ero nervosa ma dopo un po' ho smesso di esserlo perché ero me stessa.Quindi sii te stesso è tutto andrà alla grande,ok?
S:Ok

A quel punto arrivò la zia di Ambar.

Z:Ciao Ambar.(abbraccio)
A:Ciao...zietta.(disse un po' confusa,non riceveva mai un abbraccio da sua zia)
Z:Ciao Simòn.
S:Salve signora Benson.
Z:Oh ti prego chiamami Sharon.
S:D'accordo.
Z:Bene,la cena è servita.Andate a l'avevi le mani e uscite fuori.
A:Fuori?
Z:Si esatto.C'è una bella serata quindi perché non mangiare fuori?!
(La zia di Ambar andò verso il giardino e noi andammo in bagno)

Sharon:

Quanto non posso sopportare questi ragazzini,ma devo far credere ad Ambar che lei è Sol Benson...non posso lasciare tutta la mia eredità a quella Luna Valente.

Ambar:

Andammo in bagno a lavarci le mani proprio come ci aveva detto mia zia.

A:C'è qualcosa che non quadra.
S:Perché dici questo?A me sembra molto gentile.
A:È questo il problema!!Mia zia non è mai gentile.
S:Sta tranquilla,so che andrà alla grande.

Ci laviamo le mani e andammo da mia zia.

Ci sedemmo e appena ci sedemmo Monica ci portó la cena.

Z:Allora Simòn...parlami un po' di te della tua famiglia.Tuo padre che lavoro fa?
A:Cofcofcofcof(colpi di tosse)(non vieni che infierisse su questo argomento perché Simòn non aveva il papà)
S:Mio padre è morto quando ero piccolo.
Z:Oh mi dispiace io non volevo...
S:Oh no no non si preoccupati,l'ho già superato.Certo a volte mi manca però ormai è passato tanto tempo.
Z:Invece tua madre?
S:Mia madre vive a Cancùn.È una fioraia.
Z:Interessante.So che hai anche un fratello?
S:Si.Lui è un meccanico e quando può fa anche il babysitter così da guadagnare un po' di più.
Z:Capisco.
S:Comunque il cibo è delizioso.Non avevo ami mangiato niente di simile.Ha preparato Monica?
Z:Si esatto.È davvero un ottima cuoca.

La cena è stata molto tranquilla,abbiamo chiacchierato un po',ma c'era qualcosa che non andava..mia zia mi nascondeva qualcosa..

Finito di mangiare

Z:Ragazzi sedetevi sul divano ,ho una cosa importante da dirvi.
A:Cosa c'è zia?
Z:Beh ecco...Ambar tu sei...sei.....
S:Ambar è..??
A:Cosa sono?
Z:Sei Sol Benson,mia nipote.
A:Cosa?!?
S:Ma com'è possibile?
Z:Adesso vi spiegherò tutto...

Cambiare per amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora