"Un incontro che mi cambierà"

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<<Chi sei?! Dimmelo ora!>> gridai io con tutta la voce che avevo <<Sono tuo padre>> rispose lui guardandomi fisso negli occhi. Ora che lo guardo meglio si assomiglia molto a mio fratello: stesso sorriso, stessi occhi, stessi modi di fare. Mi riprendo dal mio stato di trance e <<non puoi essere tu! Vai via>> <<Perché?! Perché devi cacciarmi?!>> dice lui abbassando lo sguardo. <<Perché?! Perché?! Hai anche il coraggio di chiedermelo?!>> <<Perdonami, fammi entrare nella tua vita e ti mostrerò tante cose>> dice lui con un filo di voce <<Spero tu stia scherzando! Da quando vi siete lasciati non ti sei mai fatto vedere e io ora dovrei farti entrare nella mia vita?! Ahaha bella battuta! Tu nella mia vita non ci entrerai. MAI. Io non voglio nella mia vita una persona che si è persa tutto di me. NON LA VOGLIO. SPARISCI>> dico tutto ciò piangendo, non so neanche quando ho iniziato a piangere ma so che lui è andato via. Sull'uscio della porta si gira e mi fa: <<sulla danza hai ripreso da me>> poi va via. Cosa intendeva?? Era anche lui un ballerino? Torno a casa, è deserta. Mi lavo e ripenso ad oggi è nel frattempo crollo in un sonno profondo.
Qualche ora dopo
<<CAROLINE>> apro gli occhi e guardo l'ora...LE 8?! Scendo giù e mangiamo tutto insieme. <<Mamma ma papà è un ballerino?!>> chiedo io speranzosa <<Perché vuoi saperlo?! Sei riandata li?! Qualcuno te lo ha detto?!>> << Un signore mentre b...mentre passeggiavo>> per poco non lo ha scoperto <<CAROLINE SEI RIANDATA LI?! RISPONDI>> mia mamma mi grida ciò con tutta la sua forza <<Si...>> <<Vai in camera tua e prepara la valigia. Per qualche settimana andrai da tuo padre a New York!>> <<No mamma!>> sto piangendo, di nuovo <<MUOVITI>> grida lei alzandosi e dandomi uno schiaffo. Corro in camera e prendo la valigia. Inizio a svuotare l'armadio e trovo varie foto che mi fanno piangere ancora di più. La mamma e il papà insieme.
11:00 p.m.
Ho finito di preparare la valigia e vedo sotto il cuscino un biglietto aereo, destinazione New York. Aveva già programmato tutto. Anche lui lo sapeva. La partenza è prevista per domani. Scendo giù con la valigia e vedo mia madre piangere <<perché piangi?! Alla fine mi hai sempre odiato!>> <<No non è vero Caroline>> <<Ah e allora negare alla propria figlia di ballare non è odiarla?! Perché sai così tu mi fai star solo male!>>grido io con tutte le mie forze.

Il coraggio di sognare ancora |COMPLETA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora