02

9.9K 97 8
                                    

-Non esistono recettori sensoriali dedicati in modo specifico alla percezione del tempo - il professore Dark si diverte a farmi demoralizzare di già al primo giorno.
Il tempo scandisce la giornata è trascorre, più o meno velocemente, a secondo della circostanza.
-Che rottura- sospira la ragazza al mio fianco, che non fa altro che lamentarsi da quando ho messo piede qui dentro. Che gabbia di matti.

Sbadiglio di nuovo e guardò il cellulare. Il freddo del aula e la voce irritante del professore hanno troppo effetto su di me. Ho voglio di andare a casa, ed effettivamente non manca molto.

Alzo il cappuccio della felpa e cammino a testa bassa verso l'ascensore. La velocità di salita della cabina mi fa rivoltare lo stomaco, è per un attimo, mi domando se sto per vomitare. Mi fermo di colpo e barcollo.
-Cazzo- è tutto quello che sento dire da Luis, mentre tutto si fa confuso. Mi accorgo che mi prende in braccio e inizia a camminare. Non svengo, ma mi sento le gambe molli, apro gli occhi e vedo che mi fissa. Mi Brolontola lo stomaco e inarcò le sopracciglia volutamente, mordendomi il labbro per non scoppiare a ridere per il gongolino nella pancia.
<Oh l'avevo detto io che dovevamo preparargli la pappa>Odioso.
-Ti sembra il caso di fare queste battute?- dice tutta di un fiato Luis.
-Quand'è stata l'ultima volta che hai mangiato?- oh merda.
"Un pacchetto di frutta secca e qualche prigles in aereo" Sam mi guarda male.
<Ah bene non mangi da più di un giorno, e assordo>scuote il capo e sbuffa.
-Un pasto vero, Tresy, quand'è l'ultima volta che hai consumato del cibo con qualche valore naturalistico?- Due contro uno, non vale assolutamente.
"Piantatela di parlare di cibo, che mi fate venire da vomitare".

<Ordinerò qualcosa da magiare. Cosa ti va?> oh adesso gioca a far il preoccupato il fanatico.
"Te", rispondo, e immediatamente percepisco il suo amico animarsi. Sento le viscere contorcersi e le guance avvampare. Chiude gli occhi e abbassa la testa per appoggiare la fronte sulla mia. I suoi occhi hanno la più straordinaria tonalità di azzurro, in perfetto contrasto con i capelli scuri e la pelle.
-Cazzo- dice Luis, appoggiato col la mano sul armadio, e con l'altra si tocca il cavallo del pantalone. Sembra esserci un pallone super gonfiato.
<Bimba>,sussurra, <dobbiamo parlare anche solo prima di pensare ad arrivare a quello>. Al suo rifiuto avverto come una pugnalata al cuore.
-E va bene, allora ordiniamo da mangiare. Poi parliamo. Così potremmo fare tanto sesso.-
Sam sentendo questo, si gira di scatto verso il suo compagno. Si guardano. Non sorridono, non scuotono la testa come al solito. Si guardano soltanto.
-A cosa pensi?- domanda Luis un po' titubante. Forse per paura, o si è reso conto di aver detto una stronzata.
<Speravo che le cose andassero diversamente da come sono già andate>.
Mi salgono le lacrime agli occhi, ma non capisco il perché. Cerco di non farmi tremare il labbro quando domando: "Diversamente come?" Fa spallucce senza mai disciogliere lo sguardo dal compagno. Senza volerlo mi ritrovo in una situazione assurda, per una parolina detta ingenuamente, ci troviamo tutti e tre con strane voglie. E certo,perché non sono l'unica ad avere voglie, è questo è più che evidente.

I due si guardano ancora, Luis palesemente scocciato dalla risposta, si avvicina a passò veloce, lo allontana di poco da me, e appoggia la fronte dove poco prima era la mia, si guardano negli occhi, sembrano fare la guerra è allo stesso tempo l'amore, tutto ciò con un solo sguardo, Incredibile.
Luis fortemente eccitato gli passa la lingua sulle labbra calde e invitanti di Sam, dopodiché fa scivolare le mani sul torace del ragazzo, perfettamente scolpiti. Continuano a toccarsi a viceversa, senza mai smettere di guardarsi. Muovo lievemente i fianchi, per quella scena accaldante, il mio ventre sta dando di matto.
<Il rossore sulle tue guance è talmente intenso da distrarmi> a Sam non sfugge nulla, ed è un male. Abbasso la testa.
"Fa caldo, che ti aspetti?" Borbotto.
Per un istante non dice niente, così mi rilasso un po', ma un secondo dopo si getta su di me facendomi cadere sul letto. Mi fa sdraiare, mi si siede sulla pancia, facendomi grugnire. Non è affatto grasso, ma comunque pesante. Urlai quando allungo il braccio verso Luis, quella scena che mi aveva tanto fatto arrossire peggio di un adolescente, si stava svolgendo proprio un soffio dal mio naso questa volta.

-Sei bellissima-mormora Luis facendo scivolare le mani lungo il mio bacino fino ad afferrarlo con fermezza. Le labbra calde di Sam si posano sulla pancia e la mano scende più giù. Un piacere disarmante, butto la testa all' indietro, poggiando la schiena al corpo caldo di Luis, ancora provato dall'orgasmo appena avuto; gira la testa di lato e cosi mi permette di riempire la la bocca di Sam con la mia lingua, risponde a questo bacio possessivo mentre Luis si muoveva su di me, e il compagno lo masturbava sempre più eccitato. "Oh...mio dio.." ansimo chiudendo gli occhi, affondo una mano nel ciuffo di Sam, mentre Luis si sedeva e lo leccava lungo la gola.
Aumenta gli affondi sul membro di Sam fino a quando non vedo schizzare sperma nella mano di Luis e contro il mio l'addome.
Sam si sdraia ormai stanco e ansante sopra di me, mentre Luis si stende al nostro fianco, soddisfatto quanto noi.
Nel aria l'unica cosa che si sente, sono i nostri respiri. Mi alzo dal corpo di Sam e vado in bagno, un volta uscita raccolgo i miei vestiti sparsi ovunque e li infilò. <Cosa fai?> mi chiede Sam guardandomi con un paio di occhi dello stesso colore del mare. "Vado in albergo, e domani troverò un altro posto da dove stare." Rispondo guardandomi intorno.

SãneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora