08

5.7K 56 2
                                    

Sai cos'ha bisogno questo libro?
Di più fuoco. E magari anche di qualche spada.

Quando sono arrivata obbligante nel mio vecchio appartamento, condiviso con quei due soggetti ero troppo terrorizzata.

Appena sbarcai il cancelletto del edificio, tutti i ricordi furono davanti agli occhi come un flash, un brivido di misto disgusto e piacere: mi avevano avuta, mi avevano catturato nella loro rete, mi avevano scopato e strappato un pezzo di anima.
Sentivo una fitta conficcarsi nello stomaco, mi avevano proposto un patto che io accettai con grande difficoltà.. tutto finito nel dimenticatoio non appena accettai. Mi avevano presa in giro. Mi sentivo una tale stupida.
Di me non gli era rimasto che un nome da scrivere su una lista; non piansi mai ma dentro sentivo una collera così grande che li avrei presi a calci.

Rimasi immobile a fissare la luce che fuoriusciva dalla fessura. Cercai di scorgere dentro per captare qualche movimento o rumore, ma non si muoveva niente, e la casa era avvolta da un totale silenzio.
Percorsi il piccolo corridoio, le gambe appesantite dall'apprensione.
Da quanto ero così insicura?
Mi affiancai in cucina, i miei occhi saltellavano da destra a sinistra. Era tutto in ordine. Calma. Respira. La camera da letto, dovevo controllare la mia stanza.
Quando scostai l'uscio, la vista mi si oscurò. Mi addossai allo stipite, la testa appoggiata alla porta.
Cazzo.
La tensione mi attraverso, lasciandomi tremare. Deglutii un paio di volte, poi mi girai di nuovo verso il letto.
Sam, Luis dormivano accanto a una ragazza, una lunga ciocca di capelli di lei ancora attorcigliata intorno al dito di Sam.
Mi strofinai una mano sul viso,su e giù, mi avvicinai a letto. Non sapevo come unirmi a quel quadro. Vedere Sam e Luis così uniti mi procurava una forte tristezza, per questo volevo rovinare tutto. Mi sedetti dal lato della ragazza, lei avverti il movimento e gemette, ma non si svegliò. Loro si erano adattati a quella nuova vita senza di me, con l'entusiasmo tipico dei bambini.
Dopodiché si sollevò, costringendomi a spostarmi dal letto.
Le afferrai il polso per impedirle di muovere un altro passo, mi guardò confusa. Probabilmente credeva di sognare.
Mi avvicinai in una mossa felina, in modo da farle capire che non stava sognando affatto, ero lì davanti a lei.
"Vedi queste mure intorno a te? Questa camera? E addirittura il letto dove ci sei tu dentro con loro? Beh tutto ciò è mio quindi prendi lei tue sporche mutandine e sparisci, prima che decida di soffocarti con i tuoi stessi capelli" sputai queste parole con troppa cattiveria, e il tono basso della voce aumentava il ribrezzo che il mio tono inondo nella stanza. Guardai con rabbia i suoi capelli ancora attorcigliati intorno al dito di Sam. Lei apri la bocca e la richiuse un paio di volte, gli sarò dovuta sembrare una strega e non si sbagliava. Odiavo chi toccava le mie cose. Sarei potuta diventare cattiva, ed ero pronta a tutto. Mi stavo preparando alla guerra, quando lei invece si alzò con gentilezza dal letto per non far svegliare i fidanzati e fece esattamente come gli avevo detto. Allora si che lì provai un immensa gioia; ma spari non appena i miei occhi ritornarono a loro due distesi nel mio letto beati e tranquilli, contenti di aver passato una notte di fuoco nel mio letto. A fare chissà quali cose. Calma mi ripetevo nella mente, mi esercitavo sempre ma ogni volta era troppo complicato restare tale.
È come darmi torto?

Alzai piano la testa e diretta spinsi via tutte le coperte, che coprivano il loro orgoglio ormai sepolto insieme alle lenzuola sporche di umori e sudori.
Urlai i loro nomi a pieni polmoni, sbattei i piedi contro i cardini in modo veramente troppo violento.
Luis trasalì impaurito quando senti il botto che feci.

-Ma che fai stupida oca..-

Prima che continuasse a insultarmi gli tirai uno schiaffo che gli feci tirare tutte le parole. Lui arrossì colerico, prendendosi la guancia in una mano.
Sam si alzò di botto dal letto, sbatte gli occhi come se fosse caduto dalla luna, gli sventolai le coperte sulla faccia schiacciandogliele sul naso. Lui mignolo indispettito e salto indietro.

"Siete dei malati pervertiti, ve la siete fatta nel mio letto! Come osate?" urlai e piansi allo stesso tempo, gettando fuori la mia rabbia nei loro confronti accumulata nei mesi.

<Il tuo letto? Quale?> chiede lui, non avevo idea che espressione avessi.
Sam si dondolo sui talloni, poi si trascino in avanti e copri la distanza che c'era tra di noi con tre grandi passi.
Sapevo che si approfittava delle situazione. Lo sapevo. Restai immobile, i pugni stretti ai miei fianchi, mentre cercava con le mani il mio viso e le sue labbra trovare le mie, con avvilita che non era lontana dalla violenza.
Sentii la sua rabbia, quando con la bocca si accorse della mia resistenza.
Luis si rialzò dal letto in un istante, drizzando i peli alla base del collo.
Mi guardò e poi guardò il compagno che provava spudoratamente di baciarmi, ringhiò, con un rumore pieno di avvertimento, si avvicinò quatto quatto vicino a noi.
<Problemi?> Scandì Sam. Mi domandai perché il mio cuore fosse partito in quarta dopo aver udito la sua voce; era solo la paura di ciò che stava per fare, e niente più.
-Immagino che non ci sia da sorprendersi, se ti dico che stai con me no?- Sam chino il capo con un cenno e a quel punto mi sarebbe piaciuto saper ringhiare. Mi voltai, irritata e mi resi conto che per lui valevo meno che zero.
-Quanto a te, Tresy, piombi qui in casa da un giorno all'altro senza preavviso e per di più, urli e affermi che era camera tua quando fin pochi secondi fa chissà dov'eri, e in qualle stanza. Quindi dimmi che pretesto hai per venire qui? Urlare in questo modo? E mandare via i nostri ospiti?- Poi mi ritrovai le sue braccia intorno ai fianchi e le sue labbra al orecchio.
-Puoi fare meglio di così, Tresy- sussurrò tenebroso.
Senti un fremito quando con i denti mi morse il lobo.

•••
"Spazio autrice"
Si ritorna alla vita frenetica di una volta, secondo voi come si evolverà la cosa nel prossimo capitolo?
Piccante o non?

SãneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora