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Sam gemeva senza controllo, premendomi rude e possessivo,
Io lo accettavo e lo lasciavo fare, seguendo le stoccate, inarcando la schiena in modo giusto e contraendo i muscoli quando dovevo controllarli. È tutt'altro che dolce e tenero : è duro, ma a me piaceva e lo accettavo come una fiamma. Il calore mi raggiunse all'interno con un piacevole formicolio, poi si scateno un espressione che irrigidi i nostri corpi e liberammo ogni liberazione.

Sam mi pianto i canini su una spalla, sana e completamente cicatrizzata, e la sostenni, dominante come un dannato animale, mentre continuava a pentrarlmi. Gridai di dolore e di piacere e mi lascio cadere all'indietro fino ad appoggiarmibal torace ampio di Sam. Bruciavamo entrambi di fuoco. Sam non rallentava il ritmo, e mi sentivo gonfia e sensibile, lui estrasse i denti dalla spalla, liberandomi, ma non smise di spingere.

Sam lascio andare le gamba e mi porto la mano all'altezza del ombelico, obbligamdomi a sentirlo muovere in me.

Sibilai, appoggi di nuovo la testa sulla sua spalla. Lui girò la testa verso di me e mi sfioro la guancia con il naso. Sam si muoveva dentro come una bestia, lo sentivovcome se mi stesse scorrendo nelle vene, ma continuava a cercare di essere tenero con me, di darmi piacere. Non mi avrebbe fatto del male e questo mi tranquillizzo.

Mi staccai per respirare e attirai la sua attenzione, con gli occhi socchiusi muovendo i fianchi per sfrenare il ciclode contro le sue dita.
Sam che continuava ad agitarsi dentro di me, sollevo un sopracciglio divertito,ma non mosse un solo dito.
<Cosa vuole la mia guerriera? > la sua voce suonava rauca di piacere.
"Accarezzarmi" bisbiglio contro le sue labbra, senza alcuna vergogna.
Sam non poteva opporsi contro quella supplica.
<Come desideri> mi bacio con foga che credetti di perdere i sensi.
<Tutto ciò che desideri, io te darò>

<No> sentenzió con fare superbo. Spostai lo sguardovo verso il basso, poi lo guardai di nuovo, interrogandomi del perché i suoi occhi erano fissi sulla porta semi aperta, quasi in trace.

Senza spiggiare parola si alzo, e corse via. Bloccando così quel momento pieno di piacere.

<Fammi spiegare> urlò Sam. Con voce rotta dal pianto.

<Luis> disse poi. E li che capii cosa era successo, ci aveva visti il suo cosidetto fidanzato. Provai un immensità di disgusto e dispiacere che sembrava quasi che ero stata io quella tradita.

Luis non meritava un trattamento del genere, mi precipitai nel corridoio, vedendo una scena terribile.
Luis seduto a terra con la schiena poggiato a muro, calato sulle sue ginocchia che piangeva disperato e Sam li affianco, guardandolo con pentimento.

-Vattene, non meriti neppure di starmi così vicino.- urlò a pieno polmoni, alzandosi di scatto e spingendo via Sam.
-Sciocco io, che mi sono fidato di te, tu non.. Non meriti di respirare neppure la mia stessa aria- continuó, accorgendosi della mia presenza, i suoi occhi erano vero e proprio fuoco. Sentii quasi il suo cuore bloccarsi.
-Tu- avanzó verso di me con fare da lepra, mi indico con un dito
- Non ti vergogni? Guardati sei ancora nuda.. Cosa c'è vuoi ricordarmi che ti sei scopata il mio fidanzato?- sputo con una cattiveria disarmante, non avevo mai visto Luis in quel modo era stato sempre gentile nei miei confronti. Ma traltro come biasimarlo.
"Io...io" premette le sue dita sulla mia bocca, poi scesero al mento e lo spinse via.
-Zitta- mi guardava minaccioso trasmettendomi terrore e un misto del suo dolore. La sua mano era sul tutto il mio viso,la sua mano era grande quanto la mia testa, mi sentivo così piccola e indifesa, non potevo appormi. Aveva il diritto di fare di me tutto ciò che voleva. I polpastrelli premevano sulla fronte e il mollice sul estremità del mio viso, premeva forte poi mi spinse via ancora. Guardandomi in cagnesco.

Forse si sentiva tradito anche da me, insomma eravamo comunque stati un trio per sfariate notti. Saperlo triste a causa mia, mi feri quanto lui.

Sam comincio a pronunciare strane frasi, in una lingua che non risciui a capire.

A poco a poco, il terrore invase tutta la stanza.

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