Dopo un istante di lieve imbarazzo, Sorcia mi fulmina con lo sguardo prima di scendere con un salto dal mio ginocchio.
Rossa in volto, io mi limito a restare in silenzio e a far parlare lei.
<<Non si bussa?>> Si lamenta mentre riprende a raccogliere le candele rimaste ancora sul pavimento.
<<La porta era aperta e ho pensato che...>>
<<Tu pensi poco e male Faretto! E comunque stavo dicendo a Suzette che è pronto l'infuso per Demoiselle.>>
Il suo assistente rimane impietrito e imbarazzato, volgendomi lo sguardo e senza aggiungere altre parole.
Gli faccio cenno con la mano di venirsi a sedere sulle mie ginocchia.
Non riesco a sopportare il suo volto triste ogni volta che Sorcia lo rimprovera.Scatta sulla fascia destra sperando di non farsi notare, mentre Strega di spalle è lì intenta nelle sue cose.
Raggiunte le mie gambe mi bacia la guancia e con un fil di voce mi saluta: <<Buongiorno Suzette>>.
<<Lasciala stare.>> Prontamente rispondo e consolo Faretto che come risposta mi dà un'alzata di spalle.
<<Ma che è sta puzza di bruciato Sorce'?>> Gufetto avanza la domanda intento a spalacare ancor di più le finestre.
<<Non si respira qua dentro. Ma ste cose non le puoi fare di notte? No perché mi prende un nodo alla gola che mi soffoca. E poi mi viene pure la tosse e poi ti tocca prepararmi...>><<Gufetto! E basta! Non lo vedi che nemmeno ti risponde. Ha da fare adesso, no? Vai, vatti a fare una passeggiata.>> Lauretta non esita a tacerlo, visto lo strano silenzio di Sorcia.
L'accoramento di lui si fa evidente e agitato comincia a sbracciare vagando per il laboratorio.
<<Sì ma vabbè però. E non si può dire niente dentro a sta casa! E mica va bene! E qui c'è lo sfruttamento del lavoratore! E qui se nemmeno si può parlare è una rovina. E se tutti i capi farebbero così...>>
<<Facessero.>>
<<Eh? Chi ha parlato?>>
<<Io.>> La manina di Fillina sbuca da dietro le spalle di Draghetto. <<Ho detto... Se tutti facessero. Ti ho raccomandato mille volte che il se vuole il congiuntivo, il futuro, o il presente dopo. Mai il condizionale!>>
<<Eh?>> Ribadisce ancor più confuso di prima.
Tra i gridolini e le risatine generali Fillina lascia cadersi le braccia lungo i fianchi esasperata.
<<Lascia stare ne riparliamo dopo.>><<Vabbè, comunque non sta a guardà er capello. M'avete capito lo stesso, no?>>
<<E parla italiano che non ti si capisce!>> Intima di nuovo Fillina.
Faretto sgambetta allegro ancora sulle mie ginocchia. È l'unico a parlare lo stesso dialetto di Gufetto e si bea del fatto che lui sappia tenerlo a freno.
<<Questa brucia! Porca zuppa, Sister, nero lo sta facendo.>> Guardandomi, ghigna godendo.
<<Pure tu ti ci metti adesso?>> Lo riprende il malcapitato. <<Sapete che vi dico? Io faccio sciopero!>>
S'avvia verso la porta infischiandosene degli occhi di noi tutti puntati su di lui e dei nostri volti terrorizzati al solo pensiero delle conseguenze del suo gesto.
<<Gufetto!>>
Arrivato alla soglia si volta agghiacciato dalla voce suprema di Sorcia, realizzando solo ora l'enorme errore che ha compiuto pochi attimi fa.
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Il Laboratorio di Strega Sorcia
FantasyVincitore Wattys 2018. Categoria: I Cantastorie (The Storysmiths) ~◾~◾~ "C'era una volta..." "È troppo favola così!" "Oh, ok. Allora... Non molto tempo fa..." "Lo stesso di prima." "La vuoi smettere!" "Se fossi capace a presentarci! Proprio a me do...