Vincitore Wattys 2018. Categoria: I Cantastorie (The Storysmiths)
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"C'era una volta..."
"È troppo favola così!"
"Oh, ok. Allora... Non molto tempo fa..."
"Lo stesso di prima."
"La vuoi smettere!"
"Se fossi capace a presentarci! Proprio a me do...
Finalmente il sole si affaccia sulla nostra casa facendo entrare i bagliori dei suoi raggi fin dentro la cucina dove, io Lauretta e Fillina, attendiamo nervose sedute al tavolo.
<<Io non ce la faccio più. Suzette, sono troppo in ansia. Gli è successo qualcosa, me lo sento!>> Paonazza e in forte stato di agitazione, Fillina comincia a sventolarsi la mano davanti al volto in cerca di ossigeno. <<Suzette, facciamo qualcosa no? È da troppo tempo che son fuori.>>
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<<Fillina, calmati per favore. Non ti ci mettere anche tu, eh! Tieni, bevi un altro po'>>.
Lauretta si appresta alle cure della sua compagna mentre la mia testa continua a lavorare come un cantiere in corso d'opera. Ha ragione; sono ore ormai che li ho mandati nel Bosco, ma del ritorno di Draghetto e Faretto non c'è traccia.
<<Chiamiamo qualcuno no? Madonnina mia, si saranno persi!>>
<<Fillina, ma chiamo chi? I vigili del fuoco? I carabinieri? Cosa gli dico? "Vi prego aiutatemi, ho smarrito due folletti nel bosco!">>
<<Ha ragione Suzette, Fillina. Sarebbe un po' strana come situazione, non credi?>>
<<E che facciamo? Li lasciamo morire lì senza far niente?>>
<<Morire... Fillina, forza! Vedrai che tutto si sistemerà, d'accordo?>> Lauretta interviene di nuovo carezzandole il braccio e portandole un po' di sollievo.
Volto lo sguardo fuori e dall'apertura della portafinestra scorgo Sorcia fare su e giù per lo sterrato appena dopo il patio. Lei è tornata da circa un'ora, ma dei due ragazzi ancora nemmeno l'ombra.
Lo stomaco mi va in malora e ringrazio me stessa per essere rimasta a digiuno; avrei passato brutti minuti in questo momento. Il peso sul petto si fa sempre più opprimente. Sono stata io a mandarli nel bosco per stare dietro a Streghetta, e invece ho messo in pericolo anche loro.
Porto le mani fra i capelli e mentre il senso di colpa mi divora mi levo dalla sedia convinta che sia ora d'intervenire.
<<Sorcia!>> Strega si volta nella mia direzione senza rispondere e vigile al mio richiamo si blocca seduta stante. <<Sei pronta?>>
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