12. Tutti a tavola 🍴

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Lo osservo attentamente, e no... non credo sia nel pieno delle proprie facoltà mentali e fisiche.

Mi alzo dalla sedia che mi ha ospitato durante l'accaduto, e incerta muovo passi fino ad arrivare davanti al suo volto.

Mi alzo dalla sedia che mi ha ospitato durante l'accaduto, e incerta muovo passi fino ad arrivare davanti al suo volto

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A occhi chiusi si bea ridendo, smarrito in chissà quale percorso cerebrale privo di raziocinio.

<<Fa... retto? Mi... mi fai paura così. Tutto bene?>> Lo scuoto appena per una spalla fino a vederlo aprire gli occhi.

Dopo un brevissimo silenzio, esplode carico di eccitazione puntando i miei occhi: <<Oddio! Madame? Madame... ha baciato me? Non tu, dico lei! Lei. Ha. Baciato. Me?>>

Calo le braccia e accolgo la mia espressione disperata in volto.
<<Ma... Faretto! È stato solo...>>

Mi corre incontro, e con le mani comincia a strattonarmi aggrappandosi ai pantaloni.
<<Tirami su!>> Esclama dal basso. <<E smettila di fare quella faccia!>>

<<La... mia... faccia? Non hai visto la tua pochi istanti fa!>>

Le sue mani agitate continuano a richiamare la mia attenzione e così faccio ciò che desidera.
Lo avvolgo fra le braccia e lo trascino di fronte al mio volto.
Lo osservo, e davvero mi sembra che i suoi occhi gli stiano esplodendo di gioia.

<<Mi ha baciato. Capisci Madame?>>

<<Sì. Capisco. Ma...>>

<<Oh, no. No! Tu non puoi capire! Tu non hai idea di che razza di stoccata m'è arrivata al cuore! Sto per scoppiare come un palloncino Madame...>>

Si avventa addosso a me stringendosi sul mio torace, e io posso avvertire il suo cuore pulsare forte fra strati di tessuti e pelle... nemmeno fosse il mio.

Lo bacio sulla guancia e lo carezzo; solo il pensiero che possa star male ancora mi devasta.

<<Ascolta. Cerca di essere ragionevole, ok? Ha stupito anche me quel bacio...>>

<<Porca zuppa! Solo a sentirlo nominare mi agito di nuovo. Mi scappa la pipì! Mettimi giù!>>

Sorrido prendendo coscienza che le mie raccomandazioni probabilmente non verrebbero nemmeno ascoltate, se fatte ora.

<<D'accordo. Ma dopo ne parliamo va bene?>>

<<Sì! Adesso mettimi giù. Ho la vescica che sta per esplodere Sister!>>

Si divincola e corre in bagno mentre le mie parole si disperdono nel vuoto: <<Ti aspetto di là...>>

Sono preoccupata per lui, sono preoccupata per Sorcia, sono preoccupata per me... di non saperli gestire, di non saper creare quel gruppo affiatato che tanto m'aspetto e spero di vedere.

Il Laboratorio di Strega Sorcia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora