Angolo autore:
Ragazzi scusate se non ho pubblicato niente ma mi sono sparato 2 stagioni di Sword Art Online e altri anime. Adesso riprenderò con regolarità. Spero che questo capitolo vi possa piacere. Sciao belli.POV ESTERNO (LEVI)
"Sta tornando Eren, guarda capitano!" urlò Hanji indicando con una mano il gigante alto 15 metri che si stava avvicinando sempre di più a loro. "Bene Eren, ora fermati e ritorna normale!" gridò Levi, ma Eren non sembrava ascoltare, "Deve essere successo qualcosa..." continuò l'uomo. "Cosa dovremmo fare?" chiese il caposquadra, evidentemente entusiasta all'idea di poter combattere contro il gigante, "Ci penso io" rispose il capitano e grazie al movimento tridimensionale si mise sulla spalla del ragazzo-titano, "Scusami Eren, probabilmente ti farà male ma sono costretto a farlo dato che non ascolti", detto ciò Levi stava per tagliare la collottola ma venne preso dalla mano del gigante e schiacciato da quest'ultima, "Capitano!" gridò Hanji, la sua eccitazione si era trasformata in terrore, il terrore di aver perso un suo superiore. I suoi pensieri però ebbero vita breve, il capitano aveva tranciato la mano ad Eren e si era liberato, il suo sguardo era poco gentile, "Mi hai stancato" disse a bassa voce e con movimenti rapidi si spostò sul collo del titano e gli tagliò la collottola. Prese Eren,se lo mise in spalla e ritornò sul cavallo, "Un gioco da ragazzi" concluse l'uomo, diede uno sguardo veloce al castano, "Dopo dovrò togliermi questa roba viscida" pensò con disgusto.
POV ESTERNO (EREN)
Era tutto buio. Eren si sentiva stordito. "Eren...Eren...Eren" sentiva qualcuno chiamarlo, ma la sua voce sembrava così lontana, piano piano però diveniva sempre più chiara e alta fino a udire quasi fastidiosa alle sue orecchie. All'improvviso una luce lo abbagliò riportandolo nel mondo reale, quello che vide davanti a lui fece tranquillizzare il castano. Mikasa era davanti alla sua faccia, la distanza tra i loro visi era poca, quando la ragazza si accorse del risveglio del castano arrossì di colpo e si allontanò un pò da lui e gli chiese :"Ehi Eren ti sei svegliato vedo, stai bene?", "Certo" rispose il ragazzo, "Ma dove siamo?", "Il capitano Levi mi ha dato il permesso di restare con te su questo carro, stiamo tornando al quartier generale adesso" disse la corvina, "Grazie per essere stata con me", alle parole di Eren Mikasa arrossì di nuovo e cercò di nascondere il viso nella sciarpa, il ragazzo continuò:"L'ultima cosa che ricordo era la mia trasformazione, poi credo di essere venuto a salvarti dai giganti, cosa è successo?", "L'ala destra era stata attaccata da 10 titani, uno dei nostri era stato preso così ho provato a salvarlo, ma devo essermi beccata una storta e il gigante mi ha catturato insieme all'altro compagno, ma Shawn poi ci ha salvati tutti e due..."iniziò la corvina ma venne interrotta da un "Ah" di Eren, che sembrava deluso, la ragazza allora si affrettò ad aggiungere "Ma è grazie a te se sono ancora viva, sei arrivato in tempo e hai ucciso tutti i titani rimanenti, poi sei fuggito via". Il castano dopo quella frase stava un pò meglio, ma aveva ancora una domanda da fare :"E poi?", "Ah giusto... Da quanto ho capito il capitano Levi ti ha estratto dal gigante perché secondo lui eri fuori controllo. Dopo aver fatto ciò è venuto a prendere me e Shawn" concluse Mikasa. Ad Eren non piaceva l'idea che quei due fossero stati soli tutto quel tempo, ma non ci fece troppo caso e iniziò a riflettere su un altro pensiero che lo stava divorando dentro, "Perché ho perso il controllo?" si chiese, non lo sapeva, ma almeno conosceva qualcuno che avrebbe potuto dargli una risposta, solo che al momento non era nei dintorni, avrebbe aspettato fino all'arrivo al quartier generale. Tornati in base Eren scese dal carro e iniziò a cercare quella persona ma appena vide Armin non poté fare a meno di andargli incontro per sapere come stava. "Armin tutto bene?" chiese il castano che ormai era a due passi dal biondo, "Certo" rispose l'amico, poi continuò "Sai Eren avevi ragione, anche io posso essere utile alla squadra", "In che senso?" disse il ragazzo confuso, Jean si avvicinò ad Armin e rispose al posto suo:"Nel senso che grazie al suo piano l'ala sinistra è ancora tutta intera, ci ha guidato in maniera eccellente", "Davvero? Visto Armin? Ho sempre detto che eri un genio nei piani", le parole di Eren misero il biondo in imbarazzo: "Ma non ho fatto niente di eccezionale". Il castano salutò i due e si avviò nell'ufficio della persona con cui voleva parlare. Arrivato lì bussò alla porta, "Avanti" gli disse una voce femminile, entrò in quella stanza e ciò che vide lo sorprese e non poco. Per essere l'ufficio di un caposquadra era molto strano, erano appesi vari disegni di giganti e alcune parti di loro erano conservate in teche di vetro. "Buonasera caposquadra Hanji" disse il ragazzo, "Oh ciao Eren, accomodati pure" e così fece, una volta seduto chiese:"Caposquadra volevo farle una domanda, secondo lei perché ho perso il controllo prima?", Hanji non era eccitata come al solito anzi aveva un'aria professionale:"Eren credo che tu abbia delle difficoltà nel controllare le tue emozioni, se ci pensi anche quando hai combattuto contro Annie avevi perso il controllo e stavi per ucciderla, questa volta hai cercato di mangiare il capitano Levi", Eren non poteva crederci, stava per ammazzare il suo capitano e nemmeno se lo ricordava, doveva essere così, prima di trasformarsi era andato in panico per Mikasa, mentre quella volta era infuriato con Annie. "So che può sembrare strano ma deve essere così, oltre alla tua forza vengono anche amplificate le emozioni che provi. Per rimediare a ciò il capitano ti ha affidato a qualcuno molto più calmo di te", queste ultime parole distolsero il castano dai suoi pensieri e lo spinsero a chiedere chi fosse il suo tutor, "Shawn Froste" rispose il caposquadra con un tono distaccato, non sapeva perché ma Eren non era molto felice di sentire il suo nome, non gli piaceva il fatto che Shawn fosse il suo tutor, stava per replicare ma la porta si aprì rivelando proprio la persona meno gradita al momento, "Salve" disse il nuovo arrivato con un sorriso, "Ciao Shawn!" esclamò Hanji e fece accomodare il ragazzo accanto al castano. "Sai già perchè sei stato convocato qui giusto? Il capitano Levi deve averti già detto tutto anche riguardo all'allenamento" continuò il caposquadra, "Certo" rispose Shawn, "In che senso allenamento caposquadra Hanji?" chiese Eren, "Ah giusto, domani partiremo per il distretto natale di Froste, Shawn dice di poter essere così calmo grazie ai suoi allenamenti effetutati in quel luogo, quindi Levi ha pensato bene di andare tutti lì per aiutarti a migliorare il tuo controllo" concluse il caposquadra, dal tono sembrava non ammettesse repliche. Tutti e due uscirono dalla porta e prima di separarsi il castano disse al suo compagno:"Non mi va a genio che tu mi faccia da tutor, potresti correre il pericolo di essere ferito da me", la risposta non si fece di certo attendere:"Oh tranquillo, sono certo di riuscire ad aiutarti" sempre utilizzando quel suo tono freddo ma non ostile, porse poi la mano per stringere quella del castano, che si girò dalla parte opposta ed iniziò a correre il più lontano possibile da Froste. "Possibile che sia necessario un tutor per aiutare a controllarmi, sono veramente così poco affidabile" pensò il ragazzo, decise di non andare nemmeno a cena, sarebbe andato direttamente nella sua camera per poi addormentarsi e dimenticare quella giornata. Si svegliò la mattina con la testa ancora frastornata, la situazione peggiorò quando venne disturbato per l'ennesima volta da Levi, ma questa volta non era solo, aveva portato anche Shawn con sè. "Alzati Eren, oggi si parte per Hokkaido, ovviamente per tutto il tragitto starai con Shawn, iniziare a dialogare con lui potrebbe risultarti utile, è un mio ordine non puoi rifiutare", il castano non sembrava avere nemmeno le forze per controbattere, si limitò ad annuire ed alzarsi e, dopo aver detto ai due che gli avrebbe raggiunti di sotto si cambiò per poi scendere nella sala. Giù lo aspettavano Mikasa, Armin e... Shawn, si avvicinò a loro e disse :"Scusate ragazzi ma oggi dovrò stare con Shawn, ordini del capitano", la corvina stava per controbattere ma venne interrotta da Froste che la rassicurò con uno sguardo, la ragazza allora si fermò e non disse niente. A Eren parve strano quel comportamento, voleva chiedere spiegazioni ma la sua domanda trovò la risposta dalle parole di Shawn:"Ho già detto a Mikasa che con me saresti stato al sicuro, ecco perchè non ha voluto discutere", al castano pareva comunque strano, Mikasa non si fidava di molti, sopratutto se di mezzo c'era proprio Eren. "Andiamo, veloci!" urlò il capitano Levi interrompendo il discorso, i quattro uscirono dall'edificio, presero un cavallo e iniziarono a galoppare verso nord. Più andavano avanti e più il clima diveniva freddo, una volta arrivati Eren capì come si doveva sentire Annie, sembrava di essere in un cubo di ghiaccio. Persino Levi tremava, l'unico di tutto l'esercito che era a suo agio era Shawn, si tolse il giacchino dicendo che faceva troppo caldo, tutti rimasero stupiti nel vederlo solo con la cannottiera di allenamento. "Capitano, dica agli altri di seguirmi, andiamo verso il mio campo di allenamento, nelle sue vicinanze dovrebbe esserci anche un gruppo di rifugi per i turisti" disse Froste, al comando del capitano tutti iniziarono a seguire il ragazzo fino a quando non arrivarono al gruppo di baite. "Quattro posti per baita, bene, decidete voi con chi dormire, ora come ora non mi sembra il caso di perdere tempo a separare ragazzi e ragazze in queste condizioni" affermò il comandante Erwin. "Armin,Mikasa, meglio se stiamo insieme, non si sa mai... Ah... dimenticavo... Shawn vieni pure tu con noi, dato che devi controllatmi 24h su 24h", "Va bene" disse Froste. "Froste, porta Eren ad allenarsi in quel campo, prima riuscirà a controllarsi meglio è" ordinò Levi, "Signore, questo allenamento può essere utile a tutti i soldati, possono venire anche loro se vogliono" proferì Shawn, il capitano disse allora che chi voleva poteva andare, non era obbligatorio partecipare. Quando arrivarono al campo di allenamento Eren si rese conto che erano solo in quattro, oltre a lui e il suo tutor anche Mikasa e Armin erano venuti. "Il mio allenamento non deve aver avuto un gran successo" disse Shawn con un piccolo sorriso, che forse voleva trasmettere più dispiacere che gioia, poi continuò:" Bene, questa è una fossa di medie dimensioni, prendete quelle tavole da legarvi ai piedi, una volta che ve le siete messe, scendete da quella fossa, poi capirete dove è la difficoltà", detto ciò il tutor si mise le tavole ai piedi e scese per la fossa, per poi risalire dall'altro lato con una acrobazia fenomenale. "Andiamo!" urlò il castano ai suoi amici. Non capiva a cosa potesse servire questo esercizio, ma voleva dimostrare a tutti che era una cavolata. Le sue affermazioni furono presto smentite una volta che iniziò a scendere dalla fossa, aveva già perso l'equilibrio appena aveva iniziato ad accellerare un pò, la stessa fine fece Armin, mentre Mikasa, "come al solito" pensò il castano, sembrava cavarsela in maniera egregia, non fece nessuna acrobazia come Froste ma almeno riuscì a risalire. "Brava Mikasa, sembri portata per questo esercizio" disse Shawn raggiante, "Grazie" rispose lei. Eren ci riprovò molte volte, ma senza successo, nemmeno il biondò se la cavò meglio, il castano sbottò all'improvviso, non ce la faceva più, urlò contro il suo tutor nella maniera più arrogante possibile:" Dimmi un pò Shawn a cosa dovrebbe servire questo allenamento, a controllare le mie emozioni? A me sembra solo ridicolo, questo esercizio è inutile, io me ne vado", si stava avviando già per tornare alla baita ma sentì una potente aura dietro di lui, si girò e vide Froste cambiare di nuovo espressione e non solo, "Cosa c'è Jaeger? Per caso hai paura di essere meno forte di me? Non hai capito niente di questo esercizio e di quanto sia efficace. Quando aumenti di velocità tutto si fa più difficile, controllare il corpo e la mente ti aiuta a non cadere, ma non solo questo, per effettuare l'allenamento correttamente bisogna essere freddi e distaccati, bisogna pensare solo a fare bene e restare concentrati. SEI TROPPO DEBOLE EREN PER COMPETERE CON ME!" alzò la voce contro il castano solamente per quelle ultime parole, Eren non lo sopportava più, gli avrebbe fatto sparire quel tono arrogante che aveva sempre. Si morse la mano e prima di trasformarsi sentì Mikasa urlare "Fermati Aiden o ti ammazzo!", non capiva con chi stesse parlando ma poco importava, a lui ora interessava solo uccidere il suo tutor, "Si devo ucciderlo" pensò il ragazzo, stava di nuovo perdendo il controllo.
POV ESTERNO (SHAWN)
"Aiden che cosa stai facendo? Non dovevi rispondere in quel modo" lo rimporverò il fratello, "Non hai visto cosa ha detto del nostro allenamento? Non ti senti nemmeno un pò arrabbiato? disse Aiden, "No, Eren è solo impulsivo , non pensava veramente quelle cose" rispose Froste, il loro discorso interno fu interrotto da Mikasa che stava urlando contro di lui:"Fermati Aiden o ti ammazzo!", "Devi essere proprio una sciocca se pensi di potermi dare ordi- no Aiden ascoltala, non farle del male, non ti ha fatto niente lei, non uccidere Eren, ti prego" disse Shawn, era come se tutti e due i fratelli stessero parlando dalla stessa bocca. La corvina doveva essersene accorta di ciò, ordinò ad Armin di nascondersi e si avvicinò al ragazzo per sussurargli:"Shawn riprendi il controllo, so che tu non vuoi far del male ad Eren, cerca di convincere tuo fratello", a quelle parole Froste reagì male, spinse la ragazza e le urlò:" Sta zitta, anche Shawn vuole farlo fuori, ora osserva la fine del tuo amico" e dopo aver detto ciò con un balzo raggiunse la spalla del titano e caricò dalla sua mano una sfera di ghiaccio che stava per rilasciare, "Fermati Aiden,per lei questo ragazzo è importante quindi va protetto", alle parole del fratello Aiden esitò e venne preso dal titano che poi lo scaraventò contro un albero. "Dopo questo affronto lo ammazzo" disse il tutor, stava per attaccare di nuovo ma Mikasa lo bloccò con rapidità puntandogli la spada al collo, "Shawn ritorna in te entro 10 secondi o sarò costretta ad ucciderti" senteziò la corvina, il suo sguardo voleva sembrare cattivo, ma emanava solo dispiacere. Appena entrò in contatto con leiFroste spalancò i suoi occhi, "Forse ho esagerato" disse Aiden al fratello, "Vedo che lo hai capito, ora tiriamo Eren fuori di lì" concluse Shawn. Con facilità tolse la spada dalle mani della ragazza e la puntò contro di lei dicendogli:"Ringrazia mio fratello se non lo ammazzo, prendo ordini soltanto da lui se ho voglia! E non minacciarmi più con un'arma o sarò costretto ad ucciderti", non era tornato normale, ma almeno Aiden sembrava voler collaborare, si riposizionò sulla spalla del gigante e con la sua sfera di ghiaccio riuscì a disintegrare la collottola. Prese il corpo di Eren e lo diede a Mikasa, "Tieni questo coso, io intanto vado alla baita, ci vediamo lì" concluse il tutor per poi iniziare a correre fino a scomparire nelle neve.
POV ESTERNO (EREN)
Eren aveva dolori in tutto il corpo quando si svegliò. Si girò intorno e vide di essere tornato alla baita, notò anche che Armin e Mikasa stavano dormendo, doveva essere notte. Solo il suo tutor era sveglio, stava guardando le stelle fuori dalla finestra, si alzò per avvicinarsi a lui ma quest'ultimo lo interruppe dicendo;"Vedo che ti sei svegliato. Ne sono felice", poi si girò mostrando uno dei suoi soliti piccoli sorrisi. Il castano nel vederlo iniziò a pensare che forse aveva esagerato, inziò allora a scusarsi;"Shawn scusa per aver criticato il tuo allenamento.Forse devo applicarmi di più e..." "Tranquillo" lo anticipò Shawn, poi continuò "Ognuno ha il suo metodo di allenamento, vorrà dire che il mio non combacia col tuo tutto qui. Magari parlarne ti aiuterebbe". Eren si ricordò del consiglio che gli aveva dato il capitano Levi (parlare con Froste potrebbe aiutarti), era il momento di metterlo in pratica "Tu non provi mai emozioni forti?" chiese al ragazzo con la sciarpa, "Ovvio, altrimenti non sarei umano. Ma farsi prendere dalle emozioni può portare ad una scarsa lucidità e quindi non riuscire poi a salvare le persone a te care, se ti ricorderai questo sono sicuro che riuscirari a controllarti.", forse il suo tutor non era proprio pazzo dopo tutto, ricordarsi quelle parole lo avrebbe aiutato sicuramente, "Grazie" concluse Eren, stava per avviarsi a letto ma Shawn lo interuppe dicendo "Fallo anche per Mikasa...", si affrettò poi ad aggiungere "e Armin", il castano non disse nulla, cercò una posizione comoda e si addormentò. Era rimasto solo uno sveglio, o quasi.
POV ESTERNO (MIKASA)
"Allora anche Shawn tiene ad Eren" pensò Mikasa. I suoi pensieri però ebbero vita breve perchè Shawn iniziò ad avere un dialogo con se stesso:"Perchè lo hai aiutato? Non era quello che prima voleva ucciderci..." "No Aiden, ti ho già detto che lui non pensa quelle cose... e poi è suo amico... "Anche lei stava per farci fuori... " "NON E' VERO! Era solo in panico per... per..." "Per Eren giusto? Lei non scherzava quando diceva quelle cose, mi sembrava seria..." "STA ZITTO!" "Shawn devi essere realista...nessuno può diventare nostro amico... ci sono solo io con te" "Aiden... forse hai ragione, nostro padre diceva che insieme saremo potuto diventare perfetti..." "si noi due da soli Shawn..." "perfetti" ripetè Shawn, la sua mano si appoggiò sul vetro, come a voler toccare le stelle, in quel momento delle lacrime solcarono il suo viso. La ragazza era molto dispiaciuta nel vedere quella scena, aveva promesso di proteggere Eren, ma aveva anche dato la sua parola al ragazzo con la sciarpa che insieme si sarebbero compresi, forse quel gesto deve averlo allontanato molto da lei ora, voleva alzarsi e andare a consolarlo, ma il sonno piombò su di lei, lasciandole come ultima immagine quella di uno Shawn piangente mentre guardava la finestra. Ora il ragazzo era rimasto veramente solo.
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Freddo come il ghiaccio, freddo come Froste {Eremika}
FanfictionQuesta storia si trova nell'arco temporale successivo al capitolo 50 del manga/ ep.37 dell'anime. Eren inizierà a capire i sentimenti di Mikasa nei suoi confronti ma non è tutto, nel corpo della legione esplorativa si aggiunge un soldato fortissimo...