POV ESTERNO (EREN)
Era ormai l'alba e tutto l'esercito si era radunato davanti all'uscite del distretto di Trost per affrontare la battaglia che avrebbe deciso il destino del genere umano. Anche Eren era lì, accanto a lui i suoi inseparabili amici di infanzia:Mikasa e Armin: Nessuno dei loro compagni sembrava turbato o impaurito, "il discorso di ieri deve aver dato coraggio a tutti loro" pensò il castano, essere determinati avrebbe aiutato di certo sul campo di guerra. Anche Shawn si trovava in mezzo alla folla, era rimasto da solo per concentrarsi al meglio e affrontare la missione nel migliore dei modi. L'unico che parlò durante quel silenzio tombale fu il comandante Erwin circondato dai suoi subordinati. Diede le ultime indicazioni e una volta assemblata la formazione partirono senza esitare. Avrebbero dovuto percorrere tutta la prateria per poi arrivare all'entrata del distretto di Shiganshina. Davanti a tutti vi era Eren, che ormai aveva eseguito la trasformazione in titano già da tempo. Sfruttava la sua altezza per controllare se vi fossero giganti nelle vicinanze e qualche volta si girava con lo scopo di gettare qualche occhiatina sui suoi più cari amici. Dopo aver attraversato 1/4 del percorso Erwin diede il comando di allontanarsi tra di loro, in modo da coprire un raggio più ampio. Il ragazzo-titano non potè più scorgere le figure di Mikasa, Armin o Shawn, data la loro eccessiva distanza. Il biondo si trovava a dirigere l'ala sinistra, come sempre, lo stesso vale per la corvina e il tutor, finiti nell'ala destra. Il castano avrebbe fatto coppia con Levi, solo loro due potevano benissimo cavarsela con almeno 4-5 giganti. "Sembra andare tutto liscio" pensò Eren, ma la sua affermazione venne smentita quasi subito da uno strano gigante che andava proprio dritto verso di lui e il capitano, con una velocità impressionante spinse a terra il ragazzo-titan e tentò di bloccarlo. Una volta ripreso dallo stupore il castano tirò un gancio ben assestato alla mandibola del gigante che venne scaraventato metri più in là , poi si rialzò senza perdere tempo. "So che puoi capirmi ma non riesci a parlare, però sappi una cosa. Levi si mise sulla spalla di Eren e iniziò a parlargli: "Quel gigante sembra proprio essere un anomalo, anzi forse più forte. Tra l'altro non ne ho mai visto uno con dei capelli così lunghi e con una velocità così elevata". Effetivamente quell'anomalo era molto bizzarro: aveva dei capelli neri lunghi fino alle spalle, occhi rosso sangue e una rapidità simile a quella di Annie. "Non mi sembra che contenga un umano, probabilmente sarà il capo di qualche gruppeto qui vicino" concluse il capitano che, senza esitare si fiondò con movimenti repentini e precisi sulla collottola de loro nemico, provò a colpirlo con qualche fendente, ma invano ritornò sulla spalla del castano. "Sembra uguale alla tecnica di indurimento che utilizzava il gigante femmina, solo che a quanto pare lui ha solo la collottola protetta da una corazza, tutto il resto del corpo è fatto di carne. Le mie spade non possono fare niente ma forse tu Eren coi tuoi pugni potresti frantumarla e permettermi di mandarlo k.o" ipotizzò l'uomo. Il ragazzo-titano rimase estasiato dalla velocità con cui il suo capitano aveva analizzato la situazione, fece degli accenni col capo per dare una risposta affermativa e senza aspettare un secondo di più andò verso l'altro gigante che ormai si era ripreso da quel potente colpo. Il castano fece una finta e poi cercò di colpirlo al basso ventre ma qualcosa bloccò il suo pungo, quando si accorse di avere i polsi legati a dei capelli rimase sconvolto, ebbe poco tempo per riflettere sull'accaduto perchè venne subito lanciato contro una roccia. "Che ragazzo inutile" sospirò Levi, mentre utilizzava il movimento tridimensionale urlò ad Eren:"Ho un piano per salvare tutti e due moccioso, ripeti la finta che hai provato prima così che possa abbassare il capo e permettermi di tagliarli la chioma che si ritrova". Il ragazzo-titano una volta compreso il piano si diede subito da fare, si fiondò sull'avversario e rifece li stessi movimenti. Il gigante però che ormai aveva capito tutto lo riblocco utilizzando i suoi capelli, ma prima che potesse scaraventarlo da qualche parte sentì qualcosa che si strappava. Iniziò a toccarsi la nuca per rendersi conto che la sua lunga chioma era stata tagliata di netto, una volta capito ciò iniziò a cercare il colpevole, in pochi secondi lo avvistò e corse verso di lui per mangiarlo, venne però fermato da Eren che lo placcò per le braccia. Il capitano una volta capita la situazione tornò dai due titani e si posò sul naso del nemico, "Peccato, erano dei bei capelli ma mi hanno dato tanti problemi. Sei stato un valido avversario per essere uno sporco gigante. Ora però muori..." conluse Levi andando verso la collottola dell'interessato, il castano con un morso levò la corazza che rivestiva il collo permettanto all'uomo di poter uccidere il gigante. Un attimo prima di essere ammazzato il gigante,coi capelli corti che gli erano rimasti riuscì a prendere il capitano e a lanciarlo il più lontanto possibile da dove era. Il ragazzo-titano notando il fatto accaduto prese velocemente a morsi il collo dell'avversario e si precipitò verso la direzione dove era stato scaraventato Levi. Una volta arrivato al luogo della caduta Eren notò che il suo capitano non aveva un bell'aspetto. Il suo corpo era ricoperto di sangue e già molto si stava fondendo col terreno, i suoi occhi erano più spenti del solito e sembrava ormai aver accettato il suo destino. Il titano prese l'uomo tra le sue mani e iniziò a correre verso il luogo dove vi era la prima squadra, intanto poteva sentire i lamenti di Levi, le uniche parole che uscirono dalla sua bocca furono "Lasciami" e "morire". Eren però non l'avrebbe abbandonato per nessun motivo al mondo, il capitano lo aveva salvato innumerevoli volte e ora toccava a lui ricambiare il favore,. "Non lo lascierò morire di certo in un posto come questo, sembra abbia molte ossa rotte... speriamo ce la faccia. Un soldato deve sempre rimanere al fianco del suo capitano, anche fino alla morte!" pensò il ragazzo con decisione, mentre ormai il suo superiore sembrava in fin di vita.
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Freddo come il ghiaccio, freddo come Froste {Eremika}
FanfictionQuesta storia si trova nell'arco temporale successivo al capitolo 50 del manga/ ep.37 dell'anime. Eren inizierà a capire i sentimenti di Mikasa nei suoi confronti ma non è tutto, nel corpo della legione esplorativa si aggiunge un soldato fortissimo...