Le xReader funzionano così, in caso non lo sappiate:
-(t/n) tuo nome
-(t/s) tuo soprannome
-(t/c) tuo cognome
-(c/c) colore capelli
-(c/o) colore occhiSe dovessi aggiungere qualcosa ve lo farò sapere prima dell'inizio del capitolo!
p.s.
In questa storia Levi avrà 22 anni, Farlan 21 e Isabelle 19 (scusate se non rispetto le età reali)Buona lettura!!
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Anno 837, Sottosuolo
Stavo correndo, nuovamente inseguita da un negoziante infuriato. Era grasso e lento, ma in mano aveva un coltellaccio da carne, ciò mi spaventava e mi spingeva a correre più velocemente. Guardai su, l'unica cosa che vedevo era un soffitto di roccia distante da me più di 30 metri...uno schifo in pratica. Odiavo vivere nel sottosuolo. Ero stata abbandonata da mia madre circa sei anni fa, quando mio padre morì in una spedizione con la legione esplorativa. Mia madre mi aveva sempre odiata, diceva che ero un peso per la famiglia e che ero stata concepita per sbaglio. Infatti l'uomo di cui vi ho appena parlato non era il mio vero padre, ma l'amante di mia madre...nonostante questo mi aveva sempre trattata con amore, insomma, come una figlia. Il mio padre biologico non so che fine abbia fatto, ma spero sia schiattato.
Tornando a quel giorno, continuai a correre finché non intravidi in fondo alla strada la famosa "Scala della Libertà" cioè come l'avevo soprannominata io, ovvero quella che conduceva al mondo di sopra, alle città che potevano vedere il cielo, le nuvole, il sole e la pioggia. Per me quelli erano solo lontani ricordi. Quell'uomo continuò a seguirmi finché non notai, vicino alla scala, una casetta su due piani, non ci pensai due volte e mi diressi lì. Mentre correvo iniziai a domandarmi "se non mi aprissero? Dopotutto chi vorrebbe essere complice di una ladra?" ma girandomi notai che il ciccione si stava avvicinando quindi misi da parte la razionalità e salii la piccola rampa di scale che conduceva alla loro porta. Il tizio si scontrò con una donna e riuscii a farmi perdere di vista per un attimo. «vi prego fatemi entrare» dissi quasi urlando e sbattendo forte la mano sulla porta «vi prego...» sentii da dentro dei passi avvicinarsi e, per mia enorme fortuna, mi aprì la porta un ragazzo alto, dai capelli biondi e gli occhi azzurri «entra...sbrigati, o ti seguirà» rimasi basita dalla sua risposta, ma non ci pensai due volte ed entrai. Avevo il fiatone e il cuore a mille, mi accasciai a terra con la schiena appoggiata alla porta. «grazie...grazie infinite» dissi con la voce spezzata dai forti respiri, guardai fra le mie braccia e sorrisi nel vedere che stringevo ancora il mio tozzo di pane e la mia mela. «ecco, prendi questi, come segno di ringraziamento» gli porsi il cibo «tranquilla, non mi devi nulla» rispose, era così gentile con me. Vidi sbucare da una stanza una ragazza dall'aria felice, con i capelli rosso fuoco legati in due codini bassi e gli occhi verde smeraldo. «ehy Farlan...chi è questa ragazza?» chiese venendo verso di me «(t/n...piacere Farlan e...?» chiesi alla rossa «Isabel, piacere (t/n)...ma posso chiamarti (t/s)?» chiese tutta pimpante «ehm...se ci tieni tanto» risposi imbarazzata «scusala, si prende sempre troppa confidenza» si giustificò Farlan «non c'è problema» lo tranquillizzai. «ehm, (t/n), perché non ti fai una doccia qui, sembri accaldata e molto probabilmente non vedi una doccia da molto tempo...senza offesa» disse Farlan «so di non avere una bella cera, ma per strada non ci sono docce» dissi ridacchiando «in ogni caso non ho un cambio» «beh, Isabel può prestarti qualcosa di suo» disse guardando la ragazza «certo!! Sembri anche simpatica!! L'unico problema è che i miei vestiti potrebbero starti un po'grandi...» cercò invano di non farmi notare la mia bassa statura «so di essere una nana...1,58 centimetri non si vedono tutti i giorni a 18 anni» dissi ridendo, anche gli altri si unirono a me, poi Isabel mi accompagnò in bagno e mi diede dei vestiti puliti: una gonna lunga blu scuro e una camicetta a mezze maniche bianca. Feci una breve doccia poi mi vestii. Si, la camicetta mi stava un po' larga sul busto ma la gonna doveva essere vecchia perché mi calzava a pennarello. «wow stai davvero bene» esclamò Isabel, abbassai il capo «grazie di tutto ragazzi, non so cosa dire...» mi avvicinai timidamente ad entrambi e li abbracciai, Farlan rimase un po'spiazzato, poi però ricambiò il gesto, mentre Isabel fu la prima a stritolarmi tra le sue braccia. Andai verso la porta ma prima di aprirla lui mi chiese «ma tu quindi...vivi rubando?» «già» risposi solo così, mi vergognavo a parlare del mio miserabile stile di vita. Isabel e Farlan si girarono entrambi guardandosi «anche noi viviamo come te, non sentirti in imbarazzo, rubare è quasi l'unico modo per sopravvivere quaggiù» mi rassicurò lei «aspettate...ma voi non sarete quei famosi criminale che usano illegalmente l'attrezzatura per il movimento tridimensionale?!» chiesi sbalordita «in persona» «deve essere bello sentirsi liberi di volare con quei cosi» dissi amareggiata, loro risposero con un sorriso.
Prima che potessi fare un altro passo, qualcuno spinse la porta con violenza entrando. Mi ritrovai davanti un ragazzo dai capelli corvini e il taglio militare, gli occhi a metà tra il grigio e l'azzurro e leggermente più alto di me. Era a pochi centimetri dalla mia faccia. Rimasimo in shock per qualche secondo poi, mi allontanai da lui, che intanto mi guardava male «e questa chi è?» domandò agli amici «(t/n)» risposi fredda, non mi piaceva come mi guardava «e cosa ci fai qui...?» lo disse con tono scocciato, la situazione si stava scaldando e Farlan se ne accorse perche si mise in mezzo a noi e disse «era in pericolo, la stavano inseguendo mentre rubava del pane e noi l'abbiamo accolta...non fare il duro con lei Levi» gli spiegò lui «tsk...adesso te ne vai vero?» ribattè il cosiddetto Levi «certo, se non fossi entrato sarei già fuori» detto questo ringraziai ancora Farlan e Isabel che mi risposero con con "di nulla" e uscii da quella casa con passo pesante e guardando male Levi, che richiuse la porta dietro di me con un colpo secco. Avevo ancora il mano il mio pane, la mela era caduta a terra, la raccolsi e mi misi a cercare un posto tranquillo dove mangiare. "Ma guarda tu questo...che pezzo di merda" commentai nella mia testa. Iniziai a mangiare chiedendomi se li avrei più rivisti solcare il soffitto con i loro apparecchi per la manovra 3D.Primo capitolo!! Che ne dite? So che dovrei spiegarvi in che senso la storia avrà uno svolgimento diverso, ma siamo solo all'inizio e il divertimento deve ancora cominciare!!
Al prossimo capitolo
-Ymir
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I Will Find You •|LevixReader|•
Fanfic(La storia è divisa in due parti) (T/n) vive per strada dall'età di 12 anni, rubando e scappando dalla polizia militare. La città sotterranea è il posto più orribile che si possa immaginare: pieno di quartieri malfamati, ladri e povertà...eppure sar...