Spia

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Farlan pov

Erano passati cinque giorni da quando (t/n) si era rifugiata in casa nostra. Mi dispiaceva per lei, era una brava ragazza e anche molto carina direi...dover vivere rubando era un brutto destino. Anche se dopotutto, pure noi vivevamo così. In realtà, io sapevo già che (t/n) avrebbe bussato alla nostra porta...

Stavo lavando i piatti dopo il pranzo, quando sentii delle urla provenire da fuori. Mi affacciai e vidi una ragazza correre veloce come un fulmine e agile come un gatto per le stradine che passavano vicino a casa nostra; stava scappando da un uomo grassoccio, armato di un coltello da carne: era lui che urlava. Gliene stava dicendo di tutti i colori quando, per distrazione, andò a sbattere contro una signora, facendo guadagnare tempo alla ragazza. La vidi svoltare l'angolo e salire la rampa di scale della nostra casa in un batter d'occhio. Poi sentii bussare alla porta, andai ad aprire ed era proprio lei, che chiedeva rifugio.

Dopo il nostro incontro, rimasi sbalordito dalla sua agilità e velocità, anche se era un vantaggio comune tra le persone di bassa statura.

Una di queste persone era Levi, che essendo solo 1,60 a 22 anni veniva schernito da praticamente tutti, anche se poi era un mito nell'utilizzo del movimento 3D.

Era anche colui che aveva gradito di meno la presenza di (t/n) in casa nostra, infastidito, dopo che lei se ne fu andata, gli chiesi il perché «quella mocciosa mi dà sui nervi» ricevetti questo come risposta e non insistetti nemmeno: sapevo che non avrebbe aggiunto altro.

Isabel, era quella che aveva preso la sua mancanza peggio di tutti. Non faceva altro che chiedermi «secondo te dove sarà adesso?» «magari l'hanno catturata» «spero stia bene...posso andare a cercarla?» io le rispondevo sempre che anche a me dispiaceva che se ne fosse andata ma che a Levi non adava a genio; lei si imbronciava, ma poi tornava a farsi le stesse domande.

Rimasi a lungo a riflettere sui suoi potenziali e sulle sue capacità e, ipotizzando, quali vantaggi ci avrebbe dato nel tenerla con noi. Così, quella mattina, presi la mia attrezzatura e uscii di casa.

Silenziosamente e cercando di passare inosservato, feci un giro della città in cerca di (t/n)...volevo scoprire a fondo le sue abilità nel furto. Dopo una mezz'oretta avvistai una ragazza bassa, con i capelli (c/c), vestita di una gonna blu scuro e una camicetta bianca: l'avevo trovata.

La seguii per tutta la mattinata senza farmi vedere, finché non la vidi appostarsi dietro un angolo ed osservare intensamente una bancarella che vendeva frutta: aveva trovato la sua vittima.

Per venti minuti buoni, rimase immobile a fissare ogni singolo movimento del proprietario: un signore di mezza età dal fisico asciutto. Ad un certo punto, esso si girò un attimo per raccogliere la moneta che gli era sfuggita di mano e fu il momento perfetto: (t/n) scattò ad una velocità impressionante, arraffò qualche frutto a caso e sfrecciò via dietro l'angolo da cui era sbucata.

Quando il signore si accorse del furto, lei era già ad un isolato di distanza. Ancora sbalordito tornai a casa, avrei sicuramente parlato con Levi delle possibilità che (t/n) ci avrebbe potuto dare lasciando che venisse a vivere con noi.

«chiunque è bravo a correre veloce quando ne ha bisogno» disse Levi annoiato «ma perche sei cosi cocciuto?! Ti dico che è un talento!! Agile, veloce, scaltra e furtiva...ci servono queste qualità nella squadra e lei le ha sviluppate a pieno» mi guardò roteando gli occhi «mettiamo il caso che dicessi di si...dove dormirebbe?» «Potrebbe dormire nel letto con me o sul divano, è comodo!» rispose Isabel tutta contenta «tsk...e poi non ha dei vestiti» cercò invano una scusa per ribattere «ma smettila Levi-Bro...può usare tranquillamente i miei!» continuò lei «e poi rimane il fatto che non la sopporto, è cosi dannatamente testarda e orgogliosa» continuò il corvino imperterrito «primo, anche tu sei cosi. Secondo, te la farai stare simpatica. È deciso, (t/n) verrà a vivere qui» conclusi io soddisfatto «EVVIVAAA!! FARLAN SEI IL MIGLIORE» Isabel si diede alla pazza gioia mentre Levi andò in camera sua sbuffando. Adesso dovevamo solo trovarla.

(T/n) pov

Dopo la "rapina" di stamattina mi sentivo fiera di me...almeno per quanto una ladra possa sentirsi cosi. Mangiai in un soffio tutto ciò che ero riuscita a prendere: due mele, una pesca e una banana. Molto più di ciò che prendevo di solito e poi quel vecchio non si era accorto di nulla, che idiota!

Per un paio d'ore cammiani a vuoto per la città pensando e ripensando, erano giorni ormai che non facevo altro, all'incontro con quei tre ragazzi, avvenuto appena cinque giorni prima. Mi chiedevo quando li avrei rivisti, speravo anche che succedesse.

L'unico che non mi andava a genio era quel Levi, così stronzo e apatico...non sapevo perché se la fosse presa con me in quel modo e provai e riprovai più volte a darmi una risposta, ma non ci riuscii.

A interrompere i miei pensieri fu il rumore di cavi d'acciaio che si incastravano nel muro di mattoni della casa a cui stavo passando accanto. «Isabel...l'ho trovata» una voce maschile mi suonò familiare, ma non appena sentii pronunciare il nome di Isabel ne fui certa

«Ehy Farlan...Isabel...cosa ci fate qui?» loro scesero al suolo, stavano usando la manovra 3D, e mi vennero incontro «ciao (t/s)!» disse allegra come sempre «adesso ti portiamo con noi a casa, dobbiamo parlare di una cosa importante»

Farlan si fece improvvisamente serio «se vuoi puoi anche rifiutare mocciosa» una voce...la stessa voce snervante di colui che non sopportavo «Levi chiudi un po' la bocca» lo zittì l'amico «tsk...» fu la sua risposta, io lo ignorai completamente «ma come farete a portarmi?»

Farlan allora mi prese per i fianchi e tendendomi stretta a sé partì usando il movimento 3D. Vidi Isabel abbassare lo sguardo...mi pentii subito di essere venuta con loro, adesso mi odierà e non vorrà più che io stia con loro. Però effettivamente Farlan e Isabel sarebbero molto carini insieme.

Alla mia sinistra c'era Levi, che agile come nessun altro si dirigeva verso la casa.
Arrivati, Farlan mi posò giù e io lo ringraziai freddamente, mi avvicinai a Isabel «ehy...mi dispiace, sappi che lui non mi interessa, è tutto tuo» le dissi facendole l'occhiolino. «(t-t/n) ma cosa dici?!» arrossì violentemente e in poco tempo fu tutt'uno con i suoi capelli.

Entrammo in casa e ci sedemmo al tavolo. «allora...cosa volevate dirmi di cosi importante?» domandai curiosa e anche un po' ansiosa «loro devono dirti qualcosa, io non c'entro nulla» si affrettò ad aggiungere Levi, lo guardai male «allora (t/n), ciò che noi volevamo chiederti è se...ti andrebbe di venire a vivere con noi» concluse Farlan tutto d'un fiato «ti prego ti prego ti prego» aggiunse Isabel facendo gli occhioni.

Ci pensai un po' poi risposi «si, con piacere» sorrisi «bene allo-» Farlan venne interrotto dallo strillo eccitato di Isabelle «SIIII ADESSO NON DOVRÒ PIÙ VIVERE DA SOLA CON DUE RAGAZZII!!» esclamò anbracciandomi «ahah cosi mi stritoli Isabel» le dissi ridendo.

«tsk...mocciose» sussurrò Levi credendo che non avessi sentito. «ma dove dormirò?» «ti direi che puoi dormire sul pavimento ma ho appena pulito» aggiunse Levi con un ghigno

«molto simpatico nano» «guarda che sei più bassa di me» «ah ma sta' zitto» loro due iniziarono a ridere «una lotta tra nani» disse Isabel «uh questa è buona!!» disse Farlan battendole il cinque.

Alla fine risi anche io mentre Levi si girò dall'altra parte. Effettivamente, Farlan e Isabel non erano per niente male insieme...

Secondo capitolo gentee!! Che ne dite? Ho visto nei commenti che la storia sembra piacervi quindi ho deciso di aggiornare ora :)
Se avete critiche/consigli non esitate a scrivere!
Grazie per i primi voti, mi fate troppo contenta!!
Al prossimo capitolo
-Ymir

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