Questione di vita o di morte

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Prima del capitolo vi racconto un aneddoto molto carino. Alle nove di stamattina mi sono svegliata, ho detto "dai, solo 5 minuti" e mi sono riaddormentata. Indivinate un po'...mi sono svegliata a MEZZOGIORNO E TRENTA.
E lì ho pensato "acciderbolina" (più altre cose brutte).

25 Dicembre 839

Levi's pov

Mi svegliai presto, come mio solito. Soffrivo di insonnia da sempre praticamente e dormivo poche ore a notte, ma da quando eravamo entrati a far parte della legione esplorativa invece di dormire tre o quattro ore ne dormivo due a fatica. Tutto ciò perché stavo in pensiero per lei.

Quel giorno era il mio compleanno, bella merda. L'avrei passato con Farlan in quel castello sporco e freddo. Non fraintendetemi, odiavo lo sporco del castello, non Farlan.

Mi vestii e per migliorarmi la giornata, mi misi a pulire in giro. Eravamo rimasti soli nel là dentro, tutti i cadetti erano andati dalle loro famiglie una settimana per le vacanze di Natale. Il capitano Erwin era rimasto, molto probabilmente non si fidava ancora di noi...e faceva bene!

«auguri amico!» Farlan mi strappò di mano la scopa abbracciandomi inaspettatamente «c-cosa diavolo stai facendo?» dissi impietrito per il suo gesto «eddai nemmeno per il giorno del tuo compleanno ti fai abbracciare?!» mi guardò sorridendo «no» ripresi la scopa e tornai a pulire.

«Levi, basta» mi rubò di nuovo la scopa, ora mi faceva incazzare «senti Farlan no-» «Levi, ho detto basta» disse in tono calmo «con basta intendo basta pensare a lei» strinsi i pugni lungo i fianchi «come puoi pretendere che smetta di pensarci?! Come puoi dire una cosa del genere?» mi stava salendo la pressione e non era un cosa buona.

«se continui a logorarti cosi finirai per uscire di testa! E per il momento ti serve ancora» «e cosa dovrei fare eh?! Fregarmene di loro? Continuare a vivere ignorando che noi siamo qui al caldo mentre loro chissà dove nel Wall Maria con la neve e il gelo a togliere sassi dal terreno?!» sentivo una vena sul collo pulsare «non è quello che intendevo» «ALLORA COSA CAZZO INTENDEVI FARLAN?! DIMMELO» alzai la voce «anche a me mancano terribilmente ma a forza di pensarci diventerai pazzo! Se stessi ogni giorno a chiedermi cosa fanno, dove sono o come stanno non riuscirei più a togliermele dalla testa! Io mi fido di loro e so che sanno cavarsela da sole, sono forti Levi...le abbiamo preparate a tutto: combattere, usare il 3DMG, difendersi e sopravvivere» mi mise le mani sulle spalle «io le conosco, so che non si arrenderanno...le amiamo per questo no?» attese una risposta da me, che però non arrivò mai. Tornai a pulire in silenzio.

Sentii uno sbuffo e dei passi allontanarsi, ero di nuovo solo.

Strinsi forte il manico della scopa e una lacrima solcò involontariamente il mio volto.

«(t/n)...»

Narratore's pov

Un mese dopo

«reclute! Ho pianificato una nuova spedizione al di fuori delle mura» un sussulto si levò per tutta la sala «abbiamo bisogno...anzi il caposquadra Hanji ha bisogno di nuovi campioni di...Hanji di cos'hai bisogno?» sussurrò Erwin all'orecchio della bruna al suo fianco «ho bisogno di raccogliere del sangue e delle unghie di gigante per condurre i miei esperimenti» mentre parlava, Levi ovviamente non ascoltava.

Quella sarebbe stata la sua prima spedizione dopo tre mesi di allenamenti in cui si era rivelato il più bravo di tutti in...qualsiasi esercizio!

Il caposquadra finì il suo discorso...si, in quel lasso di tempo le era stato attribuito quel titolo. Se l'era guadagnato in una spedizione circa due mesi prima, a cui ovviamente Levi e Farlan non avevano partecipato.

I due ragazzi uscirono dalla mensa, dove era stato fatti l'annuncio. Il corvino non lo dava a vedere, ma era davvero molto spaventato dall'imminente uscita dalle mura.

Ma non era solo questo a preoccuparlo, in più si aggiungeva il fatto che avrebbe partecipato anche Farlan...che a dirla tutta non se la cavava molto nel maneggiare le spade.

Levi's pov

«Farlan» chiamai il biondo al mio fianco «mh» «tu non parteciperai a questa spedizione» l'altro spalancò gli occhi «ma che dici» «dico che tu starai qui, non verrai con me» «quindi stai insinuando che non ne sarei in grado...» «si» il biondo abbassò la testa «beh, non sono così debole come credi. Nel sottosuolo-» non gli lasciai nemmeno finire la frase «nel sottosuolo era un'altra vita. Lì non c'erano i giganti» «sei una testa di cazzo, mi stai sottovalutando» a quel punto mi girai verso di lui «Farlan. Non c'è niente di male a restare qui e allenarsi. Qui si parla di vita o di morte, non di orgoglio. Se ancora non hai le capacità di manovrare al meglio le lame, resta qui e allenati così potrai partecipare alla prossima spedizione. Nessuno ti dirà niente se sei rimasto qui perché vuoi diventare più bravo e non morire» vidi i suoi occhi azzurri spalancarsi.

Attesi qualche minuto un silenzio, poi parlò «va bene» lo guardai intensamente «va bene...resterò qui» poi se ne andò nella nostra stanza. Involontariamente, feci un piccolo sorriso. Avevo impedito che Farlan potesse morire.

Scusate il capitolo cortissimooo

Comunque, vi volevo ringraziare per tutti i commenti bellissimi che mi lasciate sempre sotto i capitoli. Mi fate la ragazza più felice del mondo e mi spronate sempre a continuare.
Devo tutto a voi
-Ymir

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