together.

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"Buongiornissimo"-dissi assonnata cercando di svegliarlo con dei dolci baci sul viso.

"Mh.. piccola"-grugnì facendo una smorfia trasformandola in sorriso.

"Volevo salutarti prima di andare a scuola"-sussurrai baciandolo a stampo sorridendo sulle sue labbra.

"Ma come siamo gentili stamattina"-mormorò sulle mie labbra aprendo lentamente le palpebre concentrandosi sui miei occhi.

"Ci vediamo dopo okay?"-dissi sentendo la sua mano scendermi sul culo stringendolo forte.

"No resta qui"-mormorò avvolgendo entrambe le braccia ai miei fianchi tenendomi stretta a lui-"Stiamo un po' con i miei fratellini"-sorrise sapendo di avermi incastrato.

"Va bene resto, ma sappi che non posso balzarmi tre giorni"-ridacchiai appoggiando la testa sul suo petto.

"Perché no, ti prendi una vacanza"-disse incominciando ad accarezzarmi i capelli.

"Stare a casa tua, per quanto possa essere figo visto che navighi nell'oro, non è la mia definizione di vacanza"-dissi ripercorrendo con il polpastrello i bordi della croce.

"Se ti portassi nella nostra casa al mare? Tanto prendiamo il jet e in un'oretta buona ci siamo"-sorrise tenendo lo sguardo fisso sul mio.

"Davvero? Oddio che figata"-sorrisi ampiamente alzandomi di scatto-"ti prego"-feci il labbruccio-"ti prego, eddai, andiamo"

"Okay okay, andiamo, prendi le cose essenziali e buttale in una borsa che chiamo per il jet"-mi fece l'occhiolino e io subito mi fiondai a prendere quei pochi stracci che avevo a casa sua e ad infilarli con forza in uno zaino per farceli stare tutti.

"Non devi portarti tutta la casa, possiamo anche comprare qualcosa lì"-disse ridendo alzandosi dal letto mostrandosi in tutta la sua bellezza.

"Ah già, è arrivato il pappone"-risposi cercando di chiudere lo zaino-"non prendi nulla tu?"

"Ho già della roba lì, non preoccuparti"-prese il telefono per poi digitare un numero e incominciare a parlare con qualcuno per il jet, qualche minuto dopo attaccò-"partiamo tra un'oretta"

"Non ci credo, stiamo andando al mare"-risposi tutta felice mettendomi lo zaino in spalla-"muoviti a vestirti che io voglio partire"

"È il mare, mica stai andando ad Amsterdam"-disse mentre afferrava un paio di pantaloncini di tuta a caso dalla massa di vestiti che aveva in camera insieme ad una maglietta bianca aderente semitrasparente dove gli si intravedevano i tatuaggi.

"Tu non capisci, non vado al mare da tipo 10 anni e non scherzo"-dissi intrecciando le braccia al suo collo baciandolo a stampo.

"Quanto sei carina con sto zainetto"-ridacchiò sulle mie labbra per poi baciarmi nuovamente a stampo-"sono contento di vederti così felice grazie a me"

"In questo periodo lo stai facendo non sai quanto"-risposi accarezzandogli delicatamente il collo sorridendo lievemente. Senza che me ne rendessi conto mi prese in braccio manco fossi una principessa e mi portò fino al garage dove teneva le macchine.

"Scegline una"-disse disse facendo un cenno con la testa verso le macchine rimettendomi a terra.

"Land Rover nera opaca"-dissi avvicinandomi a grandi passi verso la macchina per poi aspettarlo mentre prendeva le chiavi, salimmo poi entrambi sul veicolo.

"Oh ma"-disse mettendosi il telefono tra la spalla e l'orecchio-"sto andando alla casa al mare con Marie...tranquilla ho già chiamato per il jet...si si stiamo partendo ora... ti chiamo appena arriviamo ciao"

Wrong Choices || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora