Eravamo tornati a casa già da un po' e lui stava già crollando dalla stanchezza, lui era felice di essere tornato, ma io no, l'idea di dover tornare a scuola il giorno dopo mi uccideva. Le foto mie e di Justin erano uscite e sinceramente nonostante fossero adorabili, il fatto che il mio culo sarebbe stato fonte di argomento per la prossima settimana mi innervosiva. Ero certa che stando con Justin la gente avrebbe avuto paura a fiatare, ma gli sguardi e i commenti di sicuro non potevo risparmiarmeli. Risatine, sguardi, battutine, ma almeno c'era Justin no?..
***
Mi svegliai sentendo delle grida al piano di sotto, mi infilai un leggings, un crop top e lentamente mi avvicinai alle scale per sentire."JUSTIN LO SAI CHE TI SEGUONO, QUESTE COSE POTREBBERO COMPROMETTERE SIA NOI CHE TE"-gli gridò un signore di cui proprio non riuscivo a riconoscere dalla voce.
"ERO SEMPLICEMENTE IN VACANZA CON LA MIA RAGAZZA, È OVVIO CHE SI FANNO QUESTE COSE"-rispose lui alzando il tono della voce. Provai i brividi nel sentire la mia ragazza era così bello detto da lui.
"Justin non ti stiamo dicendo di non fare queste cose specialmente alla tua età, ma devi capire che cose del genere potrebbero compromettere la credibilità della nostra azienda e della tua carriera d'artista"-disse la madre con tono più pacato.
"Mamma ti giuro, me ne sono completamente scordato, tu poi sai la situazione tra me e Mar ed eravamo presi dal momento, io proprio non c'ho pensato ai paparazzi, devo ancora abituarmici... ve lo giuro mi dispiace, la prossima volta farò attenzione"-disse mentre lo sentivo avvicinarsi alla scala, corsi subito in camera e iniziai a mettermi le scarpe fingendomi occupata.
"Ehi piccola sei sveglia"-sorrise lui venendomi in contro abbracciandomi da dietro.
"Buongiorno"-mormorai voltandomi sotto la sua presa per essere faccia a faccia a lui.
"Vuoi venire a fare colazione di sotto?"-chiese baciandomi a stampo, mi limitai ad annuire e mano nella mano incominciammo a scendere le scale arrivando poi in sala.
"Buongiorno"-dissi ai genitori di Justin e ad un signore-"piacere io sono Marie"-dissi porgendo la mano al signore.
"Piacere io sono Joe"-disse ricambiando la stretta sorridendo lievemente. Mi sedetti al tavolo con Justin di fianco.
"È mio zio"-disse Justin cercando di spiegarmi, mi limitai ad annuire mentre afferravo un paio di pancake da un vassoio e me li mettevo nel piatto-"Jason è uscito?"
"Ieri pomeriggio, ma non torna a scuola"-disse suo zio prima di ricominciare a sorseggiare il caffè-"ho deciso che verrà a lavorare"
"Jason a lavorare in un luogo legalmente pulito? Nah impossibile"-disse ridacchiando, io ero completamente estranea e mi limitai a mangiare i miei pancake silenziosamente.
"Almeno posso tenerlo sottocchio, per il momento non mi fido a mandarlo a scuola con quella compagnia di merda che si era fatto"-disse lo zio con tono serio.
"Se vuoi posso tenerlo d'occhio io"-rispose Justin finendo il succo d'arancia dal mio bicchiere-"vabbhe fammi sapere, noi dobbiamo andare che se no facciamo tardi"
Insieme ci alzammo e andammo verso la range rover nera opaca che aveva parcheggiato di fronte casa, una volta sistemata sul sedile con la cintura e tutta iniziai a parlare.
"Chi è Jason?"-chiesi spostando lo sguardo su di lui.
"Mio cugino, è stato per due anni in una scuola militare forzato dal padre perché era entrato in un brutto giro, adesso tutta la famiglia è in tensione perché appunto è tornato in città"-disse stringendo la presa sul manubrio mentre si dirigeva verso la scuola.
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Wrong Choices || Justin Bieber
FanfictionMarie è ancora al secondo anno di liceo da ben tre anni, bocciata due volte in prima e di nuovo in seconda l'anno precedente. Diversamente dai suoi coetanei non veste alla moda, non va in discoteca e non fa uso di nessun tipo di sostanza. Lei è cres...