Creature Soprannaturali - ogni genere di creatura leggendaria.
Così si chiamava il libro che Lilian trovò la sera precedente, dopo aver messo a letto il fratello.
Era entrata, nuovamente, nell'ufficio del padre cercando di ricordare il punto in cui vide quel grande libro che si differenziava dagli altri. Quando lo trovò, non ci mise molto a prenderlo e dargli una veloce occhiata; notò con piacere che, oltre alla descrizione delle creature leggendarie, c'erano anche diverse illustrazioni che rendevano l'idea dell'individuo.
Dopo diversi minuti, però, sentì l'uscio d'ingresso cigolare. Non pensò nemmeno a chiudere la porta, che scappò come una furia nella sua camera, senza farsi vedere. Lì studiò meglio il manuale.
Era coperto da una rivestitura bordeaux, molto vecchia e simile al camoscio. Il nome del libro era scritto a caratteri cubitali al centro della copertina, in oro, quasi tendente al giallo. Le rilegature del manuale erano diversamente rovinate, per via degli anni, e alcune pagine si erano ingiallite. Lilian era completamente attratta da quel libro. Non vedeva l'ora di scoprire la verità su Nathan.
Quella mattina, invece, sedeva sul suo solito sgabello al Jimmy's, mentre sfogliava le pagine ingiallite di quel libro molto vecchio. I suoi occhi, però, erano puntati sul suo quaderno, mentre cercava di ritrarre Nathan con le caratteristiche che le consigliò di immaginare sul suo volto quel giorno al mare.
Lilian rammentò come si sentì impaurita e sorpresa alla visione mostruosa che le fece studiare all'Angels Beach il ragazzo. Come si sentì sottomessa ed inferiore a quello che poteva essere il giovane, a quello che poteva fare.
Perché lei, in realtà, in confronto a lui, conosceva solo le caratteristiche facciali della sua forma nascosta e gli occhi di quel colore giallastro a cui si era molto affezionata, nonostante le mettessero i brividi ogni volta.
Lilian continuò con il suo ritratto, cercando di ricordare tutte le caratteristiche del viso di Nathan e, aggiungendo all'opera, anche quelle del suo volto nascosto.
La ragazza era talmente concentrata, che non si accorse di Alan che la richiamò più volte.
"Bella addormentata nel bosco? A cosa stai lavorando?" Chiese Alan ricevendo l'attenzione della ragazza. Lilian terminò qualche ritocco sul volto di Nathan, dopodiché fece vedere il lavoro all'amico come al solito.
Alan, mentre puliva diversi bicchieri e piatti, allungò un po' il collo per scrutare meglio il disegno. Rimase sorpreso alla vista di quel ritratto.
"Perché hai disegnato Nathan Cole?" Ridacchiò lui.
"Lo conosci?" Sbatté un po' gli occhi Lilian, dalla sorpresa. Alan annuì continuando a ridacchiare.
"È un paese molto piccolo, principessa. Tutti conoscono tutti, più o meno. Ma lui veniva con me al liceo, non dico che eravamo amici, ma quasi - perché gli hai fatto così tante rughe? E poi quegli occhi, mettono i brividi."
Lilian non sapeva cosa dire. Fu già sorpresa dal fatto che lo conoscesse, non ci arrivò a pensare ad una bugia per coprire l'ovvio.
Improvvisò, "uhmm... sì è anche mio amico... mi ha chiesto di fargli un ritratto con queste caratteristiche... gli piacciono molto gli horror" la ragazza scosse la testa dall'ingenua balla che le venne in mente.
"Gli piacciono molto gli horror?" Diamine Lilian sei seria? Farfugliò la sua coscienza.
Il ragazzo alzò le sopracciglia, segno che non avrebbe più interferito con gli affari della ragazza. Successivamente girò i tacchi e continuò a girovagare per il locale vuoto mentre puliva le varie posate e utensili da cucina.
La ragazza guardò il suo ritratto terminato; le spuntò un sorriso alla vista. Era migliorata molto nel disegno, ed era contenta del risultato ottenuto.
Tornò, dopo aver ammirato il disegno per più di cinque minuti, a sfogliare il libro del padre. Scoprì diverse creature leggendarie, tra cui Aamon, Belfagor e altri demoni e mezzi demoni.
Trovò anche la sezione riguardante la sua specie, nella quale c'erano diverse illustrazioni rappresentate da un vampiro molto leggendario e molto diverso da lei. A differenza sua, quella creatura aveva diverse rughe sul volto, che partivano dagli occhi. Quest'ultimi sembrava normali alla vista, rispetto ai suoi rossi come il sangue e i canini, oltre a quelli superiori, erano molto lunghi anche quelli inferiori.
Però, la pagina che svoltò ad una nuova sezione, le portò ad incollare gli occhi su quest'ultima, facendola tremare.
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Immortals - Tra amore e guerra
Fantasia{PRIMO LIBRO DELLA SERIE DI IMMORTALS} Lilian è sempre voluta rimanere "invisibile" al mondo esterno. Dopo la scuola, amava chiudersi in un locale vicino al bosco, con degli anziani che giocavano a poker e una band, alquanto scarsa, che strimpellava...