Capitolo 1. FELICITÀ

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Ciao.
Non sapevo come iniziare , questa é la prima volta che scrivo, forse non vi piacerá , cambierete libro solo perché é stato scritto da un semplice 17enne che voleva dire quali sono le sue paure e quali consigli dare se qualcuno ha delle paure simili alle mie, forse non é poi del tutto normale scrivere qualcosa su di se, alcuni dicono sia una forma terapeutica, alcuni dicono che sia un periodo dell'adolescienza.
Io dico invece che scrivere di getto , perché é quello che sto facendo, é una cosa filosofica che ti libera , una forma di te stesso che liberi agli altri, che poi forse rileggendolo capirai che una parte di te puó fare paura .
E se vi chiederete se andró per capitoli intitolandovi tutte le paure che ho, vi sbagliate.
Ma in fin dei conti a cosa servono i capitoli? Servono a mettere delle tappe sui libri? Oppure servono a metterli come segno per poi riprendere da quel punto , bhe io vivo ogni parte della mia vita a tappe, ma non ho voglia di vivere a tappe per il resto della vita, la tappa del primo amore , quella del primo bacio , quella della prima volta a fare sesso ...
Io non voglio , voglio vivere senza tappe , e ragazzi , questa é la mia prima paura , vivere a tappe , e vi rendete conto? Se iniziassimo tutti a smettere di prefissare delle tappe , degli obbiettivi ,se la nostra vita fosse disorganizzata, che succederebbe?
Probabilmente non avrebbe senso , ma a questo punto mi faccio una domanda.
E SE  TUTTO SMETTESSE DI AVERE UN SENSO? SE TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO PREFISSATO PERDESSE DI SIGNIFICATO, CHE FARESTE?
Di certo probabilmente andremo in tilt, io vi dico invece che ogni tanto premere il tasto off, bere una birra sedersi fuori da soli oppure in compagnia , vivere quei momenti fuori dalle tappe , fuori da tutto, fuori nel vero senso della parola , ti libera, libera la parte di te paurosa, magari libera la parte di te che molla tutto, amore , vita normale , scuola, genitori e tutto il resto per quei 10 minuti di pura fantasia , di puro te stesso, fuori da regole ordinarie e simboli , simboli che i tuoi ti hanno insegnato a casa, cioé non fumare non bere non fare sesso al primo appuntamento non parlare con gli sconosciuti.
Ecco allora che salta fuori tutta la pazzia che sta in me, provate a pensare :
Io , una birra e voi lettori, magari anche una sigaretta da fumare assieme in spiaggia , pensate a come diventereste pazzi ad infrangere lu uniche cose che vi impediscono i vostri genitori.
Fumare, bere , parlare con gli sconosciuti , e fare sesso al primo appuntamento, non vi sembra pazzesco? E se invece di trovare me trovaste il vostro tipo o tipa ideale, non vi fermereste un attimo a pensare che tutto questo sia pazzo?
Che tutto questo sia fuori dal normale , che tutto questo si chiama vita , che tutto questo , si chiama amore.
Ma di questa paura, la paura di amare, ve ne parleró piú tardi. Adesso godetivi quello che vi resta di pazzia, uscite di testa e divertitevi, perché detta tra noi, la seriaggine non é mai troppo seria , e poi ci domandiamo che nki adolescienti siamo un gruppo di persone apparte dagli adulti.
Ma questo é ovvio che lo sapevate giá percui una risposta alla domanda:
MA VOI ADOLESCIENTI COME CREDETE DI VIVERE UN GIORNO?
Io rispondo sempre a mia madre:
MAMMA SIAMO ADOLESCIENTI, ALMENO LA PAZZIA FAMMELA TOGLIERE DA SOLO COL TEMPO, LASCIAMI PERDERE TRA IL TEMPO E LO SPAZIO .

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