CAPITOLO 3. un nuovo inizio (pt.1)

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Sono qui solo perché non avevo un cazzo da fare, per cui mi sono messo a scrivere, volevo scrivere perché oggi ho ascoltato "castle of glass" dei linkin park.
Lo so lo so, forse la maggior parte di voi pensa che li ascolti solo perché è morto chester e non sono un suo vero fan...beh vi sbagliate cari lettori, li ascolto da quando per la prima volta sono stato vittima di bullismo alla prima liceo, precisamente al duca d'Aosta a Padova.
Io quella scuola l'avevo scelta perché volevo studiare psicologia, quella psicologia che aiuta le persone parlando con loro dei loro problemi e ascoltandole.
Quella scuola, quel plesso, quel posto, non lo dimenticherò mai, forse chi mi conosce sa bene di che parlo, forse mia madre leggerà questa storia (perché ovvio se scarico dal play- store qualcosa anche lei se lo scarica, ma sono dettagli dettagliosi questi) e penserà che doveva starmi vicino, beh forse avrà ragione o forse no, questo non si saprà mai.
Sta di fatto che adesso voglio raccontarvi in modo preciso e dettagliato quello che è successo in quell'anno scolastico.

Primo giorno:
Mi sveglio la mattina, prendo il tram e scendo in prato della valle, cerco un mio amico che conoscevo dalle elementari, ci avevano messo in classe assieme. Non avrei mai pensato che quel giorno sarebbe diventato il mio bullo.

(Vi avverto questo capitolo sarà diviso in più parti, per non farvi annoiare a leggere capitoli lunghi)

Quel giorno "tizio G." era diverso, scarpe vans blu, jeans con risvoltini, maglia attillata bianca e zaino nero, si era fatto la tinta bionda e sembrava un cazzo di pulcino.
Davvero , sembrava appena uscito dall'uovo, un vero e proprio pulcino.

L'ultima volta che lo avevo visto era vestito normale, con pantaloni normali, maglia normale, scarpe normali.
Ma lui sembrava già sapere qualcosa che io non sapevo...infatti era proprio così.
Andammo a scuola assieme, appena arrivati all'entrata c'erano le solite ragazze di 2 e di 3 che guardano quelli di prima, tutti quanti ci fissavano e tutti noi eravamo impauriti.
Le tipe di prima ovvio non erano chissà che, si sa che che i maschi vedono le tipe di 3 e le femmine di 1 vedono i tipi di  4 e 5.

Suona la campanella ed entriamo in classe, c'era un silenzio tombale .
Tutti zitti nessuno osava parlare.
La prof entra e ci chiede gentilmente di alzarci, avevamo tutti paura di quello che stava per succedere, io forse un pelino di più degli altri essendo molto timido, ma non avrei mai immaginato quello che stava per succedere.

SPAZIO SCRITTORE
lo so lo so, mi direte copione, ma a me non me ne frega un cazzo, mi piaceva l'idea delle spazio scrittore, percui attaccatevi.
Mi direte che sono peggio della mediaset ma, la seconda parte la leggerete domani.

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