Capitolo 13

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-Ma-Marco?-  balbettai
-Ehi puttanella! Ho sentito che io mio lavoretto ha lasciato un bel regalino-
-Cosa vuoi? Lasciami in pace!-
-Eh no carina! So che sei nel New Jersey-
-Cosa vuoi?-
-incontrarti tesoro. Sai voglio vedere come sta la madre del mio futuro bambino-
-Non puoi! Non ti voglio nella mia vita!-
-Farò del male alle persone a te più care!-
-Che devo fare?- dissi rassegnata
- ci vediamo davanti all'hotel Gothel alle 21:30, non mamcare-
-Ma...-

Non ebbi il tempo di rispondere che mi chiuse il telefono in faccia.

-signorina? Tutto bene?-
-Si certo, non si preoccupi, come sta il paziente della stanza 322?-
-Ah il piccolo Matteo, ci si può aspettare di tutto, non sappiamo se ce la farà-
-Cos? Non può essere!- dissi scoppiando in lacrime
-Si calmi, faremo il possibile-
-vi prego-

21:30

-Puttanella Ciao!-
-Marco- sussultai
-Voglio che appena nasce il bambino tu lo dia a me-
-No mai!-
-beh, allora se non posso averlo io, non lo avrai anche tu!-

...

Povs Alex

Sono due mesi e mezzo che non vedo Ele , non so come sta, si è volatilizzata.

Dove sei?
L'ho cercata, ma non l'ho trovata. Sono andato a trovare Matteo, mi avevano detto che era stata da lui pochi giorni fa, dicevano che non si staccava da lui.

Alla fine non ce l'ha fatta. C'è stato il suo funerale pochi giorni dopo.
Lei non c'era.
Me ne tornai a casa scombussolato e triste, senza avere traccie di lei.

Ad un tratto mi arrivò una chiamata da un numero sconosciuto.

-Pronto?-
- Ciao- disse una voce a me conosciuta
-Ele? O mio Dio! Come stai tutto bene? Dove sei?-
- Si Leo, sto...sto bene- aveva una voce strana, quasi strozzata.
-dove sei?-
-A..avevo u...Una vi... visita  u..urgente da fare.-
-Ele? Sicura che vada tutto bene?-
-s..si, sta...s..tai tranquillo è tutto ok-
-Quando torni?-
-presto!- e riattacca

La sua voce è strana. Non mi convince.

Povs Ele

-brava, potevi essere più convincente-
-scu..scusa-
-zitta puttana!-
-Marco, io sto- sto sto mo..mo..morendo?-
- stai avendo una emorragia interna, ops-
-il mio b..ba..ba...bambino è...-
-Si cara e tra poco farai la sua fine- non è possibile!

Sto piangendo, mi esce sangue, ho freddo, ho paura, non può averlo ucciso ero al quarto mese! Lui faceva parte di me.
Due mesi e mezzo che me ne sono andata per raggiungere il New Jersey e due in una lurida cella per finire carne da macello!

Piango, piango fino allo strazio.
Dio perché?

Mi trascinò per strada e aspettò che qualcuno mi notasse.

Si fermò una donna che mi portò subito in ospedale.

Ti prego Dio non voglio morire! Per favore!

E mi addormentai pregando queste parole.


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