Capitolo 15

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Povs Ele

Qui è tornato tutto alla "normalità". È passata una settimana da quando sono tornata.
Leo è strano, mi sta nascondendo qualcosa.
Ma ciò adesso non mi importa.
Tra poco chiamerò Mary. Con tutto sto trambusto che è successo in sti mesi , non ho chiesto  di Matteo.

-Sophie, Leo dov'è?-
- sai ha ripreso il suo andamento quotidiano: feste, Courtney, ecc...-
-Ah-dissi un po' dispiaciuta
-sai, tra un po' chiamo Mary- dissi
- per?- mi chiese lei
-devo chiedere come sta Matteo-
- oh- mi nascondono qualcosa
-cos'è quella faccia?- chiesi
- niente! Quale faccia?-
- proprio quella da persona che mi sta nascondendo qualcosa-
-niente...-
- Sophie senti ora voglio vedere come sta il mio piccolo-
-Ehm, no! Ele aspetta! Volevamo dirtelo...-
-Cosa Sophie? -
-Beh, Matteo è...-
-Sophie cosa gli è successo? Sta bene vero?- dissi con il magone e la voce strozzata
- Ele Matteo è...-
-No! Non può essere vero- dissi scoppiando in lacrime
-mi dispiace così tanto-
-Voi da quanto lo sapevate?-
-Ehm, da quando è successo-
-E non mi avete detto nulla? -
-Noi, noi volevamo-
-volevate cosa? Fanculo!- dissi correndo in camera e chiudendomici dentro

....

Povs Sophie

-Ele?Dai apri! È tre giorni che non esci da lì! Devi mangiare qualcosa!-
-non ho fame! Lasciami stare!-
-Ele ti prego! Non puoi vivere così!-
-infatti non voglio vivere!-
-No, ti prego non dire così...Ele, dai!-
-vattene voglio stare sola-

Tornai nel piano di sotto, piangevo, sì piangevo, mi faceva male vederla così.

- Dabadidabada popopoopo-  sentii delle voci, mi affrettati ad asciugarmi le lacrime

-Leo?-
-Si Sophie sono a cas...ma stai piangendo? Cos'è successo?-
-stai  zitto che è colpa tua!-
-Cos? Sophie dov'è Ele?-
-È chiusa in camera da tre giorni...lei ha scoperto di...di...-
-Oh, merda!- non mi fece finire di parlare corse subito da lei

Povs Leo

-Ele? Sono Leo, mi fai entrare?-
-Lasciami stare!-
-Ele ti prego fammi spiegare!!-
-non voglio sentirti né tantomeno vederti!-

Me ne fregai ed entrai
La vidi sul letto con il trucco colato e antidepressivi sparsi ovunque

-ma...Cosa stai facendo? Chi ti ha dato il permesso di entrare?-
-Ma cosa stai facendo tu! Cosa sono questi?- indicai gli antidepressivi
-Non sei capace a leggere?-
-Si ma, a cosa ti servono?-
-A sopravvivere Leonardo!-
La guardai con compassione

-Ele, noi te lo volevamo dire, veramente...-
-E quando Leonardo? Quando? Quando sarei ripartita per andare a trovarlo? O quando lo vedo al cimitero di fianco alla tomba di mio padre? Quando? Me lo vuoi spiegare?-
-Cos? Tuo padre? Ma, lui è...-
-Ma cosa te ne frega? Non è questo! Voglio sapere perché? Perché non mi hai detto nulla'?!-
-Non era ancora il momento, avevi perso il bambino e non volevo che con la morte di Matteo soffrissi di più-
-Ma io soffro Leonardo! Soffro come Non mai! Lui era ed è parte di me!-
- io l'ho fatto per aiutarti! -
- Per aiutarmi ad illudermi sullo stato di mio figlio?- urlò piangendo
- Lui non è tuo figlio! - sbottai

Cazzo, ho fatto una cazzata, che cosa ho detto!

Lei mi guardava con quegli occhi, pieni di lacrime e tristezza.

-Ele io, io non volevo dire questo- balbettai
-No, tu hai detto ciò che pensi, è questo che volevi dire! Hai ragione, non l'avrò partorito io, ma l'ho cresciuto! Gli sono stata io accanto quando piangeva, quando non riusciva a dormire per il dolore, quando gli mancava sua madre ed io non potevo fare niente, se non che consolarlo, io l'ho visto crescere, e TU non sai minimamente cosa sto provando io in questo momento! Ora se vuoi accomodarti fuori e farmi vivere il mio dolore in Santa pace te ne sarei infinitamente grata!-

Dopodiché mi chiuse la porta in faccia e tornò a singhiozzare disperatamente.

Cos'ho combinato? È mai possibile che la faccia sempre soffire?
Lei che non se lo merita! Forse ha ragione Saul, devo starle lontano.

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