Rotture

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A few moments later
Levi'POV

Finito di vedere il film (T/n) trema come una foglia.
-(T/n)...- Le sussurro sietro l'orecchio.
Salta in aria quasi urlando e a vederla così spaventata scoppio a ridere.
-LEVI!
-AHAHAHAHAHAHAH!!!
-Ti odio ahahah!
Scoppiamo a ridere entrambi.
Il film non ci ha spaventati in sé, lo è stato solo il finale che ci ha sconvolti.
Soprattutto (T/n).
Tutt'ad un tratto suona un telefono.
-Shhhh, è mia madre...
Annuisco e rimango in silenzio.
-Pronto? Cosa? Sta sera? Uff, e va bene...
Chiude la chiamata e sbuffa rumorosamente, abbassa la testa e poggia una mano sulla fronte.
Le poggio una mano sulla spalla.
-Oi, che succede?
-Uff, mia madre mi ha ricordato che oggi è il compleanno di mia sorella e devo andarci per forza. "Se no lei si offende e con lei tutti i parenti", come se non mi avessero ancora diseredato per la denuncia a mio padre...
Continuo ad accarezzarla sulla spalla nella speranza che si rilassi ma so che non succederà.
-Vedi che se ti va bene posso venire con te.
-Per me non ci sono problemi però se dicono qualcosa te ne vai.
-Ma come siamo gentili (T/c)!
Sorride.
-Ma per piacere!
Restiamo tutto il pomeriggio insieme.
Ridiamo e scherziamo, come una coppia normale, ma sappiamo entrambi quanto è stato strano il percorso di come ci siamo conosciuti.
La notavo per i corridoi e la conoscevo solo come la rappresentante della 2^A e le parlavo solo alle assemblee magari per il fatto che la sua classe non è proprio una "classe modello".
Poi ci siamo scambiati i numeri perché lei voleva parlarmi di varie cose sulla scuola e siamo usciti sotto la piogga.
E quando ho visto quella sera una scena che non dovevo vedere? Lo volevo ammazzare ma l'omicidio è illegale ed ho lasciato stare.
Ci siamo frequentati come amici, ci siamo amati in segreto nascondendo i nostri sentimenti ed alla fine ci siamo confidati di tutto. Se ci penso a come mi sentivo prima di baciarla, ero così agitato, mi sento un po' patetico.
Tutta quell'apatia che avevo è andata a puttane quando ho incontrato lei.j

(T/n )'s POV
Time skip

Sono molto agitata per stasera. Non so che mi diranno o che faranno.
So solo che ho paura di cosa possa succedere.
-Oi mocciosa, sei pronta?
-Eh? Ah sì. Arrivo!
Corro verso la porta dove c'è anche il corvino ed usciamo.
Insieme percorriamo tutto il tragitto a piedi fino a casa mia.
Arrivati davanti al citofono sospiro profondamente e premo quel dannato pulsante.
-Chi è?
-Sono io, (T/n)...
-Entra.- La donna al citofono, probabilmente mia madre, ci apre e saliamo su.
Arrivati sopra troviamo già la porta aperta ed entriamo chiudendocela alle spalle.
Nel corridoio di fronte all'ingresso c'è appeso un festone con scritto "auguri", cosa che subito mi fa venire il mal di stomaco. Non mi hanno mai fatto una festa di compleanno e da quando è nata mia sorella non fanno altro che viziarla, bleah!
Arriviamo nel salone, "il cuore della festa" dove sul tavolino ci sono vari snack e bibite e sui divani ci stanno i nonni e gli zii a chiacchierare mentre mia sorella gioca al Monopoli con i nostri cugini per terra.
Ad un certo punto ci raggiunge mia madre.
-(T/n) eccoti! La solita ritardataria!
Tutto il brusio finisce  i parenti iniziano a puntarmi gli occhi contro.
Mi sento in un forte imbarazzo ma allo stesso tempo sono totalmente furiosa.
Mia madre osserva più attentamente dietro di me dando un'occhiataccia a Levi.
-E chi è lui? Pensavo venissi da sola.
-Lui è...ecco è...
-Sono Levi Ackerman, un amico di vostra figlia, piacere.
Levi porge una mano a mamma presentandosi e lei la stringe ricambiando la presentazione.
-Chiedo scusa se mi sono infiltrato però penso che dopo non sia una buona idea far tornare (T/n) a piedi con questo buio tutta sola.
Ci stanno pochissimi attimi di silenzio che separano ciò che ha detto Levi dalla risposta di mia madre.
-Mh, sì, hai ragione. Allora benvenuto Levi.
-Grazie signora (T/c).
-Beh, ora con permesso vado in cucina, a dopo ragazzi.
Saluto mia madre con un cenno della testa.
Il brusio ritorna nel salone e noi ci sediamo sulle sedie libere un po' più lontani dalla massa.
-Tua madre non sembra poi così antipatica.
-Diciamo che le piace giocare alla "bella famigliola nella casa delle bambole" quando si tratta di ospiti.
-Capisco...
Mi alzo dalla sedia e sospiro.
-Visto che siamo qui vado a prendere un po' da bere. Vuoi qualcosa?
-Se c'è qualcosa di alcolico allora sì se no va bene acqua.
-Ok, ubriacone.
-Ma va va!
Sorridiamo con la consapevolezza che stiamo entrambi ridendo sotto i baffi.
Raggiungo il tavolino con bibite e bicchieri e noto che c'è una bottiglia di spumante non ancora aperta, probabilmente per quando mia sorella spegnerà le candeline.
Prendo la bottiglia e verso in un bicchiere dell'acqua ed in un altro della Fanta.
Raggiungo di nuovo Levi e mi siedo accanto a lui porgendogli il bicchiere con l'acqua.
Lo prende e lo scola tutto d'un fiato.
-Grazie.
-Di niente, comunque se gradisci alcolici penso che dopo ci sia spumante per il brindisi.
-Mh, ci penserò.
Restiamo per un po' a chiacchierare su cosa fare questo fine settimana e se andare al mare oppure no ecc.
Arrivano circa le 21 e mamma ci avverte che è ora della torta.
Mette le candeline con scritto sopra "12" sulla torta e le accende.
-Peccato che non possiamo fare le foto di famiglia.- Esclama una zia.
-In che senso?- Chiedo.
-Chiedilo a te stessa "in che senso".
-Eh?
-Intende dire la denuncia.- Mi risponde mia nonna.
-Ma...- Rimango sconvolta. Possibile che non capiscano!?
-Se tu non fossi tutt'ad un tratto impazzita nei confronti di tuo padre tua sorella sarebbe riuscita ad avere un compleanno normale!- Ribatte mia zia.
A quel punto sento che qualcosa dentro di me si è spezzato, qualcosa chiamata "famiglia". Ciò che significa famiglia non ha più senso. Sono solo un branco di gente senza cervello.
Ora l'affetto familiare ha dato spazio all'odio.
-Ma voi sapete almeno cosa è successo, vero?- Chiedo per evitare di non sbroccare.
-Tuo padre ti voleva bene. Tu non ti rendi conto che porta i soldi a casa per la tua famiglia!- Risponde mio nonno.
-Ora basta, è una festa!- Interviene mia madre.
-Ah sì? E allora perché mi hai invitata nella tua fantastica festa delle barbie nonostante tutti mi odino!?
-(T/n)! Sei la sorella, dovevi esserci. Se tu non avessi deciso di denunciare tuo padre magari saremmo stati tutti meglio.
-Quindi stai insinuando che questa è colpa mia?
-È colpa tua!
-E allora tu dov'eri quando tuo marito ha scopato tua figlia!? DIMMELO!
Uno schiocco rimbomba nella sala, tutti sono rimasti a bocca aperta. È stato uno schiaffo, solo uno schiaffo.
Il silenzio è calato tra gli ospiti e sento le lacrime bruciare nei miei occhi.
-(T/n)...
-Levi, adesso ce ne andiamo...
Levi annuisce e ci incamminiamo verso l'uscita. Prima di andarcene Levi infila due dita nella torta per poi leccarsele.
-Buona la torta. E buona festa.- Esce dalla porta aperta.
Io prendo la bottiglia dello champagne.
-Buona questa marca!- E la lascio cadere al suolo. Si spacca la bottiglia e me ne vado via, chiudendo la porta alle mie spalle.
Non sarei dovuta venire alla festa.
Non voglio vedere più ciò che consideravo la mia famiglia.
Scoppio a ridere e Levi mi guarda sconvolto.
-Le loro faccie erano eccezionali!
-Sì, è vero.
-Probabilmente non ci inviteranno più.
-Meglio così.
Ci incamminiamo verso casa ed iniziamo a parlare di ciò che sarebbe successo se fossimo rimasti ed arriviamo alla conclusione che avremmo bruciato le tende e spaccato piatti.
Questa sera ho fatto un errore, ma sono sicura che non servirà a niente.

Angolo autrice

Ok gente, sono in vacanza e purtroppo ho esaurito i giga e qui non c'è Wifi così ho scritto e pubblicherò appena avrò connessione.
E ho approfittato per leggere i vari commenti che lasciate e certi sono eccezionali.
Sono scoppiata a ridere su certe battute ed altre volte sono rimasta tipo "ooooook".
Ho notato che molte di voi avete commentato che avete cambiato il nome di vostro padre nella storia perché vi vuole un mondo di bene.
In effetti avete ragione, pochi padri farebbero questo però quando ho deciso di scrivere il capitolo stavo male con il mondo e soprattutto con me stessa. Tanto che non sono riuscita a scrivere dettagliatamente la scena.
Ci vediamo alla prossima raga, ciaoooo!

Portami via da qui - Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora