Adopted

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Leggete anche l'angolo autrice

(T/n)'s POV

Ecco un'altra grigia mattinata di settembre.
L'estate è passata in fretta e la pioggia inizia ad espandersi.
Ancora non è il periodo dei felponi e dei giubbini perché se provo anche solo a mettere una camicia la inzuppo.
Mi risveglio nel mio letto, al buio e la porta della stanza mezza aperta, lasciando entrare quel poco di luce proveniente dal corridoio.
Guardo l'orario sul telefono, le 7.34, non mi sono mai svegliata così presto durante le vacanze.
Mi alzo dal letto ed ancora assonnata raggiungo il bagno e mi guardo allo specchio. I capelli sono completamente in disordine, gli occhi e la bocca sono ancora impastati dal sonno e mi è venuto un po' di raffreddore che, tanto gentile, ha deciso di colorarmi la punta del naso di rosso.
Faccio i miei bisogni e dopo essermi spogliata del tutto mi faccio una doccia tiepida per rillassarmi e svegliarmi allo stesso tempo.
Una volta uscita mi asciugo e ritorno in camera per vestirmi.
L'intimo, una maglietta nera semplice, dei pantaloni da tuta per stare in casa e raccolgo tutti i miei capelli in una pinza.
Prendo il telefono e vado in cucina per prepararmi la mia solita colazione.
Come al solito, trovo Levi seduto a tavola bevendo il tè al buio.
Mi avvicino dietro di lui sensa fare rumore e gli do un bacio sulla guancia.
-Buongiorno!- Esclamo sorridendo.
-'Giorno.- Risponde, sorpreso di vedermi sveglia così presto.
-Di nuovo notte insonne?- Mi domanda.
-No, ma stranamente non avevo voglia di ritornare a dormire.
Scrolla le spalle e ritorna a bere.
Mi siedo vicino a lui consumando la mia colazione, rimaniamo lì in silenzio fino a che non noto un fruscio familiare.
Mi affaccio fuori dalla finestra.
-Piove a dirotto!- Esclamo.
-Eh già, a quanto pare finirà in serata.
Mi risiedo, continuando a fissare le goccie d'acqua scivolare sul vetro mentre mi avvolgo nei miei pensieri.
Ricordo che ogni volta che pioveva ne approfittavo dei miei pomeriggi liberi per fare una passeggiata al buio, dove poi c'erano poche persone in giro.
Ogni volta che prendevo il pullman per andare a scuola durante un acquazzone, cosa che succederà fra qualche giorno.
-Bene, ho finito, vado.- Dice ad un tratto Levi, alzandosi dalla sedia.
Esce e mi lascia da sola in cucina, ma dopo un po' anche io metto a lavare i piatti e ritorno in camera.
Prendo un block notes nuovo, matita e gomma e mi butto sul letto pronta a fare dei bozzetti.
Intanto mi metto le cuffie e faccio partire la mia playlist preferita.
Innanzitutto sull'angolino destfo in fondo alla pagina scrivo la data, 9 settembre 2017, e poi inizio a disegnare la struttura di ciò che vorrei disegnare.
E così, in base alla musica che ascolto, disegno bozzetti su bozzetti con ognuno diversa da trasmettere.
Rimango così per circa un'ora e mezza e nel mentre si fanno le 9 del mattino.
Arrivata a disegnare 5 bozze, delle quali per venire perfette ho il cestino pieno di fogli appallottolati, mi stanco e così poso la cancelleria e metto in pausa la playlist.
Fuori piove ancora, però di meno.
Non so che cosa fare, perciò mi stendo e fisso il soffitto per poi iniziare a fantasticare...

Levi's POV

Sto chiuso in camera mia da molto ormai.
Ho passato tutta la notte su internet e solo ora mi accorgo che lunedì ricomibcia la scuola.
Prendo i libri dell'anno scorso ed inizio a ripetere.
Faccio sempre così, ripeto velocemente ciò che è stato fatto l'anno precedente e poi inizio a leggere i libri di scuola dell'anno successivo.
Così mi concentro sui compiti che ci daranno e se ci faranno domande su ciò che abbiamo già studiato so rispondere.
Ed inizio a ripassare...

Time skip

(T/n)'s POV

Ora di pranzo, ci sediamo tutti a tavola e mangiamo in silenzio.
Nessuno mette parola.
Probabilmente siamo tutti un po' angosciati dal back to school e dalla pioggia scrosciante fuori.
Nessuno ha voglia di uscire tranne me, che amo stare sotto la pioggia.
Ogni volta che dicevo questa cosa tutti mi rispondevano "se se, ed ami anche ammalarti", perciò non è una cosa che dico spesso ad alta voce.
Guardo di nuovo fuori dalla finestra, mi ricordo quando ero bambina, che facevo sempre la gara per vedere quale goccia scendeva per prima sul vetro.
Fuori è tutto grigio; le nuovole, il cielo, le strade, le case.
Solo qualche mal capitato torna a casa con l'ombrello e le buste della spesa, ignaro di tutta quell'acqua.
Inizio a pensare che da dopodomani sarà così anche per me, che incomincio la scuola.
Prenderò il bus come sempre, salirò e cercherò un posto vicino a Mikasa o Sasha, davanti scuola troverò Eren ed Armin e poi si aggiungeranno Jean, Marco e Connie.
Sorrido all'idea di rivedere Eren e Jean che litigano per qualsiasi cosa.
Tutto sarà come prima, tranne una cosa...
Levi.
Prenderò la fermata con lui, tornerò a casa con lui, Furlan ed Isabel, per i corridoi cercherò di incontrare sempre e solo lui.
Ora che ci penso, quest'anno sono stata molto stupida, per tutto, ma ora ho gli occhi ben aperti e di certo non farò il cagnolino da compagnia di nessuno.

Time skip

Finito il pranzo abbiamo aiutato a pulire e come ogni pomeriggio in cui non ho niente da fare mi ritrovo sul letto ad ascoltare musica e stare al telefono.
Ad un certo punto la musica si blocca.
Una chiamata da... Armin!?
-Pronto?

Corro per la strada con l'ombrello in mano, sotto la pioggia ed il vento che mi bagnano tutti i capelli.
Arrivo finalmente a casa Jaeger.
Mi apre Eren, che non ha affatto una bella cera.
Entro e poso l'ombrello in un angolo dell'ingresso e vado in cucina, dove trovo seduto a tavola Armin.
-Ragazzi, che cosa è successo di così urgente?
Si siede Eren, ed io di fronte a loro.
-Mikasa.- Risponde il moro.
-Mikasa?
-È uscita e sono ore che non torna. Non ha detto quando e dove andava, ho solo trovato questo foglio sul suo letto.
Mi porge un foglio tutto piegato.
Lo apro ed inizio a leggere.
-ASPETTA COSA?
I due annuiscono.
-Quindi... Quindi è stata adottata!?
-A quanto pare sì...- Afferma Armin.
-Eren, tu sapevi nulla?
Fa cenno di no con la testa.
Sbuffo.
-Dobbiamo cercarla, più siamo meglio è.
-Di sicuro Mikasa non è una da fare cazzate. Se è uscita, sarà per distrarsi e riflettere.- Afferma Eren.
-Sì, questo è sicuro. Però direi di cercarla lo stesso...- Propongo.
Ci alziamo da tavola ed usciamo
-Ok, per cercare Mikasa credo che dovremo separarci, dovremmo riuscire a trovarla prima che faccia buio.- Spiega Armin.
Ci separiamo ed io inizio a correre sotto la pioggia con solo l'ombrello in mano.
Spero solo che non le sia successo niente, con questa bufera è possibile tutto.
Tutt'ad un tratto l'ombrello mi vola via.
-MA PORCA PUTTANA!
Aumento la velocità, girandomi e rigirandomi cercando di ritrovare la mia amica.
Il mio sguardo si ferma all'entrata di un vicolo, dove vedo una figura simile alla sua.
Vado in quella direzione e, come pensavo, è lei.
-Mikasa?
Alza lo sguardo.
-Mikasa che ci fai qua? Dovresti essere a casa. Eren è preoccupato.
Mi guarda e dopo poco si gira fissando il muro di fronte a lei.
-Io- io sono stata adottata...
-Lo so.- Mi siedo accanto a lei. -Ma questo non cambia niente, sei sempre una di noi.
-Ma non sono una Jaeger, o meglio non più. Il mio vero cognome è Ackerman.
-Aspetta, Ackerman?
-Sì, a quanto pare sono imparentata a Levi.
Si alza.
-Comunque tranquilla, ero uscita per riflettere un po' ma ho beccato una bufera di vento ed acqua. Sto bene. Dai andiamo, non voglio far disperare Eren.
-Sei sicura di stare bene?
-Sono solo confusa. Sta sera parlerò con i miei e tutto andrà a buon fine.
-Mikasa tu sei una ragazza davvero...tosta!
Sorride.
-Dai, torniamo a casa.
-Sì.
Accompagno la ragazza e saluto i miei amici per poi ritornare all'istituto, dove mi aspettava un Levi selvatico piuttosto incazzato...
-Dove sei stata mocciosa?
-Urgenze.
-Urgenze del cazzo! Sei corsa via e sei tornata bagnata fradicia, cosa hai fatto!!?
-Mikasa era scappata di casa.
Levi si siede e sospira.
-Tsk, mocciose. Non lo fate mai più, intesi?
-Sì, papino.
Ridacchio e vado in camera mia, probta a farmi una doccia rilassante ed andare a cenare.
Mikasa e Levi dovrebbero fare una bella chiacchierata per discutere sul grado di parentela ma sono questioni tra gli Ackerman.
Piuttosto devo prepararmi, lunedì ho scuola...

*Angolo autrice*

Ciau gente, sono tornata con un giorno di ritardo perché martedì 12 è stato il mio primo giorno di seconda superiore ed il giorno precedente ho ricominciato danza  (se se, con una caviglia dolorante dove voglio andare😓).
Probabilmente aggiornerò nel fine settimana ma non so ben dirvi quando perché sto ancora mettendo apposto le ultime cose per il nuovo anno scolastico.
L'ultimo capitolo sarà il prossimo e sparate tutte le domande che volete sapere e le curiosità che avete, vi risponderò a tutti a fine capitolo.
Alla prossima!

Portami via da qui - Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora