capitolo 14

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Domenica resto a letto a non fare assolutamente nulla.
Parlo un po' con Jimin e le ragazze, ma niente di emozionante.
Hobi è come sempre un tesoro e mi sta molto vicino quando mi annoio.

Lunedì arriva in fretta e stavolta riesco ad arrivare puntuale alle prove.
-buongiorno Jin- urlo mentre arrivo verso l'ingresso della palestra dove mi sta aspettando.
Lui mi fa un mezzo sorriso e un cenno di mano.
Mi avvicino e gli pizzico le guance.
-potresti farmelo un bel sorriso ogni tanto-
Lui mi prende le mani e stringe, facendomi male.
-non toccarmi- dice, e poi mi lascia ed entra in palestra.

-e ora cos'ho fatto?- gli chiedo quando entro in sala prove cambiata e pronta per una nuova lezione.
-devi smetterla di chiedermi di sorridere.- dice irritato.
-perché? Sei cosi bello quando sorridi- chiedo.
-abbiamo un concerto sabato, scusa ma non ho tempo di discutere per il mio sorriso.-

Cerco di elaborare le parole che ho appena sentito.
Lo guardo, con gli occhi spalancati.
-È GIÀ QUESTO SABATO!?-
Mi prende un orecchio e lo tira.
-ma perché devi urlare? Comunque si, è questo sabato-
Quando mi lascia mi esce un piccolo verso di dolore.
Me ne ero completamente scordata.

Il concerto. Quel concerto che ho aspettato per mesi. Quello dove ho preso il pacchetto completo, dove li avrei incontrati per la prima volta.
Dove li avrei finalmente sentiti cantare.
Quel concerto, il concerto.
Con tutto quello che è successo in questi giorni mi è passato di mente.

-venerdì non ci sono alle prove- lo informo.
-perché?-
-perché dovrò prepararmi per il concerto. Vado verso l'Arena per le 5 di venerdì, e la mattina dovrò riposarmi il più che posso.-
-tu sei tutta scema.- dice, seccato.
-possiamo farti entrare noi, perché devi stare un giorno e qualche ora fuori al freddo da sola?-
-perché è quello che ho sempre sognato. Voglio vivere questo concerto il meglio possibile. Deve essere il più bel ricordo, come volevo che fosse.-
Mi tira un pugnetto sulla testa.
-tu sei pazza.- dice.
Io rido, guardandolo e sorridendo.
-già. Sono proprio pazza dei BTS.-

Lui ricambia il mio sguardo e fa una mezza risata.
-baka- mi dice.
Io gli tiro uno schiaffo tendente a una carezza sul braccio.
-siamo in Corea, non in Giappone. Ma magari non l'hai ancora capito.-

Riproviamo spring day e poi perfezioniamo boy in luv.
-Hai una qualche richiesta di coreografie?- mi domanda.
Ci penso un attimo, e poi rispondo.

-butterfly-

-la sai e la vuoi perfezionare oppure non l'hai mai provata?-
-in realtà vorrei vedertela ballare- ammetto.
-se proprio vogliamo essere sinceri, vorrei anche sentirtela cantare, mentre la suoni magari. L'ho visto quel video dove ci siete tu e Jimin che la fate in live.-

Lui mi osserva, e quando sta per dire qualcosa gli parlo sopra.
-ti prego. È la mia canzone preferita, e vorrei sentirla cantare a te. Tu hai un pezzo cosi piccolo... Come in quasi tutte le canzoni. E sei sempre dietro quando non canti... Io amo vederti ballare, e amo la tua voce.
Io mi sono sempre lamentata del fatto che tu ci sia cosi poco... E ora che ne ho la possibilità voglio ascoltare e guardare la mia canzone preferita da te.
Ti prego Seokjin.-

Lo guardo con occhi desiderosi. Voglio davvero sentirlo. È una delle cose che più ho sperato da quando li seguo.
Per questo quando è uscita awake ero felicissima.
Dopo un lungo silenzio fatto di sguardi, alza gli occhi al cielo.
Poi si gira, e va verso lo spogliatoio.

Torna con una chitarra classica, e si siede vicino al muro.
-perché hai una chitarra nello spogliatoio?- domando.
-perché quando sono qui da solo mi piace suonarla.- risponde secco.
-allora, vieni o no?-

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