Capitolo 7

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Quel pomeriggio passò troppo velocemente per i miei gusti, continuavo a guardare l'orario per assicurarmi che non fosse mai troppo tardi ma ogni volta dovevo ricredermi.

Le ore di lezione sembrava si fossero accorciate improvvisamente, ad ogni ora il mio cuore accelerava il ritmo impedendomi di prestare attenzione a quello che i professori dicevano in classe.

Mai mi era capitato di essere così distratta durante le spiegazioni, mi sentivo parecchio a disagio, speravo che nessuno dei professori si accorgesse del mio strano comportamento, ci mancava solo quello!

Verso le sei raggiunsi i ragazzi in cortile per andare insieme a loro da Hagrid, erano tutti così contenti di vedermi e di passare del tempo insieme, ma io purtroppo non riuscivo a nascondere il nervosismo che avevo dentro.

Eve mi guardava lanciandomi dei sorrisi rassicuranti, magari fossero bastati solo quelli a tirarmi su!

"Carem? Hey Carem?" Todd le si avvicinò con passo felino.

"Che c'è?"

"Come mai sei così su di giri ultimamente?"

"Io? Su di giri? Ma piantala!"

"L'ho notato sai?"

"Hai notato male allora!"

"Cos'è...vuoi tenerti tutto per te senza condividere nulla con noi? E dire che siamo amici!!"

"Todd piantala!"

"Visto? Sei acida!"

"Aaaaaaah!" Gli mollò un finto pugno sulla spalla.

"C'est l'amour!" Darren le si avvicinò guardando davanti a sè con aria sognante"

"Ma cosa vi siete bevuti tutti e due??"

"Eh no cara mia, ci darai delle spiegazioni, che tu lo voglia o meno!" Le si pararono davanti incrociando le braccia al petto.

"E va bene va bene! Mi arrendo! Diciamo...che ho fatto la spia"

"La spia??" Fecero in coro mentre ripresimo a camminare lungo il sentiero che conduceva alla capanna.

"Sì la spia! Sto spiando un ragazzo" Concluse la frase assumendo un'espressione soddisfatta in viso.

"Per accalappiarlo immagino?!" Todd fece cenno a Darren di tacere.

"Sì...più o meno..."

"E come procedono i tuoi piani?" Questa volta alzò le mani al cielo rassegnato.

"A gonfie vele eh..." Sorrise maliziosamente.

"Sei terribile!" Eve si mise a ridere al ricordo di lei che lasciava il dormitorio per recarsi al bagno dei prefetti a spiarlo.

"Sono solo...astuta oserei dire, non tutti possono permettersi una panoramica completa del..." Non fece in tempo a finire la frase che Hagrid aprì la porta costringendola a tacere.

"Ciao ragazzi! Finalmente!"

"Ciao Hagrid!" Lo salutarono all'unisono.

"Entrate su! Vi ho preparato il tè già io"

Ci accomodammo dentro mentre un forte aroma di tè bruciato invadeva l'aria intorno.

La casa non era altro che una sola stanza, un letto era posto lateralmente sulla destra mentre sulla sinistra troneggiava la cucina.

Al centro della stanza un grosso tavolo con delle sedie intorno stava lì ad accogliere il tutto. Ogni mobile lì dentro era delle stesse dimenzioni del proprietario ovviamente.

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