Capitolo 26

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Non riesco a dormire, L'ansia e l'adrenalina scorrono nel mio corpo come se fossero nel mio sangue e mi giro nel letto senza sosta.
Fa veramente caldo qui dentro, si muore quasi dentro la mia camera. Accendo il condizionatore e bevo un bicchiere d'acqua, poi sento qualcuno che bussa alla mia porta. Prendo un coltello e azzardo a chiedere :"Chi è?". Una voce alquanto divertita risponde :"Sono io, scemo". Emily. Le vado ad aprire e la faccio entrare, mentre lei prende un bicchiere di succo. "Sveglio anche tu eh? Ansia prima di domani vero?". "Non sai quanto. Che Arena ci sarà stavolta? Quali altre stranezze avranno inventato gli strateghi per farci morire?" replico, sfogandomi. "Sicuramente sarà ancora più pericoloso dell'anno scorso. Tra piogge acide e fulmini non saprei proprio quale scegliere". "Emily, tu lo sai che dobbiamo sopravvivere vero? Perché io non me la sento di morire, ok?" le domando, in ansia. "Certo che lo so. Cosa pensi che abbiamo fatto all'Accademia? A maneggiare armi per nulla? Abbiamo imparato a sopravvivere. E ora andiamo, che la tua sveglia sta suonando". Cazzo, di già? L'orologio non sbaglia. È arrivato il momento.

Scendiamo in Sala Comune, dove troviamo Ryan e Coraline con delle occhiaie spaventose. Nemmeno loro hanno dormito. Allo stesso modo, Benjamin, Alex e Nate escono fuori dalle loro stanze lentamente, il primo con il viso segnato dalle lacrime e gli altri due pallidi. Colton è riposato, ma non riesce a stare fermo: per fortuna che anche lui è nervoso, altrimenti era una cosa disumana se mostrava indifferenza prima dei Giochi.
Nessuno riesce a mangiare niente, nessuno è pronto a parlare. Andiamo in giro a conversare con gli altri tributi, io soprattutto con gli Shadowhunters, dato che sono gli unici che mi stanno simpatici qui dentro. Loro sono tranquillissimi, infatti, quando mi vedono, trattengono il fiato, sorpresi. "Sebastian'... hai delle occhiaie che nemmeno Jace prima di una battaglia saprebbe farsi venire" parla Alec, mentre mi offre una brioche. Rifiuto gentilmente, dato che potrei vomitare qualunque cosa :"Beh, sono un po' in ansia". "Solo un po'?" domanda Clary, mentre si disegna una runa della Forza sull'avambraccio :"A me sembra che tu sia l'ansia fatta persona".
Rido un po' e torno dai miei compagni, che mi stanno aspettando. Una voce maschile viene fuori dall'altoparlante, dicendo :"I tributi sono pregati di raggiungere la Camera di Lancio, dove aspetteranno mezz'ora prima di entrare nella Capsula. Possa la fortuna sempre essere a vostro favore". Comincio chiaramente a stufarmi di questa frase. Entro dalla porta e noto che Percy ha uno sguardo omicida, meglio evitarlo al Bagno di Sangue.

Una dottoressa ci attende nella Camera, assieme ai nostri stilisti. La donna ci inietta il localizzatore nel braccio e se ne va, così Tobias e Lynn tirano fuori le nostre divise. K-way nero, maglietta a maniche corte grigia, pantaloni verde militare e stivali neri. Indosso il tutto e faccio alcuni passi per vedere se tutto mi calza bene. Il k-way trattiene il calore, mentre i pantaloni hanno un sacco di tasche e la cintura tantissimi passanti per i coltelli e i pugnali. Siamo vestiti tutti allo stesso modo, quasi gemelli. "Noi vi lasciamo. Ricordatevi, ragazzi: meritate tutti quanti una vita da vero vincitore" conclude Tobias, abbracciandoci, mentre Lynn è in lacrime. Escono tutti quanti, mentre io mi siedo, senza parole e incredulo. È veramente arrivato il momento di dirci addio. Emily è in lacrime e comincia a parlare :"Volevo solo dirvi grazie. Grazie di essere stati nella mia vita e ho solo un favore da chiedervi: se sopravviverete, potreste avvisare la mia famiglia, se muoio?" Conclude, piangendo, ma mantenendo la calma. Una cosa che di lei ho sempre adorato.
"Anche io volevo ringraziarvi ragazzi. Siete stati la mia famiglia per tutto questo tempo. E Sebastian, so che non potrai buttarti alle spalle il passato, ma scusa se ho ucciso Allison" replica Coraline, scoppiando in un pianto tristissimo. "Non devi preoccuparti, Coraline. Ti ho già perdonato" replico, mentre la abbraccio. "Grazie a tutti, non so proprio cosa dire" risponde Ryan, mentre guarda la Capsula, per evitare di piangere davanti a noi. "Niente ragazzi. Non piangete, non è la fine. Combattiamo con tutti noi stessi e cerchiamo di sopravvivere". All'improvviso un Pacificatore arriva e mi passa il telefono. Dall'altro capo sento la voce di Effie, stranamente triste. "Effie, che succede?" le domando, ansioso. "Sebastian, tua madre è morta". Quattro parole che mi colpiscono come un macigno, facendomi piombare nella realtà. "No, no, no, non è possibile... la ho sentita due giorni fa, stava bene!". "Un infarto la ha colta nel sonno. Non ha sofferto". Stacco la chiamata e grido, di rabbia. Calde lacrime scendono sul mio volto, mentre Emily accorre. Pure lei. Prima mio padre, poi Thomas e ora mia madre. Grido e piango, mentre il dolore mi dilania dentro. La voce annuncia :"Cinque minuti". "STAI ZITTO, CAZZO, STAI ZITTO! VATTENE A FANCULO, TU E QUESTI HUNGER GAMES DEL CULO!" urlo a pieni polmoni, poi mi riduco a piangere in silenzio. Emily mi abbraccia e Ryan pure, mentre Coraline mi dà pacche sulla spalla destra, piangendo. "Trenta secondi". Mi asciugo le lacrime, mi alzo e abbraccio tutti quanti, sussurrando :"Vi voglio bene, siete la mia famiglia".
Vado dentro la Capsula, mentre lancio uno sguardo a tutti gli altri. Emily sta inspirando profondamente, Ryan trema e Coraline ha gli occhi chiusi. Volgo un ultimo sguardo alla stanza, mentre le porte si chiudono.

Vedo nero, solo nero, mentre la Capsula avanza, piano e silenziosamente. Finalmente, dopo attimi interminabili, esco alla luce del sole. Saranno stati pochi secondi, ma per me sono stati un'eternità.
Mi guardo attorno, squadrando l'ambiente. Siamo solo noi quattro, disorientati, mentre Claudius Templesmith annuncia :"Signore e signori, benvenuti alla seconda parte dei Centesimi Hunger Games!".
Due alte pareti corrono di fronte a noi, dividendosi in in un bivio. Ci sono rampicanti ovunque e le pareti sono crepate.
Si sente la voce di Caesar Flickerman, che esordisce :"Allora tributi, quest'anno niente Bagno di Sangue. Abbiamo cambiato un po' le cose, e l'obiettivo è nuovo, dato che è un'Edizione della Memoria. Possa la fortuna sempre essere a vostro favore e mi raccomando, trovate il centro, così vincerete".
Passano i sessanta secondi e un pensiero mi colpisce, come un fulmine a ciel sereno.
Le due pareti, troppo alte da scalare, il bivio, trovare il centro.

Ci hanno catapultati in un labirinto.

Spazio autore

Ecco qua! L'Arena della seconda parte dei Giochi è stata finalmente rivelata e ora capite il senso della copertina, che ha un labirinto sullo sfondo (spudoratamente preso dalla locandina di Maze Runner, adoreggio).
Sorpresi? Spero di sì!

Al prossimo capitolo!

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P.S. commenti e stelline ben accetti!

100th Hunger Games - the Final GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora