Capitolo 30

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La notte cala sul labirinto, come una gelida coltre oscura, mentre io, Emily e Coraline ci posizioniamo sopra le mura dell'Arena, come previsto dal piano. Aspettiamo con calma che si addormentino tutti i nostri avversari, poi, mentre la luna illumina lo spiazzo dell'accampamanto, saltiamo dalle mura e rotoliamo a terra, senza fare alcun rumore. Ci dividiamo e mi dirigo subito verso Percy, pronto a tagliargli la gola per tutto quello che mi ha detto durante l'intervista. Mi avvicino silenziosamente al suo corpo dormiente, mentre con un sibilo metallico tiro fuori un pugnale. L'adrenalina del momento comincia a farsi sentire, mentre Percy russa fortemente. Alzo il coltello e sto per conficcarglielo nella gola, quando all'improvviso mi fermo, colto da un dubbio. Alla luce della luna, vedo un filo nero, che spunta dal cappotto di Percy. Lo tiro e, sorprendentemente, viene fuori un mini-registratore, con tanto di cassa, che continua a far risuonare il "russare" del mio nemico. Merda. Ci siamo cascati come delle pere cotte. Sento un fruscio dietro di me e, con il pugnale in mano, mi volto, menando un fendente verso l'alto. Sento qualcosa di caldo sulla faccia, poi un grido di sorpresa e dolore. E, davanti a me, con il volto appena sfregiato dalla lama del mio coltello, c'è lui. Percy Jackson.

"È una trappola!" grido alle ragazze, mentre contrattacco in avanti con il pugnale. Percy ride e schiva il mio attacco, mentre mulina la spada, riscaldandosi. Al suo fianco appaiono Carter Kane, Nico di Angelo e Walt Stone, e nessuno dei tre sembra molto contento di vedermi. Il primo ha in mano la sua kopesh d'oro, mentre il secondo impugna una spada nera quanto la notte più buia; Walt invece apre le mani, evocando una nebbia grigio-cenere. Mi volto e vedo che Coraline è circondata da Annabeth e Talia, mentre Emily è messa all'angolo da Sadie e Ziah. La situazione è critica e non so se ne usciremo vivi, stavolta. "Quattro contro uno: non vi sembra uno scontro impari?" domando io, mentre tiro fuori il mio arco, impugnandolo come se fosse un bastone. "Cerchi di guadagnare tempo, Marks? O stai solo cercando di ritardare la tua morte?" ribatte Carter, mentre si prepara al combattimento impugnando forte l'arma che ha in mano. "È ancora tutto da vedere, Kane. E comunque, non si risponde a una domanda con un'altra domanda" rispondo, mentre l'adrenalina comincia a salire. "Basta giochetti. Uccidiamolo" ci interrompe Nico, affondando la spada verso di me.

Schivo l'affondo di Nico e mulino l'arco, sbattendoglielo in faccia e nel frattempo incocco una freccia e la faccio partire mentre questa, sibilando, si va a piantare nel cuore di Carter, che crolla a terra. Spezzo l'arco a metà e comincio a rotearlo come una frusta, mentre la parte appuntita colpisce i miei tre avversari, che gridano di dolore. Ad un certo punto però Walt riesce a buttare l'arco da parte, mentre io faccio volare via loro le armi dominando l'aria. Comincio un combattimento corpo a corpo ravvicinato, tenendo a bada i miei avversari. Do un calcio nello stomaco a Nico e successivamente un pugno in faccia, rompendogli il naso, poi passo a Walt. Con lui è più difficile, dato che è più alto di me e anche più muscoloso, quindi decido subito di mirare alle sue gambe, ma non funziona. Lui si ribella e mi getta uno sbuffo di quella nebbia in faccia, poi mi tocca l'arco, che ero riuscito a recuperare dopo aver atterrato Nico. L'arco si trasforma in polvere, dissolvendosi, mentre io, arrabbiato, carico Walt e gli aggrappo la vita, sbattendolo a terra. Sento lo scricchiolio della spina dorsale, e per sicurezza gli sbatto la testa, in modo da fargli perdere i sensi. Nel frattempo, corro verso Nico, ma lui sparisce nell'ombra. Prevedendo dove si sposterà, perché l'oscurità si sente quando arriva, lancio un coltello verso destra. Mentre vortica in aria, Nico compare esattamente nel momento in cui la lama si pianta nel suo petto magro, mentre la sua maglietta si imbratta di sangue e lui si accascia a terra. Nel frattempo, controllo la situazione, mentre Percy è svenuto. Emily è riuscita ad uccidere Ziah trafiggendola, mentre Coraline ha infilzato Talia nella schiena con un coltello, spezzandole la spina dorsale.
Lei si gira, lo sguardo concentrato e i capelli neri che svolazzano attorno al viso e all'improvviso una lama le spunta dal petto, mentre la maglietta si tinge di rosso.

Annabeth Chase conficca la spada nella schiena di Coraline, affondandola fino all'elsa. All'improvviso vedo tutto nero, credo di essere caduto a terra. Non può essere. Prima Ryan, adesso lei, a poche ore di distanza, entrambi uccisi da qualcuno o qualcosa più forte di loro. Grido disperato, mentre Emily mi raggiunge, coprendomi dagli altri avversari. Non sento più niente, solo un lungo fischio nelle orecchie, mentre mi rialzo e sfilo dal giubbotto, con un suono metallico, l'unico coltello da lancio rimasto. "Emily, lascia a me quella stronza. La uccido e dopo ce ne andiamo, il più furtivamente possibile". "Usiamo la sua morte come diversivo quindi" mi risponde lei, gli occhi cupi e uno sguardo da "ti faccio un mazzo così". Annuisco e lancio il coltello. La lama vortica nell'aria, veloce e letale, mentre percorre quei venti metri che la separano dalla sua vittima. Finalmente la bionda si gira, mentre stupita, vede la lama arrivarsi addosso e conficcarsi nella fronte. Subito il grido sconvolto di Percy si fa sentire nell'alba imminente, mentre io ed Emily corriamo via da quel posto di morte e dolore, mentre Percy fa sentire tutto il suo dolore. E mentre svoltiamo l'angolo, si alza un ultimo grido di rabbia e di dolore, di paura e di sconvolgimento, che pronuncia le seguenti parole come se fossero acido :"Io ti ucciderò, Sebastian Marks".

Corriamo verso il centro del labirinto, sempre più vicino a noi. Alla fine svoltiamo a destra e lo vediamo. Una piana di area circolare si estende davanti ai nostri occhi, mentre un cerchio luminoso al centro di essa ci attende. Ci sono esattamente altre cinque uscite, una per ogni altra squadra e vedo che, uno ad uno, tutti i gruppi si affacciano sulla loro uscita, mentre squadrano il territorio circospetti.
"Signore e signori, siete arrivati al Centro, finalmente! Il Portale si chiuderà tra dieci minuti a partire dal gong! Felici Hunger Games e possa la fortuna sempre essere a vostro favore!" inizia e conclude Caesar Flickerman.

L'ultima corsa.

La fine di un incubo.

Spazio autore

Oooooooooommmioooooddddiiiiioooooooooo ce l'ho fatta! E soprattutto mi scuso tantissimo per il ritardo esorbitante della pubblicazione!
(Ho cercato il punto esclamativo per mezz'ora, quindi ve ne metto un bel po' di seguito, così mi sento realizzato
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
Ecco il trentunesimo capitolo, scritto post-febbre, aiuto spero sia decente.
La fine di tutto in un'unica corsa. Sembra davvero un lieto fine, ma Capitol City ha un'altra sorpresa in serbo per i nostri eroi, che scoprirete nel prossimo capitolo!

P.S. commenti e stelline ben accetti!

diegosartori_02

100th Hunger Games - the Final GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora