Hero - Dragonball super

XI - Aatashi, signore delle stelle

Al di fuori del buco nero tutto pareva tranquillo almeno fino a quando Beerus iniziò ad avere strane visioni, si mosse indietro di qualche passo, lasciando tutti confusi.

-Beerus-sama tutti bene?-domandò l'angelo.
-io... Io non.. Non...-

Il dio cadde a terra, ci fu uno scompiglio generale.

-è morto?!-
-no, è solo svenuto-
-ma cosa è successo?!-
-portiamolo a casa-
-rimaniamo noi qui, se accade qualcosa ve lo faremo sapere!-

Da Shin.

Aveva incubi, le solite visioni di morte e gli sgaurdi accusatori di tutti verso di lui, scattò a sedere urlando, respirava affannosamente, si trovarsi in un luogo sconosciuto, la ferita alla spalla era stata medicata con delle bende, un odore dolce occupava la piccola stanza, ogni mobile era in legno levigato, si accorse di avere addosso una semplice vestaglia bianca, i suoi abiti erano stati piegati e lasciati sopra l'unico tavolino vicino al letto, quando si mise in piedi per poco non cadde, dovette reggersi alla spalliera del letto, sebbene camminasse a fatica raggiunse il tavolo dov'erano i suoi indumenti, quando la porta della stanza si aprì rivelando uno strano essere, un piccolo robot, fatto probabilmente in ottone, una piccola rotella girava dalla schiena emettendo piccoli suoni e sbuffi.

-oh bene è sveglio! Il padrone sarà felice di saperlo! Come si sente oggi mio signore?-
-scu-scusami? Tu chi... Saresti?-
-oh giusto! Il padrone ha denominato questa piattaforma con il nome di "Oh" probabilmente a causa di come iniziamo ogni frase, se non è di suo gusto può chiamare questa unità come desidera!-
-dove mi trovo..?-
-oh, il padrone aveva informato l'unità della sua possibile confusione, tuttavia, il padrone potrà rispondere meglio di questa unità-
-grazie comunque ma... Cosa ci faccio qui?-
-oh, il padrone ha sentito la sua chiamata, è arrivato appena in tempo per salvarla-
-salvarmi dai demoni?-
-oh, si, ma... Aspetti-
-cosa c'è?-
-oh, lei è ancora vestito per la notte! Si vesta prego! Il padrone vorrà sicuramente vederla!-
-ma...-
-oh, vorrà qualcosa da mangiare immagino! Le preparo qualcosa?-
-non serve, davvero-
-oh, allora si sbrighi! Il padrone aspetta!-Il robot uscì chiudendosi la porta alle spalle.

Shin si vestì più velocemente che poteva, appena varcata la soglia si trovò davanti ad una grande vastità di librerie, tutte stracolme di pergamene, alcune di esse fluttuavano per la stanza, mettendosi a posto da sole oppure uscendo e sparendo chissà dove.

-oh, prego, prego, mi segua!-

Shin seguì il piccolo robot che camminava con calma davanti a lui.

-ti volevo ringraziare-iniziò Shin.
-oh? Per cosa?-
-beh suppongo sia stato tu a curare la mia ferita-
-oh no, no, il padrone si è preso cura di lei!-
-davvero?-
-oh, si, si, in questi ultimi giorni le è rimasto vicino per assicurarsi che stesse bene!-

Shin rimase senza parole.

-oh si, il padrone era preoccupato! Ma sapeva che sarebbe guarito!-
-cosa avevo di preciso?-
-oh il padrone potrà chiarire tutto! Oh, Mi scuso su richiesta del padrone-
-come mai?-
-è passato molto tempo da quando il padrone ha ricevuto visite, la casa è molto in disordine, non ci aspettavamo ospiti!-
-capisco... Ma non ci sono problemi-
-oh ecco qua! Lo studio del padrone, prego entri!-
-g-grazie-

Oh se ne andò via velocemente, lasciando Shin davanti ad una porta in metallo, la aprì lentamente, con sua sorpresa non era molto pesante, lo studio era immenso, pieno di libri e pergamene, al centro della stanza vi era un tronco tagliato su cui fluttuava una grande mappa stellare, ai lati del tronco c'erano alcuni piatti e dei calamai, delle pagine bianche erano a terra, altre cadevano lentamente dal soffitto.

-c'è nessuno?-chiese.
-si si, un attimo che arrivo!-la voce pareva sorpresa.

Shin vide una persona scendere da una scala, teneva delle pergamene tra le mani, i capelli bianchi e mossi incorniciavano un viso dalla carnagione arancio, sorrise appena incrociò lo sguardo di Shin, degli occhi rossi che brillavano come gemme.