Frammenti

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Avete mai provato a chiudere gli occhi? A immaginare una linea cronologica della vostra vita? Magari con delle tappe principali su di essa? Una canzone di sottofondo e la vostra memoria...
Io molte volte divido la linea in 3 parti: l'infanzia, l'adolescenza e il diventare adulti.
L'infanzia con la gioia di avere le attenzioni di tutti, dei tuoi genitori... Perché c'è chi nonostante tutto non ha subito cambiamenti sostanziali sulla situazione familiare da quando si è piccoli e chi invece magari ha perso qualcuno è vorrebbe tornare indietro anche solo per un abbraccio, o un "ciao,come va".
Invidio molto quel bambino. Quel bambino che aveva un padre che lo coccolava e gli prestava molte attenzioni invece di borbottare, di criticare e di lamentarsi sempre di tutto.
L'adolescenza che molte volte comporta più dolori che gioie o almeno, è quello che la vita mi ha dato per quanto mi riguarda. Cominciare a scoprire che il mondo non è in realtà un bel giardino ma un territorio di guerra, dove o impari a viverci, o ne rimani sottomesso. I primi tradimenti da persone di cui ti fidavi, i votacci a scuola e gli amori non corrisposti.... Alla fine la nostra adolescenza è basata principalmente su quello.
E poi l'età adulta, dove cominciano altre preoccupazioni: il lavoro, i soldi... Ma anche gioie come divertimento, famiglia, libertà e indipendenza.
Però! Però.... Nonostante ci sono successe cose belle ma anche tante cose brutte, il periodo dell'adolescenza non possiamo dimenticarcelo. È come un fantasma che ti insegue fino alla tua ora.
Spesso chiudo gli occhi, rivedendo tutti i miei errori, pensando a cosa sarebbe successo se avessi fatto quello piuttosto che quell'altro. Se avessi scelto altro, avrei parlato o mi sarei dovuto stare zitto in quella situazione...
Beh... Forse rimanere bambini non era così tanto male, alla fin fine, mi sarebbe piaciuto rivivere tutte quelle attenzioni, senza dovermi preoccupare di nulla e se avessi saputo come sarebbe finita adesso, forse a quel tempo mi sarei goduto di più il momento. Sia con mio padre, che con mio nonno.
L'unica cosa che mi consola è che almeno i ricordi non scompaiono mai, perché impressi così in testa non scompariranno mai e così posso riviverli quando voglio .

Il rumore della pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora