Pearl.

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L'amava.
L'aveva amata.
L'amava ancora.

Avrebbe fatto di tutto per lei.
E così fu.

Forse, non era abbastanza.

La battaglia.
La prigionia sulla terra.
La malinconia.

Quell'uomo.

Rose Quartz non era perfetta. Non era nata perfetta e di consequenza non lo sarebbe mai stata.
Ne era consapevole, ne era meravigliata e stava bene essendo sé stessa.
Rose si amava, come amava tutte le cose esistenti nell'universo in quel modo unico e puro che solo una Gemma può concepire. Rose comprendeva la bellezza collaterale di tutte le cose e le creature, e le amava per questo. E Perla amava lei.

Fu per questi motivi, -per la bellezza, la libertà di essere sé stessi, l'amore per la vita- che Rose era la leader dell'Armata Ribelle contro i Diamanti.

Perla l'aveva sempre seguita, ma non fu solo per Rose che si unì alla sua causa: lei era una Perla, solo una piccola, fragile Perla.
Ma in realtà non era solo questo, Perla era decisa, combattiva, intelligente.
Perla era molto più di quanto una normale Perla sarebbe mai potuta diventare.
Aveva rotto le catene di quella che non era altro che una schiavitù socialmente accetata ed era scappata, ed era libera e forte.
E nessuno l'avrebbe mai accettata.

Nessuno tranne lei.

Oh, e l'amava, l'amava così tanto per questo.

Per questo e per tutto quello che era, che era sempre stata e che nessuno poteva cambiare. L'amava per il suo sorriso, i suoi capelli rosa, e per la sua voce per il suo essere e per la sua determinazione e dolcezza.

Avevano vissuto e combattuto insieme. Il loro gruppo si era ampliato e la Ribellione aveva preso forma. Avevano visto morire compagni e nemici, avevano vinto ma nonostante questo si erano dovute nascondere sulla Terra.
Per migliaia d'anni avevano vissuto nel suo tempio, Rose, lei, Ametista e Garnet. E non c'era niente di normale in loro eppure erano talmente perfette e felici insieme.
Per migliaia d'anni Perla aveva sentito la forte mancanza del Pianeta Natale, e si era dovuta abituare alla vita sulla terra. Ci era voluto tanto tempo, ma era per Rose- no, è stato grazie a Rose se ce l'aveva fatta.
Come sempre del resto.

Rose era meravigliata -invece di spaventata, come lo erano loro- da come le cose, il tempo, le persone e le abitudini mutavano così velocemente sulla Terra. Ma le cose non era mai cambiate fra loro, non sarebbero mai cambiate.

Loro erano le Crystal Gems.

E così sarebbe sempre stato.

E poi

Quell'uomo.

"I was fine with the men
Who would come into her life now and again
I was fine 'cause I knew
That they didn't really matter until you"

Greg Universe, diceva di chiamarsi.
Che nome stupido.

"I was fine when you came
And we fought like it was all some silly game
Over her, who she'd choose"

Nonostante fossi solo un'umano, nonostante fossi debole e la tua vita fosse così corta. Lei ha scelto te.

Vi ho visti innamorarvi dall'inizio, prima debolmente e poi in modo sempre più travolgente e disarmante. Ed ad un certo punto eravate una cosa sola.

E non avevate bisogno della fusione per esserlo.

Le sue pupille erano sempre immense mentre la guardava ridere, parlare e semplicemente essere.
E il suo volto si colorava di un curioso rosso quando si baciavano.

It's okay.|| Steven UniverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora