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Tra i mille ricordi arrivo davanti al grande edificio dove lavoro
Entro e vado subito da Anna per chiedere se è arrivato qualcuno

"I signori sono nel suo ufficio" annuncia la signora.
La ringrazio e quando sto per andarmene lei mi ferma
"È successo qualcosa?"

"Niente di cui preoccuparsi perché?"
"Ho semplicemente notato che lei negli ultimi giorni è molto assente e non è nel suo stile,siamo abituati a vederla allegra"

"Sarà perché negli ultimi tempi ho più lavoro poi la scuola che sta per finire, quindi interrogazioni" mento in parte
È vero che la scuola sta per finire e ci sono molte interrogazioni ma non me ne frega granché

Sono sicura però che non mi faranno andare prima che la scuola sia finita

Arrivo davanti al mio ufficio
Il discorso che mi ero preparata in ascensore è andato a farsi fottere
Entro senza bussare,non lo faccio quando entro in un qualsiasi altro posto figuriamoci se lo faccio nel mio uffico

"Ciao" saluto i due uomini mentre vado a sedermi davanti a loro

"Allora tesoro?" domanda papà appoggiando i gomiti alla scrivania

"Ho preso una decisione e voi due dovrete dirmi che ne pensate ma se siete contrari io non cambierò idea, quello che è deciso è deciso" comincio a parlare con un tono deciso

"Continua" mi incita mio nonno
"Andrò a New York dalla nonna per aiutarla con l'ateier" dico tutto d'un fiato

Spero siano d'accordo con me
"Bene,per me va bene se è quello che vuoi" si appoggia allo schienale della sedia papà poi chiude gli occhi e respira profondamente

Non pensa quello che ha detto,lo sta facendo solo per me

"Nonno?" sposto lo sguardo su di lui
"Che vuoi che ti dica?Per me va bene, se è questo che vuoi..." anche lui mente

Ormai lo capisco benissimo
So cosa pensano tutti e due ma ormai la decisione è presa

"Okay vedo che mi appoggiate. Bene,grazie"

Accendo il computer e accedo a in sito di viaggi per prenotare il biglietto

"Che fai con quel coso?" domanda il più anziano

"Contorllo i biglietti.Voglio andarmene il prima possibile" dico come se non fosse niente

Li sto ferendo lo so ma per una volta voglio pensare solo a me

"Non te ne andrai senza finire la scuola" annincia papa

"Lo so ma non devo aspettare tanto dato che finisce tra una settimana"
"Spegni quel coso e ascoltami" ordina mio nonno e io lo faccio

"Mi è venuta un'idea" lo incito a continuare con un gesto della mano "Farai un'ultima sfilata,con disegni, abiti, tutto tuo e alla fine, con la cosa più bella che hai realizzato,sfilerai tu. In fondo sei anche una modella" spiega

"Mi piace peccato che io non abbia tempo. Devo studiare e poi organizzare una sfilata non è una cosa da un giorno perché c'è da prenotare il posto,disegnare gli abiti, farli, trovare le modelle..." comincio a pensare ad alta voce

"Lo so puoi pensare alla sfilata dopo la fine della scuola" fa l'occhiolino a papà.

Ho capito dove vuole arrivare, rimandare la mia partenza
Bravo il mio nonno solo che con me non funzionano questi giochetti

"Oh non ti preoccupare che ce la posso fare a studiare e allo stesso tempo organizzare la sfilata" la prendo più come una sfida
"No"

"Ma è impossibile,non ce la puoi fare" grazie papà per il tuo ottimismo

"Invece si e ve lo dimostrerò.Mi dispiace nonno ma il tuo piano è fallito" sorrido soffitta

"Scusate io devo tornare alla mia azienda" annuncia papà "Ci vediamo a casa"

"Non dovete dire niente a nessuno, nemmeno a Morena chiaro papà?" scandisco bene l'ultima parte perché se lo sa lei, lo sa anche il figlio e io non voglio

"Come vuoi" annuiscono i due

Passo del tempo con il nonno poi lo mando via per iniziare a buttare giù qualche schizzo però prima affrontiamo un altro argomento

"Chi si occuperà di tutto questo ora?" indica tutto intorno a lui

"Per adesso ancora tu.Quando non avrai più forze tornerò e prenderò il tuo posto. È quello il mio destino no?" non abbandonerò mai ne questa azienda ne mio nonno
Lo farò anche per mia madre

"Il tuo destino lo costruisci tu giorno dopo giorno" si alza e va via dopo che ha la conferma che passo da lui dopo

"Tok,tok disturbo?" compare Matteo
"Certo!" continuo a concentrarmi sui fogli

"Che fai?" da quando abbiamo risolto tutto siamo tornati amici come prima e devo dire che tutto il dolore che provavo andesso non c'è più

"Devo organizzare una sfilata con tutti capi miei e non ho tempo"
"Ah e come mai non hai tempo?"
Gli racconto che partirò e della fantastica idea di mio nonno

"Aa questo significa che non ti vedrò più tutti i giorni questa estate?" annuisco

"Ma parleremo tutti i giorni,io non dimemtico i miei amici" alzo lo sguardo su di lui e vedo che sorride

"Ma ovvio tesoro" mi fa l'occhiolino e sorride

"La tua sorellina?" è da un po che non vedo Elena in giro

"Ah è andata a Tokyo per qualche settimana,le hanno affidato un lavoro la"

Che cosa figa
Tokyo è una bellissima città
"Fantastico!"

"Soprattutto per me che non la ho tra i piedi" ride di gusto "Vuoi qualcosa da bere?"

"Oh si un the o caffè decidi tu" mi metto le mani in tasca e tiro fuori i soldi

"Tieni" glieli porgo ma lui non li prende

"Guarda che offro io" fa la linguaccia ed esce

Povera me che sono circondata da matti

Mi concentro sul foglio che hi davanti
Sta venendo niente male

"Ti ho preso un caffè, fa bene e risveglia il cervello,l'ho testato io stesso" annuncia Metteo porgendomi il bicchiere di plastica contenente il liquido scuro

"Grazie"
"Ora ti lascio.Ci vediamo presto"
"Certo,ciao"

Tiro fuori le cuffie e faccio partire la playlist che ho creato per quando devo disegnare

Ah così si che mi concerto

Le ore passano in fretta e io ho disegnato già tre abiti
Scendo di sotto da Anna

"Puoi darmi una cartella dove mettere questi disegni?"

"Certo" tira fuori una pila di cartelline di vari colori e mi chiede come la voglio

"Blu!" la estrae e me la consegna
Ringrazio e vado dal capo dei capi

"Nonno!" apro la porta ed entro tenendo lo sguardo fisso sulla cartella

"Dimmi tesoro" mi avvicino alla scrivania e ci lascio la cartella

"Ho finito tre bozzetti,controllali e dimmi che ne pensi" alzo lo sguardo e rimando pietrificata
Che cazzo ci fa lui qui??

Quelle iridi azzurre incontrano il verde dei miei occhi e distolgo subito

"Io vado,chiamami appena li vedi e non fare il furbo che li farò controllare anche da Matteo" potrebbe bocciare tutto per rimandere il più pissibile la partenza

"Che mal fidata" fa l'offeso "Nemmeno di me ti fidi?"

"Ho le mie ragioni e conosco i piani che la tua malata mente crea" ignoriamo del tutto il ragazzo seduto su una delle sedie

"Ah me ne ero scordato,ora li vedo e sarò onesto" me lo auguro
"Ci sentiamo dopo"

Passo a prendere le mie cose ed esco all'edificio

Love Is Dangeres||Federico Rossi [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora