CAMILA'S POV
<<Hey, posso sedermi?>> Ero talmente immersa nei miei pensieri che nemmeno mi accorsi che qualcuno si era avvicinato al mio banco.
<<Mh?>> Risposi finalmente alzando lo sguardo sul soggetto davanti a me.
La ragazza, della quale ancora non sapevo il nome, fece una risatina.
<<Posso sedermi o è già occupato?>><<No no, fai pure. E scusami, ero distratta prima.>> Prese posto, per poi sistemare le sue cose sul banco.
<<Nessun problema, piacere io s->>
A quel punto entrò il professore e tutti si zittirono, compresa la ragazza al mio fianco.Appena finì la lezione raccolsi le mie cose nello zaino e mi precipitai fuori dalla classe.
Stavo camminando in direzione del mio armadietto quando Lauren mi affiancò.<<Dove vai così di fretta?>>
<<Ma hey, Lauren.>>
La ragazza dagli occhi verdi fece un cenno verso di me in segno di saluto.Ero arrivata all'armadietto e, subito dopo averlo aperto, misi i libri all'interno e presi quelli per l'ora dopo. Tutto ciò sotto lo sguardo attento di Lauren, che stava appoggiata sull'armadietto di fianco.
<<Mi stai aspettando, per caso?>>
Poteva andarsene, perché io avrei pranzato con la ragazza di prima.
Alla fine mi ha detto il suo nome, Lucy.<<È un modo carino per dirmi che devo andare?>>
Stavamo andando in mensa.
<<Bah, no. Io adesso devo andare però.>> Cercai Lucy con lo sguardo, e appena la vidi salutai Lauren.
La ragazza dagli occhi verdi però mi fermò tirandomi per il polso.Mi girai verso di lei aggrottando le sopracciglia, confusa.
<<Lauren, dovrei davvero andare adesso. Lucy mi sta aspettando.>>
La bruna si avvicinò pericolosamente a me, incastrando i suoi occhi nei miei.
<<Certo Camila...>> Avvicinò le sue labbra al mio orecchio per completare la frase. <<Voglio solo che tu ricordi ciò che ti ho detto.>> Iniziai improvvisamente a sentire caldo per la troppa vicinanza.
<<C-cosa?>> Ed ecco che ritornai a balbettare.
Maledetta Jauregui.
<<Vuoi davvero che te lo ripeta, mh?>> Sorride maliziosa squadrandomi.
Capii subito a cosa stava alludendo, e potevo scommettere di essere diventata diventata un pomodoro.
Sentivo le guance andare a fuoco.Catturò il suo labbro inferiore fra i denti.
È bellissima.
Come si può essere così perfetti, mi stupisce ogni volta.
<<No, Lauren. Dio.>> Stavo davvero perdendo la testa.
La ragazza davanti a me sorrise soddisfatta.<<So benissimo a cosa ti riferisci, adesso devo proprio andare.>>
<<Ci sentiamo dopo allora, piccola.>>
Feci finta di non essermi accorta del nomignolo, e me ne andai.
Lauren sapeva benissimo di avere un certo effetto su di me, e ne approfittava.E la odiavo per questo.
Arrivai al tavolo dove stava seduta Lucy e mi sedetti con il mio vassoio pieno di cibo che sicuramente non avrei finito per il tempo perso con Lauren.
<<Era ora, Camila.>> Disse roteando gli occhi.
<<Scusami, sono stata fermata.>> Risposi ricordando la scena di poco fa.
<<Tranquilla, ho visto. Ma che voleva?>> Chiese incuriosita.
<<Uhm... niente. Ormai è sempre così, lascia perdere.>> Risposi nervosa.
La ragazza al mio fianco annuì insicura, per poi bere dalla sua bottiglietta.
<<"Ormai è sempre così?" Ma quella era Lauren Jauregui!>> Lucy non si era nemmeno accorta di aver alzato il tono di voce.
<<Oh, lo so chi è. Ma che mi cambia?>>
<<Dovrebbe averti già cambiato qualcosa, in realtà.>> Disse con malizia.
<<Che vuoi dire?>> Risposi non capendo.
<<Ma niente, ne riparleremo quando avrai capito a cosa mi riferisco.>>
<<Misteriosa eh?>> Alzai gli occhi al cielo.
[...]
<<Camila, vuoi ascoltarmi? Dio, fermati!>> Disse con l'affanno Lauren cercando di raggiungermi, aveva parcheggiato la sua macchina per seguirmi e convincermi ad andare a casa con lei.
Ovviamente accelerai di più il passo.
Oggi avevo deciso di tornare a casa da sola, di certo non con lei.La sentivo sempre più vicina, finché non mi si piazzò davanti.
<<Adesso tu vieni con me.>> Parlò finalmente dopo aver ripreso fiato.
<<No, Lauren te l'ho d...>>
Lauren mi aveva presa a mo di patate.
<<Mettimi giù!>> Iniziai a divincolarmi, senza successo.
<<Certo, adesso ti metto in macchina.>>
Dopo avermi messa sui sedili posteriori, lei passò al posto dell'autista e bloccò subito le portiere con il pulsante bambini.
Mi arresi.
<<Dovevo per forza venire con te?>>
<<Parli sempre così tanto?>>
<<E tu sei sempre così stronza?>>
Vidi Lauren scuotere la testa, e dopo questo nessuno parlò più fino a casa.
[...]
<<Ragazze, potreste ripulire voi dopo? Sono stanca, vado a riposare.>>
<<Certo, faccio io.>> Di sicuro Lauren non lo avrebbe fatto, anche perché non si è nemmeno degnata di rispondere alla madre.
<<Grazie Camila.>> Mi sorrise dolcemente per poi andarsene.
Ero in cucina a mettere un po' in ordine quando Lauren entrò.
<<Che brava ragazza.>> Affermò con un sorrisino sulle labbra.
<<Potresti essere tu la "brava ragazza" se almeno provassi ad aiutare tua madre.>> Sputai improvvisamente.
Lauren iniziò ad avvicinarsi.
<<Te l'ho già detto che parli troppo?>>
Scusatemi tanto per questo ritardo, mi dispiace. Avevo avuto un blocco. E finalmente oggi sono riuscita a concludere il capitolo e eccolo qui. Spero vi sia piaciuto :)
Love only.~Alex~
STAI LEGGENDO
Step-sisters |CAMREN|
FanfictionCamila Cabello ha 17 anni, è una ragazza leggermente timida e solare. Sette anni dopo la morte della madre, Sinuhe, suo padre Alejandro le annuncia che si trasferiranno a casa della donna che sta frequentando da un po', ormai. Non sa cosa aspettarsi...