22- Parli troppo.

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CAMILA'S POV

<<Hey, posso sedermi?>> Ero talmente immersa nei miei pensieri che nemmeno mi accorsi che qualcuno si era avvicinato al mio banco.

<<Mh?>> Risposi finalmente alzando lo sguardo sul soggetto davanti a me.

La ragazza, della quale ancora non sapevo il nome, fece una risatina.
<<Posso sedermi o è già occupato?>>

<<No no, fai pure. E scusami, ero distratta prima.>> Prese posto, per poi sistemare le sue cose sul banco.

<<Nessun problema, piacere io s->>
A quel punto entrò il professore e tutti si zittirono, compresa la ragazza al mio fianco.

Appena finì la lezione raccolsi le mie cose nello zaino e mi precipitai fuori dalla classe.
Stavo camminando in direzione del mio armadietto quando Lauren mi affiancò.

<<Dove vai così di fretta?>>
<<Ma hey, Lauren.>>
La ragazza dagli occhi verdi fece un cenno verso di me in segno di saluto.

Ero arrivata all'armadietto e, subito dopo averlo aperto, misi i libri all'interno e presi quelli per l'ora dopo. Tutto ciò sotto lo sguardo attento di Lauren, che stava appoggiata sull'armadietto di fianco.

<<Mi stai aspettando, per caso?>>
Poteva andarsene, perché io avrei pranzato con la ragazza di prima.
Alla fine mi ha detto il suo nome, Lucy.

<<È un modo carino per dirmi che devo andare?>>

Stavamo andando in mensa.

<<Bah, no. Io adesso devo andare però.>> Cercai Lucy con lo sguardo, e appena la vidi salutai Lauren.
La ragazza dagli occhi verdi però mi fermò tirandomi per il polso.

Mi girai verso di lei aggrottando le sopracciglia, confusa.

<<Lauren, dovrei davvero andare adesso. Lucy mi sta aspettando.>>

La bruna si avvicinò pericolosamente a me, incastrando i suoi occhi nei miei.

<<Certo Camila...>> Avvicinò le sue labbra al mio orecchio per completare la frase. <<Voglio solo che tu ricordi ciò che ti ho detto.>> Iniziai improvvisamente a sentire caldo per la troppa vicinanza.

<<C-cosa?>> Ed ecco che ritornai a balbettare.

Maledetta Jauregui.

<<Vuoi davvero che te lo ripeta, mh?>> Sorride maliziosa squadrandomi.
Capii subito a cosa stava alludendo, e potevo scommettere di essere diventata diventata un pomodoro.
Sentivo le guance andare a fuoco.

Catturò il suo labbro inferiore fra i denti.

È bellissima.

Come si può essere così perfetti, mi stupisce ogni volta.

<<No, Lauren. Dio.>> Stavo davvero perdendo la testa.
La ragazza davanti a me sorrise soddisfatta.

<<So benissimo a cosa ti riferisci, adesso devo proprio andare.>>

<<Ci sentiamo dopo allora, piccola.>>
Feci finta di non essermi accorta del nomignolo, e me ne andai.
Lauren sapeva benissimo di avere un certo effetto su di me, e ne approfittava.

E la odiavo per questo.

Arrivai al tavolo dove stava seduta Lucy e mi sedetti con il mio vassoio pieno di cibo che sicuramente non avrei finito per il tempo perso con Lauren.

<<Era ora, Camila.>> Disse roteando gli occhi.

<<Scusami, sono stata fermata.>> Risposi ricordando la scena di poco fa.

<<Tranquilla, ho visto. Ma che voleva?>> Chiese incuriosita.

<<Uhm... niente. Ormai è sempre così, lascia perdere.>> Risposi nervosa.

La ragazza al mio fianco annuì insicura, per poi bere dalla sua bottiglietta.

<<"Ormai è sempre così?" Ma quella era Lauren Jauregui!>> Lucy non si era nemmeno accorta di aver alzato il tono di voce.

<<Oh, lo so chi è. Ma che mi cambia?>>

<<Dovrebbe averti già cambiato qualcosa, in realtà.>> Disse con malizia.

<<Che vuoi dire?>> Risposi non capendo.

<<Ma niente, ne riparleremo quando avrai capito a cosa mi riferisco.>>

<<Misteriosa eh?>> Alzai gli occhi al cielo.

[...]

<<Camila, vuoi ascoltarmi? Dio, fermati!>> Disse con l'affanno Lauren cercando di raggiungermi, aveva parcheggiato la sua macchina per seguirmi e convincermi ad andare a casa con lei.
Ovviamente accelerai di più il passo.
Oggi avevo deciso di tornare a casa da sola, di certo non con lei.

La sentivo sempre più vicina, finché non mi si piazzò davanti.

<<Adesso tu vieni con me.>> Parlò finalmente dopo aver ripreso fiato.

<<No, Lauren te l'ho d...>>

Lauren mi aveva presa a mo di patate.

<<Mettimi giù!>> Iniziai a divincolarmi, senza successo.

<<Certo, adesso ti metto in macchina.>>

Dopo avermi messa sui sedili posteriori, lei passò al posto dell'autista e bloccò subito le portiere con il pulsante bambini.

Mi arresi.

<<Dovevo per forza venire con te?>>

<<Parli sempre così tanto?>>

<<E tu sei sempre così stronza?>>

Vidi Lauren scuotere la testa, e dopo questo nessuno parlò più fino a casa.

[...]

<<Ragazze, potreste ripulire voi dopo? Sono stanca, vado a riposare.>>

<<Certo, faccio io.>> Di sicuro Lauren non lo avrebbe fatto, anche perché non si è nemmeno degnata di rispondere alla madre.

<<Grazie Camila.>> Mi sorrise dolcemente per poi andarsene.

Ero in cucina a mettere un po' in ordine quando Lauren entrò.

<<Che brava ragazza.>> Affermò con un sorrisino sulle labbra.

<<Potresti essere tu la "brava ragazza" se almeno provassi ad aiutare tua madre.>> Sputai improvvisamente.

Lauren iniziò ad avvicinarsi.

<<Te l'ho già detto che parli troppo?>>










Scusatemi tanto per questo ritardo, mi dispiace. Avevo avuto un blocco. E finalmente oggi sono riuscita a concludere il capitolo e eccolo qui. Spero vi sia piaciuto :)
Love only.

~Alex~

Step-sisters |CAMREN|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora