1. Senza parole

450 15 0
                                    

Un' altra giornata di merda qui a New York! Come sempre! 

A peggiorare le cose, oggi è il primo giorno di scuola. Wow... non vedo l'ora! Preferirei essere sbranata da un lupo.

Mi guardo allo specchio.

Sono alta, bionda, occhi neri e troppo magra.

Mi metto una maglia bianca dell'adidas e un leggins per la scuola. 

Esco di casa il più silenziosamente possibile. Devo evitare che mia madre si svegli. A ricordare ciò che è successo ieri mi viene da vomitare.

Mi dirigo verso la fermata dell'autobus che come ogni mattina è piena di persone pronte per un'altra stressante giornata di lavoro. 

Una ragazza mi fissa poi si avvicina.

Miss treccine decide di aprire bocca solo quando arriva l'autobus.

<Comunque mi chiamo Annabeth!> "Ah allora parla!"

<Piacere di conoscerti> dico salendo nell'autobus seguita da lei. 

Ho i nervi fin sopra alla testa e non per questa povera crista. Mia madre non doveva fare quello che ha fatto.

<Frequenti la central park high school?> domanda Annabeth

<Si>

<Non ti ho mai vista! Sei nuova?>

<No. Sono del quarto anno>

<Dovresti fare la cheerlader>

<Se lo dici tu... che anno frequenti?>

<Terzo>

<Uh... Che bello.> " Si una gioia..."

<Noi due saremo grandi amiche> "Aspetta cosa? Ma chi ti ha detto che voglio essere tua amica?"
La guardo con uno sguardo divertito.

<Che c'è?> domanda
<Sei diventata matta? Ti sei fumata qualche canna prima di uscire di casa? Ma tu sai chi sono io?>
<Emh... No..>
<Tu sei del terzo anno e non mi conosci. Mi conosce tutta la scuola. Ciò mi fa credere che tu sia nuova>
<Ma come...?>
<Semplice... Sono del quarto anno>
" Si e tua madre si è fatta anche il preside.. ieri.. nel letto della sua camera"
Sposto lo sguardo verso il finestrino.
Un altro anno noioso.
Un altro anno di merda.
Sii stronza come sempre e ti lasceranno in pace.

L'autobus si ferma davanti alla scuola ed esco senza salutare Annabeth. Devo farlo... Una ragazzina per bene come lei non merita un'amica come me. I suoi genitori si vergognerano nel sentire chi è mia madre...
Con passo deciso entro dentro la scuola.
Tutti mi guardano...
Come sempre.

Finite le lezioni

<Eiii> qualcuno mi tocca la spalla.
Mi giro.
È Annabeth.
<Ei> dico
<Ancora non so il tuo nome>
<Selena>
<Selena ti presento una persona>
Mi prende la mano e mi porta fino al quinto piano. Il piano dei ragazzi di quinto... Merda! Qui la maggior parte dei ragazzi si sono fatti mia madre... Nella stessa camera... Abbasso lo sguardo. Vorrei piangere ma non devo, non posso.
<Eccoti Idiota!> esclama Annabeth.
<Annabeth... Eh... Che ci fai qui?> domanda una voce maschile.
Alzo lo sguardo.
Senza parole.
Ma chi è questo qui? Dio perché tremo?
Il ragazzo mi guarda poi fa un sorriso malizioso.
Ma che vuole?

<Ti presento la mia nuova amica. È del quarto anno. Si chiama Selena> dice lei.
< Piacere> prende la mia mano e me la bacia <Io sono Justin... Justin Bieber>







JB ~I'm not a Princess (storia Daddy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora