2. Ti ho vista e... perchè eri lì?

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Mi guarda e non smette di farlo.

Questo Justin mi da già sui nervi. Annabeth, che ho capito che è la sorella, sta parlando con lui da più di 5 minuti.

Lui non parla molto. Mi guarda e basta.

Questi due sono nuovi. Vengono da Miami.

"Vorrei viverci io a Miami" ho pensato quando Annabeth me lo ha detto.

<Questa scuola è favolosa!> esclama Miss treccina.

<Se lo dici tu siamo tutti contenti> dico sorridendo.

<Ho sempre desiderato visitare New York e adesso addirittura ci vivo!>

<A me piaceva Miami> dice Justin

<Faceva caldo... qui no>

<Aspetta...> la interrompo <Aspetta che arrivi la stagione delle piogge, poi vedrai come vorrai tornare a Miami>

<Impossibile! Lei adora la pioggia> commenta il fratello.

<Devo andare> dico fredda. "Devo controllare mia madre"

<Non vuoi qualcosa da bere al caffè?> domanda Justin

<No...>

Me ne vado salutando Annabeth.

Una volta fuori dall'edificio mi metto a correre.

Devo parlare con una persona. L'unica al lavoro di mia madre che può sul serio capirmi.

Chiamo un taxi e poi ci salgo sopra.

<Dove la porto Signorina?> domanda il taxista

<St... strip club Avana Pink>

L'uomo mi guarda dallo specchietto.

<Che c'è?> domando seccata

<No...> fa uno sbuffo malinconico <Niente>

L'uomo parte e io mi metto gli auricolari facendo partire una canzone che ho trovato per caso qualche giorno fa. "Let me love you" e l'artista è un certo Justin Miami.

La sua voce ha qualcosa di famigliare e molto dolce.

Chiudo gli occhi.

Pensandoci Justin però... ma perchè penso a lui?

Dopo mezz'ora arrivo a destinazione.

<Quant'è?> domando

<Perchè vi ho portato qui Signorina?>

<Io... quanto è?>

<Per favore mi risponda... Un viso angelico come il suo non dovrebbe venire qui>

<Sono venuta a prendere mio padre... ubriaco...> mento.

Io un padre nemmeno c'è l'ho.

<Vuole che l'aiuti?>

<No... lo porterò da un amico che vive qui vicino... grazie>

<Prego... ei non ti preoccupare... sono cose che capitano>

<Si... come no... quant'è?>

<Gratis>

Scendo dall'auto buttando venti dollari nel sedile. "Io pago invece"

Entro dentro lo strip e tutti mi guardano. Chi mi conosce o sorride o mi guarda con tristezza. Chi non mi conosce mi guarda con la stupida voglia di scopare.

Appena la vedo vado verso di lei.

La riconoscerei anche da un kilomentro con quel suo culo.

<Nicki!> le tocco una spalla

<Sele!> mi mette da parte <Ma che ci fai qui? Non dovresti venire qui... so quanto odi questo posto>

<E sai quanto odio mia madre... sta notte si è fatta il preside della mia scuola>

<Lo soo... ma lo ha fatto per soldi... >

<Ma non poteva fare altri lavori?>

<Vieni andiamo fuori... io per oggi ho finito>

"Mi sembrava troppo coperta"

Usciamo dal club e saliamo sulla sua auto rosa.
Nicki o Miss Dolly è un tipo straordinario. È buona, gentile e saggia. Ancora non ho capito perché fa questo lavoro. Lei stessa mi dice che non vorrebbe farlo ma deve.

<Un giorno ti racconterò del perché io e tua madre abbiamo fatto questa scelta> dice facendo partire la macchina.
<E perché non oggi?>
<Non sei ancora pronta>
<Posso dormire da te sta notte?>
<La storia del preside ti ha tanto sconvolta?>
<Si... Mia madre urlava "Ti amo" mentre lo facevano>
<Va bene dormi da me ma domani torni a casa>
<Si Miss Dolly>

Ci guardiamo e ci mettiamo a ridere.

Il giorno dopo a scuola

Chiudo l'armadietto e mi giro.
<Ti ho vista... E perché eri lì?>
<Ma lì dove Justin?>
<Allo Strip Avana Pink> dice sottovoce.
<Non sono fatti che ti riguardano>
Mi sbatte contro gli armadietti e mi blocca <Invece si che mi riguardano>
<Perché chi sei tu per me?>
Mi prende il viso con la mano
<Il tuo daddy>
Mi bacia.

















JB ~I'm not a Princess (storia Daddy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora