Alla fine i ragazzi fecero il loro ritorno al casale, e trovarono me e Federico a giocare a Fifa sulla PlayStation. Federico mise il gioco in pausa e gettò il controller sul divano.
<Che fine avevate fatto?> Chiese alzandosi.
<Alcune cose di lavoro.> Rispose Benjamin.
<Ti ricordo che noi due siamo soci, sai abbiamo una band insieme.> Disse Federico.
<Scusami, hai ragione. Dovevamo semplicemente sistemare qualcosa per il Festival. Orari, quali canzoni portare...>
<Non abbiamo ancora scelto la canzone.> Disse Federico.
<Io ne sto ancora scrivendo una.> Si intromise Azzurra.
<L'altra sera ho dato un'occhiata. Non è male, Ben.> Disse Federico stringendo Azzurra a se.
<Dopo la posso leggere? Magari mi viene in mente una base.>
<Certo.>
Quando parlavano di canzoni mi sentivo un po' a disagio. Infondo io non facevo nulla, mentre Azzurra scriveva dei testi bellissimi. Mi sentivo un po' tirata indietro da Benjamin.
Mentre i ragazzi parlavano del Festival mi squillò il telefono ed io mi presi la libertà di fiondarmi in camera e rispondere, tanto sapevo già chi era.
<Maya!> Eslcamò Michele dall'altra parte dello schermo.
Sorrisi e lo salutai. <Ciao.>
<So che hai rifiutato una vacanza ad Amsterdam.>
<È così.>
<Perché?>
<Sto bene qui, con i miei amici.>
<E Benjamin.> Precisò lui.
Io annuii.
<Ho visto qualche video di Benji e Fede. Non sono poi tanto male.>
<Per niente, sono davvero in gamba. Si esibiranno al Festival Estivo, per questo ho rifiutato il viaggio, capitava in quei giorni lì. Non posso non esserci.> Spiegai
Ad un tratto ebbi il timore che Michele potesse sentirsi rimpiazzato dai miei amici, così gli dissi per la milionesima volta quanto mi mancava.
<Anche tu mi manchi.> Mi confessò.
<Mamma e papà non potevano organizzare una vacanza a New York? Sarebbe stato meglio.> Mi lamentai.
<Mi sento in colpa.> Confessò Michele.
<Perché?>
<Sto facendo spendere soldi a mamma e papà e in più non possiamo vederci.>
<No, no no. Tu stai semplicemente seguendo i tuoi sogni. È una cosa bella. Non sentirti in colpa.>
Michele guardò l'ora e per l'ennesima volta fu costretto ad interrompere la videochiamata. Quanto avrei voluto abbracciarlo!
Cercai di respingere una lacrima che tentava di uscire mentre mettevo via il telefono. In quell'istnate udii dei passi avvicinarsi, quando alzai il capo mi sforzai di sorridere.
<Presto lo rivedrai.> Mi disse Benjamin sedendosi accanto a me.
<Lo spero.>
<Ti sei annoiata sta mattina?> Mi chiese.
Scossi la testa. <Assolutamente no, ho conosciuto meglio Federico. Ci somigliamo molto, possiamo essere davvero ottimi amici.>
<Son felice per voi.> Esclamò Benji.
<Appena ne avrò l'opportunità realizzerò il tuo sogno.> Mi disse scostandomi una ciocca da davanti i capelli. Lo guardai negli occhi.
<Ti porterò a New York, te lo prometto. Ti farò riabbracciare tuo fratello.>
La lacrima che fino a pochi secondi prima aveva lottato per uscire, mi graffiò il viso. Sorrisi e lo abbracciai. Era disposto a realizzare il mio sogno. Non so in quanti avrebbero fatto una cosa così per me.
<Ti amo.> Sussurrai accarezzandogli l'orecchio con le labbra.
<Anche io.> Mi rispose.Nel pomeriggio i ragazzi si rifugiarono in camera a provare con Azzurra e Marco andò al lavoro. Io rimasi in giardino con Marika, per rilassarci un po'.
<Con Benjamin mi sembra che vada tutto bene, no?> Mi chiese stendendosi al sole.
Mi misi affianco a lei.
<Si. Direi proprio di sì. Con Marco?>
Lei scrollò le spalle e chiuse gli occhi, rivolgendo il viso al sole.
<Tutto bene. Non siamo una coppia di sdolcinati. Siamo solo...due ragazzi che si vogliono bene. E a me va bene così. Ho capito che fiori e cioccolatini non sono la cosa che amo di più.> Mi rispose.
<È per questo che non ha funzionato con Benji?> Chiesi.
Lei tornò a guardarmi. <Anche per questo.>
<Anche?>
<Sì, diciamo che l'ho lasciato in un momento di rabbia ma poi ho capito che siamo incompatibili.>
<Ah, io credevo vi foste lasciati semplicemente perché non funzionava.>
Marika scosse la testa, facendo aumentare la mia curiosità.
<È lui che ha fatto una cosa che non doveva fare.>
<E cos'ha fatto di così male?>
<Non dovrei essere io a dirtelo. Se non te lo ha detto lui deve esserci un motivo.>
Inclinai il capo. <Lui mi ha promesso che mi avrebbe sempre detto tutto.> Mormorai tra me e me. Non sapevo se Marika mi avesse sentita.
<È stata una cosa tanto grave quella che ha fatto?> Le chiesi.
<Ora come ora, non saprei. Allora, per come stavamo le cose, lo era un po'.>
Scossi il capo. <Dimmelo e basta.>
Marika guardò verso l'interno del casale. Poi tornò a guardare me.
<Ce l'avrà a morte con me.> Mormorò.
<Farò in modo che non se la prenda con te. Tu non c'entri niente.> La rassicurai.
Marika annuì. <Quando stavamo insieme, Benjamin ha baciato Azzurra, che stava con Federico. Per un bel po' lui e Fede non si sono più parlati. È stato un periodo difficile.>
La notizia mi fece un certo effetto. Avevo supplicato Benjamin di dirmi tutta la verità sul suo passato. Lui sapeva tutto di me, io avevo l'impressione di non sapere mai niente di lui.
<Dopo sono stati insieme lui e Azzurra?>
<Assolutamente no. Benjamin provava qualcosa per lei da svariati anni ma lei non provava assolutamente nulla per lui.> Spiegò Marika. Quindi Benji ha provato un sentimento per lei. Lui quando mi ha raccontato di Azzurra ha tralasciato questo dettaglio di proposito. Ne ero convinta.
Una parte di me in quel momento sarebbe entrata dentro la stanza di Federico e avrebbe urlato contro Benjamin. La mia parte ragionevole aveva già capito che non sarebbe servito a niente.
A malincuore entrai nella stanza mia e di Benjamin e misi le mie cose nello zaino. Poi, senza farmi sentire uscii dal casale. Forse era un atteggiamento esagerato. Ma mentendomi Benji aveva rovinato il rapporto che si era creato tra di noi.
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Scappiamo a New York? |BENJAMIN MASCOLO Completa
FanficCOMPLETA DAL ROMANZO: -A me piaci.- -Ce lo siamo detti migliaia di volte, andiamo avanti, per favore- Disse. Risi nervosamente. -Maya?- Disse richiamando la mia attenzione. -So che ti sembrerà impossibile....- Fece una pausa. Cercò la mia mano sul...