prologo Ariana

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Alcune persone possono pensare che avere poteri sovrannaturali come leggere la mente, saper correre più veloce della luce, avere una forza sovrannaturale o essere immortale sia stra figo o bellissimo.
Per me no.
Ogni volta che mi guardo allo specchio vedo in me quell'essere che molte persone definiscono mostro. Ed è così che mi sento. Un mostro. Un mostro capace di uccidere intere vite umane per qualche goccia di sangue, di fare cose che neanche un animale avrebbe il coraggio di fare.
Ho sempre cercato di essere una persona normale: ma non è possibile.
Non posso non bere sangue perché morirei e farei mostrare a tutti i miei occhi rossi, non posso stare al sole per via della mia pelle che sbrilucicherebbe come un diamante, non posso correre con la super velocità e far volare i miei capelli al vento perché se qualcuno mi vedrebbe mi urlerebbe in faccia mostro. Non posso fare ciò che mi piace. Non posso fare niente. Oltre a questo, quello che mi ha portato ad avere un carattere chiuso e difficile con gli altri è stato un caso molto più grave: la morte dei miei genitori. Ho avuto un' infanzia difficile. Io e i miei familiari vivevamo nella cittadinella di lebez, situata sopra a una collina circondata da foreste selvagge e fitte dove di raro batteva il sole. Insomma perfetta per i vampiri no ? La mia famiglia era composta dai miei genitori Julia e Albert. Io gli chiamavo i genitori perfetti. Poi arriva lui, mio fratello Zayn il solito stronzo, invasivo e protettivo, ed è anche per questo che gli voglio un mondo di bene. Lui è l'unico su cui ho potuto veramente contare dopo la morte dei miei genitori. Lui era sfinito come me ma ha avuto il coraggio  di risollevare sia se stesso che la sorella e trasferirsi in un'altra città e incominciare a lavorare a 16 anni. Non so cosa farei senza di lui. Invece della favolosa e gigante villa di lebez siamo andati a vivere in una piccola casa in un altro paesino. Tutto però ha una fine e quindi siamo stati costretti a ritornare a lebez a causa del licenziamento di mio fratello. Così eccomi qui. In una casa che trabocca di ricordi del passato che avevo quasi riuscito a dimenticare. Sono da due settimane che sono rinchiusa nella mia camera a pensare alla mia vita. Chissa se c'è ancora... basta non ci voglio pensare mi illuderei solamente di più. Adesso basta. Voglio ricominciare. Domani andrò a scuola. Mio fratello mi ha fatto l'iscrizione e, quando sarò pronta, potrò andare a scuola. Voglio ricominciare. Non mi farò mettere i piedi in testa da nessuno. Nessuno.

To be continued ...

Ciao a tutti, mi presento : sono Francesca. Non voglio concentrare le vostre attenzioni su di me ma sulla storia, per cui vi dirò solo come mi chiamo. Lasciate una stellina per supportarmi e un commento per esprimere una vostra opinione.
Grazie

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