4. my name is Justin Biber

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Con spartito e penna in mano, la musica che rimbomba nella mia stanza; credo che passerò il resto del pomeriggio a scrivere canzoni e montare delle basi.

Ovviamente però quando voglio comporre ci sono sempre mille domande che mi frullano nella mente.

Perché Cam si è comportato così con Il re dei cretini, che tra parentesi non so neanche il suo nome?

E perché non mi aveva dato il permesso per leggere nella sua mente o comunque ha rifiutato tutti i miei segnali?

E poi perché quel ragazzo continua ad essere al centro dei miei pensieri, con quei bei occhi e quel ciuffo... no okay basta ci devo dare un taglio.

Sbuffando sonoramente faccio cadere il mio piccolo corpo sul materasso che mi fa fare un piccolo saltello.

Ad un tratto sento la porta aprirsi di scatto.

Zayn, il solito.

"Se volevo che tu entrassi senza permesso non la mettevo la porta, ti pare?" dissi senza degnarlo di uno sguardo facendolo così sbuffare.

"Fatti passare quell'aria da acidona che è arrivato quel mio amico" disse guardandomi negli occhi dopo che io girai la testa nella sua direzione.

"Oh è vero quel tuo amico "simpaticissimo" che devi assolutamente presentarmi ma che se mi tocca con un dito gli stacchi la testa" accompagnai questa frase con una risata. "Ah ah ah molto divertente " disse per poi fare un sorrisetto che poi spense subito con un' espressione seria: " miraccomando comportati normalmente come una ragazzina umana. Non deve assolutamente scoprire che siamo vampiri "

"si, si cinque minuti e arrivo" "okay e ... beh ... scusa per non aver bussato" disse con un sussurro.

"Non ho sentito " dissi divertita lanciandogli un cuscino in piena faccia. "Questa me la paghi" disse ridendo chiudendo la porta.

Dopo un sospiro mi spinsi controvoglia verso lo specchio per vedere se ero presentabile o meno.
Ripasso la tinta labbra nude ed esco dalla camera. Arrivata alle scale mi sedetti sul manico e scivolai giu fino al salotto.

"Eccomi, piacere sono Aria..." mi fermai di colpo quando il ragazzo si girò nella mia direzione visto che era girato di spalle.

Lui.

"Che ci fai tu qui!" diciamo in coro puntandoci un dito contro. "Ci abito, piuttosto che ci fai tu qui. Non dovresti essere nella tua dimora con il tuo popolo di cretini" dissi io con fare ovvio incrociando le braccia al petto squadrandolo.

Mi soffermo per pensare un attimo. Poi collego il tutto.

"Zayn da quando in qua la tua percezione di simpaticissimo è così bassa " dissi girandomi verso il fratello più stupido del mondo.

"Scusala bro. Credo che abbia il ciclo" disse al ragazzo dandogli una pacca sulla spalla. "Me ne ero accorto" disse il biondino per poi scoppiare in una sonora risata di cui non tardò ad aggiungersi quella di mio fratello.

Gli fulminai con lo sguardo.

"Bene vado a prenderti qualcosa da bere, cerca di non farti ammazzare" disse il bruno con una risatina al biondino che fece un cenno con la testa.

Roteo gli occhi e sbuffando mi giro su me stessa per andarmene ma qualcuno mi prese il polso per farmi girare.

"Hei aspetta. Credo che dovremo ricominciare da capo non credi? Mi chiamo Justin, Justin Bieber" disse inumidendosi le labbra con la lingua.

Beh per essere bello lo era eccome ma io e Cam abbiamo una specie di sesto senso per gli esseri umani: se qualcuno non ci piace è difficile farci cambiare opinione su di esso.

"Bene, Justin" dissi marcando il suo nome "non mi piacciono i tipi che si sentono al centro del mondo o che si credono importanti.

Quindi non guardarmi, non parlarmi, non pensarmi e soprattutto" presi la sua mano che mi teneva saldamente il polso con due dita come se fossero delle pinzette "non toccarmi".

Feci "cadere" il suo polso in mal modo e lo guardai negli occhi: cercava di essere trasparente ma in veritá si capiva benissimo che c'era rimasto male.

Meglio così, se anche lui mi odia problema risolto.

Mi volto e corro in camera mia

To be continued...

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