•1º settembre, 1971•Lily Evans

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Ero pronta ad incominciare questa nuova vita? Probabilmente no, non lo ero affatto. Ma forse, e dico forse, con il mio migliore amico al mio fianco, si.
Tanto per iniziare, mi presenteró ai miei compagni nuovi. Severus mi ha spiegato che non saranno più di classe ma di casata. Diró semplicemente:
"Mi chiamo Lily Evans, piacere." Non credo ci voglia molto a dire queste cinque parole, no?
Il mio dubbio più grande, adesso, era in quale casata sarei stata smistata? Da quello che mi era stato raccontato dal mio vicino, Corvonero era quella che si addiceva di più alla mia personalità, ma anche i Tassorosso non erano male, anche se non penso di avere qualche possibilità di finirci. Sev, invece, dice che dovrei diventare una Serpeverde, proprio come lui, anche se ancora non sa se quella sarà la sua casa di appartenenza. È molto sicuro di questo.
Il cielo stamattina, per essere agli inizi di settembre, è molto limpido e io riesco a sentire la lieve frescura delle poche nuvole a fior di naso, da sopra il tetto della mia abitazione. Era da molto che non salivo qui sopra, da dopo aver conosciuto Piton, in realtà. Dopo di lui, ho sempre preferito mettermi nel parco qui vicino, insieme. Ora peró, ho i miei soliti dubbi e le mie paure esistenziali. Perció quissù riesco a schiarirmi meglio i pensieri, o almeno spero che succeda questo.
Non vedo l'ora di arrivare ad Hogwarts, con il banchetto di inizio anno, o almeno è questo che sa Severus.
Lui è il mio migliore amico da ormai molto tempo. È uno dei pochi che mi accetta da quando Petunia ha sparso la voce nella scuola. Lei ha detto che non sono normale e che ho dei disturbi di apprendimento. Sev dice che è soltanto gelosa o invidiosa. Beh, io in realtà non so più che pensare di lei...
«Lils, andiamo dai!»dice Severus vedendomi qui sopra e facendomi cenno con la mano di scendere. Gli faccio un gesto per fargli capire di allontanarsi e, mentre lo fa, prende la solita macchinetta fotografica che usa per fare le foto, e me ne scatta una, è una polaroid.
«Fammi vedere!»gli ordino mentre lui me la mostra. Prendo un pennarello e ci scrivo sopra la data, come faccio solitamente:
"1º settembre 1971"

•Memory pictur•Lily EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora