Marinette pov.
Correva, piangendo, verso casa, incapace di comprendere il perché di quell'aggressione.
Aprendo la porta di casa si fiondò in camera abbandonandosi sulla chaise-longue, si stringeva il capo tra le mani chiusa su sé stessa, mille pensieri nella mente.
''come fa lui a sapere di Chat?''
Il telefono suonava: Adrien. Non rispondeva.
''si conoscono?''
Rotolava a destre e a sinistra mentre il telefono continuava a suonare.
''io chi amo?''
Non sapeva cosa fare, aveva bisogno di tempo e sperava che Chat non sarebbe comparso.
Il telefono la disturbava e lo spense, ormai molte telefonate erano andate perse, e non pareva volesse arrendersi dal cercarla.
''sono una troia... come ho potuto fare una cosa simile?''
Si stringeva sempre più su sé stessa, afferrò il suo fedele cuscino stringendoselo al petto.
''Adrien... lui... lui è... non so più cosa sia... è carino gentile, ma mi ha rifiutato! Chat... mi ha salvato, lo so che era suo dovere, però... così simili, ma opposti... sembrano due lati della stessa medaglia.''
Sollevandosi e appoggiandosi allo schienale della chaise-longue continuò la sua riflessione.
''forse Chat mi ricorda Adrien? L'ho usato perché gli assomiglia? Come ho potuto... no, non l'ho fatto...''
Le lacrime le rigavano il volto silenziose.
''cosa ha fatto cambiare idea ad Adrien? Perché ha fatto l'amore con me? L'amore... non era amore... era semplice e freddo sesso... per noia... per far passare il tempo di prigionia?''
Dissentì con forza al pensiero appoggiando il mento al cuscino che le riscaldava il petto.
''no... non lo farebbe mai per quello! Chat... perché l'ha fatto?... l'ho istigato io? Non ci capisco più niente!''
Un rumore sul tetto la allarmò, si era fatta tarda sera.
L'eroe parigino fece il suo ingresso dalla botola atterrando sul letto.
Lo fissava, quella tuta attillata mostrava perfettamente le sue forme asciutte e muscolose.
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli biondi, una sul fianco e con un sorriso allungò una gamba lasciandosi cadere dal soppalco.
Con uno sbuffo portò anche l'altra mano al fianco chinandosi in avanti, un sorriso beffardo nonostante il volto cupo.
<<Che c'è, M'Lady? Come mai piangi?>>
Si avvicinava, non interrompeva il contatto visivo con il suo corpo, la mano guantata le si avvicinava al viso.
Gli artigli le correvano sul collo, salivano al mento due dita, le sollevarono la nuca e le venne strappato il secondo bacio della giornata.
Prontamente tentò di ribellarsi, ma era confusa e sentiva le forze abbandonarla all'intrecciarsi delle lingue.
Le braccia forti del ragazzo che le avvolgevano le spalle, il cuscino le scivolò dalle mani.
Si staccarono, lei, pallida in viso per i turbamenti, continuava a fissarlo con gli occhi celesti assenti.
<<M'Lady?>>
Distolse lo sguardo.
<<cosa provi per me?>> gli chiese
Sentì il ragazzo trasalire.
<<che domande sono?>>
Prontamente rispose lui indietreggiando, serrò un pugno al petto sorpreso e seccato.
<<io...>>
Il ragazzo gli voltò le spalle, uscì dalla botola con un balzo.
<<aspetta!>>
Marinette gli corse dietro, sul tetto entrambi, lui di spalle con i pugni serrati ai fianchi.
<<non ti amo.>>
Sentì il cuore spezzarsi un'ulteriore volta, si domandava quando avrebbe finito le bende per riparalo.
Gli si avvicinò, con la fronte poggiata a lui e le mani che lo avvolgevano in un abbraccio.
<<chat...Perché fai così?>>
Il biondo sospirò rumorosamente, distendendo le mani.
<<solo tu mi hai fatto provare quelle emozioni... >>
Un fremito di rabbia prima che venisse scaraventata con forza lontano.
<<Mi dispiace per te...bhe... vedi, se una troia ti salta addosso e ti chiede di essere scopata, non rifiuti. Comunque non sei stata granché.>>
Con questa frase si lanciò sui tetti. Prima di crollare sulle ginocchia, la corvina guardò la figura allontanarsi.
In terra si stringeva un polso con il pugno serrato sul cuore.
Piangeva, singhiozzava, Parigi di notte, la città dell'amore... L'amore che la rifiutava.
Alzò lo sguardo al cielo.
Nella sua mano il polso, osservava le vene e mille pensieri sbagliati le giravano in mente come possibile fuga da quel dolore...
Le lacrime le rigavano il braccio e in qualche modo sembravano volerlo tagliare.
------------------------------------------------------------------------------------------------------
spero vi piaccia. a presto ^^
STAI LEGGENDO
Amore Bipolare
FanfictionCONCLUSO. Dotati di un incredibile potere Marinette e Adrien si ritroveranno soli in un mondo più grande di loro sobillati da potenti sentimenti d'amore. Riusciranno a trovare un equilibrio? Marinette reggerà la pressione? Adrien accetterà il suo...