Sensi di colpa e Rimorsi

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Adrien entrò nella stanza richiudendo la porta alle sue spalle.

<<Marinette...??>> con voce soave quasi cantasse.

Marinette pov's:

Marinette a udire i suoi passi si strette nell'angolo tra gli armadietti e il muro, con le braccia stringeva a se le gambe e il suo volto premuto contro cosce quasi a volersi soffocare. Pregava che Adrien non la trovasse continuando a far scorrere quelle lacrime calde di rabbia, dolore e umiliazione che le rigavano il volto quasi a volerlo incidere.

Adrien continuava ad avvicinarsi e lei lo sentiva sempre più vicino, ogni passo risuonava nel suo petto come un eco sordo. In quel silenzio udiva i loro respiri, per quanto lei cercasse di trattenere il respiro nella sua testa, sentiva come un rimbombo di suoni che le devastavano i sensi.

Adrien pov's:

Respirava piano e si avvicinava come se stesse braccando un animale selvatico. Camminava tra le file di armadietti cercando la sua compagna di classe. Il silenzio era interrotto solo da alcuni singhiozzi: ''dove sei Marinette...''

Era l'ennesima volta che faceva quel corridoio, avanti e indietro, chiedendosi dove fosse. Di sfuggita vide la punta di una scarpa da ginnastica spuntare da dietro un armadietto. Si avvicinò piano senza una parola. Mancavano pochi centimetri tra i loro piedi. Il biondo si accovacciò davanti all'amica con un sorriso: <<che bel nascondiglio, quasi non ti trovavo>> con voce sarcastica e dolce.

I suoi occhi si erano incontrati con l'azzurro arrossato della ragazza che lo guardava di sfuggita alzando gli occhi al cielo senza muovere un muscolo.

<<Marinette- aveva canticchiato cercando di tranquillizzare la ragazza - cos'è successo?>>

Non sembrava volergli rispondere e la posizione cominciava a dolergli alle ginocchia così decise di inginocchiarsi poggiandole una mano sulle ginocchia vedendola ritrarsi. Voleva consolarla e metterla di buon umore certo che ritornando in classe Chloè le avrebbe lanciato frecciatine acide.

<<Marinette? Comincio a pensare che mi detesti>> il suo intento era di attirare la sua attenzione ma non credeva la prendesse male.

<<IDIOTA!!>> gli aveva urlato sollevando il capo e fissandolo con aria di sfida e sottomissione.

Indietreggiò leggermente con la nuca per la sorpresa per poi rispondere in tono sarcastico e un sorrisino beffardo <<Non ero andato troppo lontano allora >> ridacchiando leggermente deciso a istigarla.

<<No... non ti detesto per nulla>> mormorò con la voce spezzata colma di lacrime represse.

Il biondino era soddisfatto <<allora mi dici cosa è successo?>> sperando in una risposta positiva. Con suo rammarico ricevete un gesto negativo con la nuca .

Cominciava a irritarsi. Sapeva che non era da super eroe ma quel comportamento gli dava sui nervi e d'istinto compii un gesto senza pensarci. Gli strinse le ginocchia con entrambe le mani e ruppe quella posizione di difesa in cui si trovava la ragazza tenendole le gambe a terra, ferme.

Notò una Marinette spaventata con gli occhi leggermente sbarrati in posizione eretta, con un braccio si sosteneva il gomito dell'altro che gli copriva mezzo volto in un sospiro di sorpresa. Nella testa di Adrien balzarono mille pensieri ma era abituato a prendere le decisioni in fretta e sapeva che non c'era tempo per pentirsi e che da una parte, forse, era meglio così.

Amore BipolareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora