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She had a face straight outta magazine.

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Lauren aveva appena concluso la sua giornata.
Erano passati anni da quando la ragazza con i capelli corvini e gli occhi smeraldo aveva scelto la vita di strada, tra le vie di Londra, in ogni vicolo sperduto riusciva veramente a vivere.
L'azione e la carica di ogni sua azione l'aiutavano a riempire le sue giornate ed era molto conosciuta per il suo carattere temerario ma al tempo stesso rispettoso e leale verso coloro che sottostavano ai suoi ordini.
La ragazza in breve tempo aveva stretto rapporti solidi con la  gente più disadattata, che riusciva a trovare uno strano conforto e fascino nelle parole pronunciate dalla stessa.
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Lauren mise i soldi nella tasca dei jeans neri strappati aderenti e si diresse verso il primo bar.
Aveva proprio voglia di una bella colazione, se lo meritava dopo l'ennesima quantità di sostanza venduta regolarmente.
Si manteneva cosí; piccoli furti, spaccio, rapine e quello che preferiva di più, uccidere.
Adorava la sensazione che le dava tutto il mondo circostante quando estraeva la sua pistola calibro 22 dalla giacca di pelle nera.
Quella sensazione di potere, successo, fama e lussuria.
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Si sedette al primo tavolo libero e aspettó che una cameriera la notasse per prendere le ordinazioni.
Cinque minuti buoni passarono e poi Lauren la vide.
E la ragazza minuta dai lunghi capelli castani la notó.
Come era bella, il suo viso, pensava, sembrava appena uscito da una di quelle riviste di moda.
Aveva dei lineamenti fini e dolci e due occhi immensi e color cioccolato.
Lauren fece scorrere lo sguardo sul corpo della ragazza sconosciuta che le era passata in fianco al tavolo con aria disinvolta.
Anche se, ci avrebbe scommesso, da quello sguardo intenso che si erano scambiate che la ragazza era nervosa.

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Lauren godeva di una certa reputazione in città.
Non c'era nessuna ragazza che era riuscita a conquistarla, era uno spirito libero, imprevedibile come una tempesta.
Nessuno riusciva veramente a capire che cosa le passasse per la mente da un istante all'altro e questo in qualche modo, teneva molte ragazze legate ad un filo indistruttibile che soltanto Lauren stessa riusciva a mantenere sotto controllo.
Lauren aveva il potere su tutto.
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Camila.
Così si chiamava la ragazza  che si era appena imbattuta in Lauren Jauregui.
La ragazza più sexy e pericolosa  dell'intera Londra.
Aveva sentito parlare di lei come una leggenda indistruttibile e maestosa ma soprattutto seducente.
Camila adorava il pericolo.
La faceva scappare per un po' da quella vita definita da 《brava ragazza e studentessa a pieni voti》 dalla sua famiglia.
Però, nascondeva un segreto.
La cocaina era diventata la sua migliore amica e le permetteva di compiere azioni che non avrebbe mai pensato di fare oltre che regalarle momenti indimenticabili.
Che cosa avrebbe fatto senza la sua polverina magica?
Probabimente non sarebbe stata più la stessa.
Questo pensava mentre la sostanza le riempiva il corpo ad ogni tiro.
Quando ebbe finito la ragazza si sentí immediatamente sollevata.
Così tanto che trovó il coraggio di scrivere il suo numero su un fazzolettino di carta con sopra il suo numero stampandoci sopra un bacio con il rossetto.
La macchina scarlatta ricopriva gran parte di esso mentre si riavvicinava al tavolo di Lauren che era intenta a guardare fuori dalla finestra.
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Lauren sentiva il rumore sordo dei tacchi della ragazza ma fece finta di nulla.
Un intenso profumo di fragola le fece realizzare quanto fossero vicine e soltanto quando la sua mano sfioró le sue dita, il suo sguardo ricadde su io voglio vicino a lei.
Corrugando le sopracciglia Lauren lo aprí e ne lesse il contenuto.
Fece un sorriso sghembo ammirando la calligrafia ordinata di Camila.
Camila.
Quando sollevò lo sguardo per cercarla se ne era andata.
E Lauren decise che da quel giorno in poi l'avrebbe cercata.
Si.
Fino a quando si sarebbero ritrovate.

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