Go away, please.

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***

- Michael, calmati e dimmi esattamente dove sei.- Chiese Calum con il respiro corto, probabilmente era in palestra, come al suo solito.

Invece io non ci vado mai, e si vede.

Per un momento pensai seriamente di iniziare palestra, ma quel momento passò in fretta.

- A casa Hemmings, nel bagno degli ospiti, al secondo piano.- Dissi alzando gli occhi al cielo non capendo l'importanza di quella domanda, poi sentii Cal scoppiare a ridere e mi venne voglia di tirargli un pugno al telefono, ma ovviamente non potevo.

- Cosa cazzo c'è di divertente, Hood?- Chiesi irritato, lo sentii prendere fiato.

- Mah niente, solo il semplice fatto che sei in quella casa da un giorno e ti sei già chiuso al cesso.- Disse divertito, io sbuffai.

Ancora sei giorni, posso farcela.

Sobbalzai quando sentii bussare alla porta più volte, per un momento pensai di non rispondere ma poi mi ricordai di aver detto a Liz che effettivamente ero andato in bagno.

- Mi stanno chiamando, Cal. La prossima volta che ti telefono cerca di essere meno ritardato del solito, grazie.-

Così riattaccai e aprii la porta - Scusa Liz io...- Mi bloccai non appena notai che quegli occhi azzurri non potevano appartenere a Liz, no di certo.

- Senti, io esco, fai come se fossi a casa tua, basta che non entri in camera mia.- Disse Luke scocciato mentre usciva dalla stanza e scendeva al piano inferiore, io corrugai la fronte.

- No, aspetta un attimo.- Lo bloccai raggiungendolo sulla porta mentre lui stava per aprire la porta, si voltò e mi fulminò con lo sguardo cosa che mi fece solo aumentare l'odio nei suoi confronti.

- Dove credi di andare?- Chiesi portandomi le mani sui fianchi, per un attimo vidi un lampo di divertimento nei suoi occhi che subito dopo sparì però - A fare i cazzi miei, non sei mia madre.- E con quelle parole se ne andò sbattendo la porta e lasciandomi lì.

Testa di cazzo.

Pensai innervosito guardandomi intorno, cosa potevo fare?
Liz era andata a lavoro da mezz'ora ed io avevo ancora altre 5 ore da passare in quella casa, adesso anche da solo.

Beh forse è meglio così, meno responsabilità per me.

Pensai sereno mentre giravo per le diverse stanze, salii al piano superiore guardandomi intorno e sbuffando.

Così mi ritrovai alla fine del corridoio fino a raggiungere una stanza con su scritto "VIETATO ENTRARE", era la camera di Luke.

Aprii la porta senza nemmeno pensarci un attimo.

Rimasi stupito notando l'estremo ordine che vi era in quella stanza e sorrisi amaramente constatando che era l'opposto della mia.

Che femminuccia, Hemmings.

Mi guardai alle spalle e non sentendo alcun rumore feci spallucce e accostai la porta iniziando a curiosare in giro.

Aprii l'armadio tirando fuori diverse maglie con nomi di band sopra, magliette uguali alle mie, forse anche troppo.

Le ammucchiai tutte sul letto e passai a guardare i jeans che erano tutti neri, come i miei.

Rabbrividii per le troppe somiglianze e richiusi il mobile, ormai vuoto visto che tutti i vestiti erano sparsi per la stanza.

Sono diabolico a volte, i know.

Mi diressi verso la scrivania accanto al letto e aprii anche lì i cassetti finché non mi ritrovai tra le mani un quadernino con su scritto:

Our Week.(A Muke FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora