Of course.

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***

Guardai l'ora per l'ennesima volta quella mattina e pregai qualsiasi santo che quella lezione di storia finisse.

- Allora, ragazzo ciclato, narrami dei tuoi dilemmi interiori.- Sentire l'alito pesante di Calum Hood di prima mattina non era di certo la cosa migliore che potesse capitarmi, ma forse nemmeno la peggiore.

- Cal, quante volte devo dirtelo: Lavati i denti prima di uscire da casa.- Lo implorai mentre mi spostavo dall'altra parte del banco poggiando la testa sulla superficie di legno.

Voglio un letto, voglio l'estate, ma soprattutto voglio che questi cinque giorni finiscano il prima possibile.

Sentii Calum lamentarsi per il mio poco tatto nel dire le cose e lo notai tirare fuori una gomma da masticare alla menta, sorrisi a quel gesto.

- E comunque ho lavato i denti, come sempre.- Si difese avvicinandosi ancora a me, io risi leggermente - Certo, Cal.- Lo assecondai non volendo discutere per delle cavolate.

- Sei strano oggi, cos'hai?- Chiese il moro studiandomi, lo guardai per alcuni istanti per poi tornare a guardare la prof senza nemmeno ascoltarla.

Mi piace tanto la scuola.

- Niente, penso.- Dissi semplicemente facendo spallucce e sbuffando.

Era vero, da quando avevo rivisto Luke ieri non facevo altro che pensare, pensare a lui.

- Se stai pensando, la cosa dev'essere seria, racconta dai.- Alle parole di Hood mi voltai e lo fulminai con lo sguardo e scossi la testa - Nulla di importante, Cal.- Dissi vago cercando di non farlo incuriosire ulteriormente.

Non volevo che sapesse dove stavo passando questi giorni di punizione, sapeva solo che aiutavo un'amica di famiglia con un problema, il che era vero.

Luke è un problema, adesso anche per me.

- Tu non me la racconti giusta...- Disse chiudendo gli occhi in due fessure, io risi e sospirai.

- Se è per questo nemmeno te lo fai. È da un mese che ti becco a chattare con qualcuno.- Dissi sorridendogli, lui mi guardò per alcuni istanti e deglutì.

- Clifford, giura di non ridere.- Disse Cal guardandomi serio, io corrugai la fronte e sospirai.

- Okay, lo giuro.- Dissi portando le mani sul petto, lui sospirò e mi diede il telefono impostato già su una chat.

- Dissi portando le mani sul petto, lui sospirò e mi diede il telefono impostato già su una chat

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-Michael, non ci provare, non rid...- Non riuscì nemmeno a terminare la frase che scoppiai a ridere come se non ci fosse un domani.

- Tu, tu...Ti stai scrivendo con tua nonna da un mese?- Chiesi con le lacrime agli occhi, lui annuì ed io ripresi a ridere.

Our Week.(A Muke FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora