La svolta

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Chi da adolescente non ha avuto un idolo? Qualcuno a cui ispirarsi o semplicemente qualcuno in cui credere. Per alcuni poteva essere uno scrittore, per altri un attore, per me invece erano cinque ragazzi chiamati One Direction: Niall, Liam, Louis, Zayn ed Harry. Si erano fatti strada dal nulla, erano un gruppo di ragazzi che avevano iniziato a cantare insieme per non perdere la possibilità di vincere una competizione importante come xfactor. Seppur piazzatisi al terzo posto, questi ragazzi avevano raggiunto in poco tempo le vette di tutte le classifiche mondiali con il loro primo album che era giunto anche sulla mensola della mia camera da letto; lo ascoltavo in ogni singolo momento della mia giornata e non mi stancavo mai di udire le loro voci. Gli One Direction erano il mio tutto, la mia àncora di salvezza, con le loro canzoni mi permettevano di estraniarmi dalla realtà e di sognare un mondo tutto mio, dove ogni cosa andava per il verso giusto, un mondo a cui io sentivo di appartenere, una realtà parallela in cui i miei idoli erano parte della mia vita. Questa boy band anglo-irlandese mi ha incoraggiata ad andare avanti e a credere in me per molto tempo, prima attraverso le loro canzoni, poi standomi accanto; so che può sembrare surreale, ma io ho avuto la fortuna di realizzare il mio sogno!

***

E' Novembre e qui a Londra fa molto freddo, le scuole sono iniziate, le ferie sono finite ormai da molto, la città è colma di persone che, senza sosta, corrono da una parte all'altra ed io mi ritrovo nello studio della mia villetta in periferia a riporre i libri sugli scaffali.  Scorro i titoli uno ad uno, Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio, L'ombra del vento, accarezzo il dorso di ognuno di essi fino a quando la mia attenzione non è attirata da una copertina tutta colorata, sorrido e la tiro fuori dal suo posto, mi accomodo sulla poltrona in pelle e mi preparo ad immergermi nel passato.  Quello che ho tra le mani è un album dei ricordi, ha una grande scritta stilizzata sulla sua copertina:" FAG"; Flavia, Alessandra e Giulia, tre migliori amiche che all'inizio del loro quarto anno di liceo decisero di creare qualcosa di molto speciale, un posto in cui conservare foto, biglietti aerei, biglietti dei concerti, messaggi e tutto ciò che sarebbe stato importante nella loro nuova vita. FAG eravamo noi, tre ragazze che si erano incontrate da bambine e non si erano mai più lasciate, tre ragazze speciali che sentivano che quell'anno, il duemila dodici, la loro vita sarebbe cambiata. 

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Ci sono dei giorni in cui ti svegli sentendo dentro il petto che qualcosa cambierà, è come se il tuo corpo ti avvertisse che la svolta sta arrivando e che sei pronto per affrontarla, non puoi tirarti indietro e, anche se potresti soffrire, sai che ne vale la pena perchè tutto ciò che farai sarà solo un passo in avanti verso il tuo obiettivo, non hai idea di cosa possa essere ma quella sensazione alla bocca dello stomaco ti spinge a tenere duro perchè la felicità è vicina. Questa strana energia che si propaga nel corpo è indescrivibile, ognuno la avverte in modo diverso, inizialmente nessuno riesce a spiegarsi cos'è finchè non giunge quel punto della giornata in cui accade ciò che cambierà per sempre la propria vita, la maggior parte delle persone non riesce a comprenderlo subito, altri invece lo sentono nelle vene, ma tutti raggiungono " la svolta", chi prima, chi poi ha il suo giorno speciale. Il mio lo ricordo perfettamente, non è facile dimenticare il momento in cui il mio sogno divenne realtà; il ventotto settembre duemila undici accadde ciò che mai avrei pensato potesse accadere a me e dovevo tutto a mio fratello maggiore Carmine.
Lo ricordo come se fosse ieri, era un lunedì e la giornata trascorse normalmente o quasi, al mattino, mentre camminavo verso la scuola, venni travolta da una insolita scarica di adrenalina non appena la riproduzione casuale del mio ipod fece partire " Moments ", una canzone degli One Direction, la mia preferita, quella che mi provocava puntualmente i brividi lungo la spina dorsale; proseguii l'intera mattinata con il sorriso sulle labbra e nel pomeriggio capii che a breve qualcosa sarebbe accaduta. Decisi di concentrarmi su i compiti che dovevo svolgere per l'indomani in modo tale da non pensare alla stranezza della situazione ma non riuscii pienamente nel mio intento, decisi, allora, di giocare ai videogiochi con mio fratello. Trascinai i piedi sul pavimento fino alla sua stanza, spalancai la porta senza bussare e mi lasciai cadere sulla sedia accanto a quella su cui era seduto lui.
<< Ciao fratellone! Ho interrotto qualcosa? >> dissi notando che sullo schermo del suo computer si era appena chiusa la finestra delle videochat.
<< No, tranquilla >> mi rispose lui sorridente.
<< Ho conosciuto su internet un ragazzo irlandese e abbiamo chiacchierato fino ad ora, si chiama Niall >>.
Quel nome mi fece istintivamente sorridere, uno dei miei cinque idoli era irlandese e si chiamava prorpio Niall, Niall Horan per la precisione, un ragazzo dagli occhi blu e i capelli biondo cenere tirati su in un ciuffo sbarazzino; aveva una voce dolcissima e provava un amore smisurato nei confronti della sua chitarra Linda.
Decisi di accantonare quel pensiero perchè era impossibile che mio fratello potesse aver conosciuto per caso su internet una star di fama mondiale, il mio idolo per di più, e non mi avesse detto niente. Attesi, così, che Carmine spegnesse il computer e si dedicasse a me, avevo bisogno di svago e niente era meglio di un pomeriggio in compagnia del mio unico fratello, colui di cui mi fidavo ciecamente, quel ragazzo dai capelli e gli occhi castani come i miei senza cui la mia vita non sarebbe stata la stessa.
Carmine mi disse che, dopo quel pomeriggio estivo, lui e Niall avevano deciso di videochiamarsi ogni giorno; dopo cena i due accendevano il computer e spendevano ore a tenersi compagnia. Fu proprio durante una di quelle serate che Niall presentò a mio fratello i suoi quattro migliori amici: Louis, Harry, Liam e Zayn. Carmine sapeva di averli già visti in altre occasioni, avevano dei visi noti, ma proprio non riusciva a ricondurli a nulla, ripercorse ogni suo ricordo ma non capì il perché della sua sensazione fino a quando i cinque non gli rivelarono di essere una band di successo: gli One Direction
<< Ecco perché credevo di avervi già incontrati >> Esclamò mio fratello dopo aver ricevuto la notizia.
<< Mia sorella Giulia è una vostra fan accanita >> spiegò, maledicendosi di non aver mai prestato del tutto attenzione ai poster nella mia stanza.
I cinque ragazzi rimasero affascinati da ciò che Carmine aveva detto loro su di me e sul nostro rapporto, così tanto che gli avevano chiesto di conoscermi. Sin da quando eravamo piccoli, i nostri genitori ci avevano insegnato ad essere uniti, a contare sempre l'una sull'altro; mio fratello per me era sempre stato un modello da imitare, il mio eroe ed avrei fatto qualunque cosa per lui, con Carmine non avevo segreti, era il mio confidente di fiducia ed io lo ero per lui. I ragazzi dall'altro lato dello schermo ascoltarono sorpresi ciò che aveva raccontato loro, non credevano che avrebbero trovato una coppia di fratelli che rispecchiasse così tanto il rapporto che anche loro avevano con le rispettive famiglie.
<< Perché non venite entrambi da noi a Londra per le vacanze di Natale? >> propose Liam
<< Non so ragazzi >> tentennò mio fratello
<< Perché no? >> Disse Louis << Così finalmente ci vedremo di persona e ci farai conoscere la tua tanto discussa sorellina >>
Dopo una difficile opera di persuasione, i cinque ragazzi riuscirono a convincere mio fratello Carmine a raggiungerli nel mese di dicembre. Natale giunse in un baleno, in men che non si dica ci ritrovammo alla sera del ventiquattro seduti intorno ad un tavolo dove vi era tutta la nostra famiglia, non mancava nessuno; come ogni anno ci eravamo riuniti a casa nostra per il grande cenone della vigilia, dopo il quale avremmo scartato i regali. Poco prima del dolce vidi scomparire mio fratello, tipico, ogni volta che riceveva una chiamata dai quei suoi amici inglesi si appartava, come se, oltre me, qualcuno avrebbe potuto capire cosa stessero dicendo. Quella mattina avevo inviato un un tweet a Louiss in cui gli aguravo buone vacanze e, soprattutto, buon compleanno sapendo che non mi avrebbe comunque risposto; mentre mio fratello era al telefono ricevetti una notifica sul cellulare, la aprii curiosa e per un momento il mio cuore smise di battere: Louis aveva risposto ai miei auguri, il mio idolo mi aveva notata e per di più mi aveva anche ringraziata! Si prospettava un Natale molto speciale.
Giunta la mezzanotte i genitori annunciarono che era il momento dei regali, i miei cuginetti iniziarono a strappare la carta da ogni pacco, sembravano un po' matti, ma facevano ridere. Mio fratello ricevette il tanto agognato cellulare di ultima generazione ed una lettera dall'università.
<< E' arrivata ieri, buone notizie! >> disse mio padre felice porgendogli la busta
<< Mi hanno accettato! >> urlò mio fratello << Andrò in Erasmus a Londra per otto mesi!>>
Carmine era contentissimo, aveva desiderato tanto quell'opportunità, aveva studiato più di chiunque altro e ce l'aveva fatta, ero così felice per lui che lo strinsi forte.
<< Ora è il momento del regalo di Giulia >> Disse poi mia madre porgendo anche a me una busta da lettere
Titubante la aprii e ne estrassi il contenuto: biglietti aerei per Londra
<< C-cosa vuol dire?> > balbettai con gli occhi lucidi per la felicità
<< Giu ti devo rivelare una cosa >> esordì mio fratello 
<< Dimmi >> dissi fissando ancora sioccata quei biglietti
<< Hai presente quei ragazzi di cui ti ho parlato che ho conosciuto su internet? >> mi domandò cauto
<< Come potrei non conoscerli? Parli solo di loro >> dissi lasciando trasparire una punta di gelosia mentre alzavo lo sguardo per puntarlo sul suo viso
<< Sono gli One Direction >> rivelò tutto d'un fiato
<< Dai Caccola, non prendermi in giro >> dissi stanca
<< Non sto mentendo >> Mi rispose sincero mettendosi una mano sul cuore << Vogliono conoscere la sorellina di cui parlo tanto e ci hanno invitati a passare le vacanze di Natale da loro>>
Guardai i miei genitori che annuirono confermando ciò che mio fratello mi aveva appena annunciato
<< Non ci credo! >> Urlai in preda alla gioia mentre gli avvolgevo le mani al collo per abbracciarlo
<< Vai a fare le valigie, partiamo domani mattina>> mi incoraggiò ridacchiando

Non me lo feci ripetere due volte e corsi in camera per preparare il tutto. Non potevo crederci, mio fratello, la persona più importante al mondo per me, aveva realizzato il mio sogno, mi stava per portare a conoscere i miei idoli!

Note dell'autrice :)

Salve a tutti :D mi chiamo Scheggia e quasta mia ff l'ho pubblicata in precedenza su un altro sito da cui mi sono cancellata, ho voglia di condividere nuovamente le mie emozioni e spero che voi me lo permettiate :)

Spero continuerete a seguirmi percchè questa storia è molto articolata e piena di avventure :)

Presto pubbliherò il prossimo capitolo, se mi volete contattare sono su twitter ( @JustGiuliaM) vi basta twittarmi con il trend #HazzaeScheggia :D

A presto

Baci

SCHEGGIA<3

Se questo è un sogno, ti prego non svegliarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora