Quegli occhi verdi

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Sembrava mi fossi addormentata da pochi minuti quando mio fratello Carmine venne a darmi un inaspettato buongiorno, mi diede un bacio dolce sulla guancia destandomi dal mio dormiveglia; sbattei ripetutamente le palpebre per abituare la mia vista alla luce che filtrava dalla finestra e poi focalizzai il suo viso sorridente

<< Voglio chiederti una cosa >> mi disse

<< Dimmi >> risposi con la voce ancora impastata dal sonno mentre mi stropicciavo un occhio

<< Ieri, mentre osservavo quanto i ragazzi avessero legato con te, mi è venuta un'idea>> continuò senza mai perdere quel sorriso

<< Ovvero?>> lo incoraggiai a spiegare

<< Ho chiamato mamma ed abbiamo parlato anche con la tua scuola>> spiegò, fece una pausa per raccogliere le idee e poi mi diede la notizia << Se vuoi puoi restare qui con noi fino alla fine del mio Erasmus, a patto che ti iscriva qui a scuola>>

<< Bello>> dissi prima ancora che la notizia mi arrivasse al cervello

Appena sveglia non ero molto recettiva, impiegai qualche istante per metabolizzare la proposta e non appena accadde strabuzzai gli occhi incredula, allacciai le braccia al collo di mio fratello e con le lacrime agli occhi dissi:<<Se questo è un sogno, ti prego non svegliarmi!>>

<<Non è un sogno>> mi rassicurò con una leggera risata <<Posso dedurre che sia un si>> terminò

<<Si, si, sì e mille volte si>> risposi urlando.

Forse a causa della mia eccesiva euforia o dell'improvviso rumore, Louis si presentò sulla soglia della mia stanza con un'espressione confusa dipinta in volto

<< Che cosa sta succedendo qui?>> domandò

<<Resto a vivere con voi fino a Giugno!>> annunciai correndo ad abbracciare il mio nuovo amico

<< Cavolo Giu ma è magnifico!>> esultò contento

<< Non puoi immaginare quanto sia felice>> gli dissi stringendolo forte

<< Dobbiamo dirlo agli altri, vieni>> mi incoraggiò sciogliendo l'abbraccio, afferrò la mia mano e mi trascinò letteralmente giù per le scale fino alla cucina

<< Ehi Lou piano, così cado>> mi lamentai ridendo senza ovviamente ottenere alcuna risposta

<< Ragazzi grandi notizie!>> esordì Louis per richiamare l'attenzione, cinque volti assonati posarono i loro sguardi su di noi in attesa di una spiegazione

<< Cosa c'è?>> mugugnò Niall sbadigliando

<< Vivrò con voi fino a giugno>> rivelai con un sorriso che mi andava da un orecchio all'altro.

Tutti i ragazzi furono contagiati dalla mia gioia ma i miei occhi si concentrarono su Harry, era seduto al bancone dinanzi a me, aveva una luce negli occhi che non fui in grado di leggere, sembrava felice ma allo stesso tempo malinconico. A distrarmi fu Zayn che mi corse ad abbracciare.

<< Finalmente! Ci voleva una presenza femminile in questa casa!>> disse trovando l'accordo di tutti.

Quel giorno faceva troppo freddo, così passammo la mattina a giocare ai videogiochi, guardarli mentre si concentravano sulla partita ed arrabbiarsi quando non vincevano mi divertì molto, sembravano dei bambini. Ad un tratto, distrattamente guardai l'orologio sul cellulare e fu proprio in quel momento che i sensi di colpa presero ad attanagliarmi, come sfondo avevo una mia foto con Daniele. Le lacrime bussarono ai miei occhi così decisi che era meglio dileguarmi, avevo bisogno di una doccia rilassante.

Il getto dell'acqua mi colpiva la schiena, pensavo all'Italia e alle mie amiche, poi mi venne in mente il giorno prima, il bacio di Harry. Pur non volendo quel ricordo affiorava prepotentemente nella mia testa, non riuscivo a concentrarmi su altro, a popolare i miei pensieri c'erano solo quegli occhi così maledettamente verdi, quegli specchi così profondi che nascondevano una personalità dolce e comprensiva dietro una spavalderia di facciata. Il getto caldo della doccia mi era da sempre stato utile in situazioni di confusione come quella, incrociai le braccia intorno alla vita e mi imposi di non pensare più ad Harry, dovevo lasciarlo andare, non potevo seguire la decisione presa la notte precedente, ormai non si trattava più di settimane ma di mesi, ed io non ero una traditrice, Daniele non lo meritava. Presi un respiro profondo ed uscii dalla doccia, mi avvolsi l'asciugamano intorno al corpo e mi diressi in camera mia. Non appena aprii la porta, porta, però, mi trovai di nuovo di fronte ai suoi occhi verdi, li osservai per bene, cavolo se erano belli.

<<Pensa a Daniele>> mi ripetevo in mente, ma non fu abbastanza.

Tutti i miei buoni propositi nei confronti del mio ragazzo divennero vani, Harry aveva quel potere su di me, mi confondeva, mi attirava e mi portava a dimenticare il mondo.

Nessuno dei due proferì parola, incatenammo i nostri sguardi per qualche secondo e poi accadde di nuovo: Harry posò la sua mano destra sulla mia guancia, mi attirò a sé ed unì le nostre labbra. Fu un bacio diverso da quelli che ci eravamo concessi nei giorni precedenti, in quel momento io desideravo ardentemente quel contatto, il mio cuore batteva all'impazzata, voleva venir fuori dal mio petto per poter raggiungere quello del ragazzo dinanzi a me. I nostri respiri divennero uno solo, le nostre anime si erano incatenate, avevano creato un'unione così potente da sembrare surreale, tra di noi stava accadendo qualcosa di molto più grande, molto più profondo di un bacio, era nato un legame potentissimo.

<< Non piangere piccola>> soffiò Harry sulle mie labbra quando una lacrima percorse velocemente la mia guancia

<< E' tutto così dannatamente bello, ma è sbagliato>> risposi chiudendo gli occhi per concentrarmi sul contatto tra i nostri corpi

<< Ciò che ti fa stare bene non è sbagliato>> mi rassicurò per poi lasciarmi un dolce bacio sulla fronte

<< Ma Daniele>>

<< Non è quello giusto, tutto qui>> mi interruppe

<< Harry io non posso lasciarlo così, non è giusto, dopo tutto quello che abbiamo passato insieme non voglio lasciarlo per telefono>> mi lamentai mentre una smorfia di delusione compariva sul suo volto << Ma non intendo rinunciare a te>> continuai posando una mia mano sul suo viso << Condurremo la nostra storia in segreto se tu vorrai, fino a quando tornerò in Italia per prendere il resto dei miei bagagli, allora lascerò Daniele e potremo stare insieme liberamente>> proposi

Tra di noi cadde un silenzio che mi straziò, inspiegabilmente sentivo che lui per me era importante e che non avrei potuto sopportare di non averlo per me. Infiniti istanti dopo Harry posò la sua mano sulla mia, ne baciò il dorso e mi rivolse un sorriso dolce.

<<Sento che con te starò bene, non voglio perdere questa occasione, voglio conoscerti, voglio farti ridere, voglio consolarti nei momenti di tristezza e voglio poterti stringere a me ogni qual volta ne senta il bisogno, ma non posso farlo se non accetto questo compromesso>> rispose mandando il mio cervello in tilt, nessuno mai mi aveva detto delle parole così dolci << Quindi ti dico di sì>> terminò

Improvvisamente un sorriso illuminò il mio volto, il mio corpo fu pervaso da una felicità incontenibile, da una sensazione di benessere a me del tutto nuova, non conoscevo il perché della nascita di quelle emozioni in così poco tempo, ma decisi che non me ne sarei più curata, erano passati solo tre giorni da quando ci eravamo conosciuti, ma ormai non importava più, io volevo appartenergli perché sentivo che così doveva essere e non mi sarei più trattenuta.

NOTE DELL'AUTRICE

Hola splendori, sperodavvero tanto che il capitolo vi sia piaciuto, Hazza eScheggia stanno iniziando il loro viaggio ma non fermatevi qui, il bello deve ancora arrivare ;)

Grazie mille di essere arrivati fin qui!
Volevo dirvi che questa storia è iscritta al Concorso Plump words di SentencesPower :)

Vi ringrazio tanto per aver letto, se avete volia di parlarmi mi trovate su twitter (@JustGiuliaM) <3

a presto

Baci

SCHEGGIA<3

Se questo è un sogno, ti prego non svegliarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora