Chapter 7

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Love Is Harry Styles


Louis

Mi sono sempre domandato 'ma cos'è l'amore?' - cosa mai provata prima - e non ho mai saputo rispondere. Ora, invece, credo di sapere cos'è. Semplicemente, quando penso all'amore l'immagine di Harry Styles mi si piazza in mente.
Da quanto tempo si trova in questa casa, più di un mese? E, esattamente una settimana fa, è diventato il mio fratellastro. Esatto, Anne e mio padre si erano già sposati con così poco preavviso e grande fretta di fare il grande passo.
Inutile dire che la cosa mi ha rallegrato e reso triste allo stesso momento; insomma, avere Harry come fratello non era tra i miei piani.
Non era tra i piani neanche che ti innamorassi di lui.
No, non è proprio amore. Diciamo che stiamo bene insieme, tutto qua. Diciamo che facciamo cose che fanno le coppie ma non siamo proprio fidanzati, o almeno non è stato specificato. Anche se non può sembrare sono un ragazzo un po' all'antica - insomma, non molto.
"Buongiorno, Lou" la voce di Harry fece capolino nella cucina.
"'Giorno" risposi ricambiando il bacio che mi era stato appena stampato sulle labbra.
"Come va?" domandò sedendosi accanto a me per poi iniziare a spalmare un po' di marmellata sulle fette biscottate, "intendo dal giorno del..." ma non continuò.
Annuii flebilmente, "Abbastanza bene" poi mi concentrai sul suo petto nudo - stando con indosso solo un paio di boxer - e sentii la gola incredibilmente secca, "tu come stai?" e distolsi lo sguardo.
Girai il mio tè e iniziai a soffiare leggermente mentre la sua mano si posò sulla mia gamba. Mi scottai la lingua lanciando che un piccolo lamento uscisse dalla mia bocca.
"Sto bene, finché sto con te." Chi l'avrebbe mai detto? Io ed Harry. Harry ed io. Insieme.
Mi lasciò un bacio a fior di labbra per poi guardarmi prima negli occhi, poi sulle labbra. Gli scappò un risolino, "Hai un po' di..." e mi indicò un punto al di sopra delle labbra.
"Mh, dove?" 
Roteò gli occhi, "Ma lì!" e indicò di nuovo il punto sicuramente sporco di cibo. Feci il finto tonto e "Toglimelo tu" ridacchiai mentre mi avvicinavo sempre di più al suo viso.
"Louis, che stai facendo?"
La voce di Anne mi fece scattare in piedi. Mi schiarii la gola e cercai di far tornare al battito normale il cuore. "Mio Dio, Anne... mi hai spaventato!" e mi misi una mano sul cuore.
Harry era seduto ancora sulla sua sedia e ridacchiava mentre continuava a mangiare il suo pasto. Gli lanciai un'occhiatina che la madre non aveva, sicuramente, notato e "Harry ha detto che ho qualcosa sul viso e tentava di togliermelo, vero Harry?" e gli lanciai un'altra occhiata di traverso.
Lui continuava a ridere sotto i baffi e "In realtà non ti stavo togliendo nulla dal labbro" ad un tratto si alzò, mi stampò un bacio sulla guancia e salì al piano di sopra sotto lo sguardo sorpreso mio e di Anne.
"Da quanto tu ed Harry...?"
"Cosa?"
"Intendo, da quanto andate così d'accordo" e lì mi rilassai un poco.
"Oh... noi" schiarii un altro po' la voce, "da quasi sempre" ed era vero.
"Uh, ok..." e annuì poco convinta, "Comunque io e tuo padre tra poco usciamo, Georgia ovviamente non c'è" e iniziò a mettere delle cose nella sua borsa mentre tentava di sistemarsi i capelli.
"E quando mai quella sta a casa?" e alzai gli occhi al cielo con un sorriso sulla faccia.

"Mi raccomando, non distruggete casa" finì mio padre prima di chiudere la porta alle sue spalla. Appena sentii la macchina partire mi affrettai a salire le scale ed entrare in camera. "Harry Edward Styles!" e chiusi la porta con un tonfo.
Lui mi guardò con aria smarrita, "Cosa c'è, Loulou?" Gli staccai le cuffie dalle orecchie. "Tua madre stava per scoprirci e tu che fai?" Posò il cellulare sulla scrivania. "Che ho fatto?" per poi scoppiare a ridere.
"Sei tremendo"
"E tu sei bello"
"Oh... lo so"
"Non dovresti dire 'ma anche tu, Harry'?" 
"Ma anche tu Harry" e mi diede un leggero pugno sulla spalla. "Idiota..."
"Intanto però ti piace questo idiota!" lo punzecchiai.
Lui arrossì, "Si, beh..." Allora intervenni vedendolo in leggero imbarazzo, "Dai, Haz, scherzavo!" e mi buttai sul letto.
"Posso farti una domanda, Lou?"
"Spara!" e chiusi un attimo gli occhi, ripensando alla sera prima con Harry. Scossi la testa e cercai di non ripensarci, sarei sembrato una ragazzina di quattordici anni alle prese con il suo primo ragazzo.
"Chi sei?"
"Ehm, sono Louis?"
"Intendo per me, stupido"
"Sei..." mi alzai per guardarlo meglio; era bellissimo, "sei la cosa più perfetta che io abbia mai visto, giuro" e arrossì nuovamente.
"Quindi..."
Sbuffai, "Si, Harry, sei il mio ragazzo, ok?" e stavolta arrossii io.
Si aprì in un grande sorriso mentre mi buttai su di lui e "Ora baciami, scemo!"

"Sono a casa! C'è qualcuno?" ma, io ed Harry, non sentimmo la voce di Georgia provenire dal piano di sotto, ci accorgemmo di lei solo quando aprì la porta della stanza e trovò me ed Harry nel letto, insieme.

Let's stop pretending. (Larry Stylinson AU!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora